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Concorso Fotografico
Foto Gressan: 2012, 2009, 2008

Gressan (altitudine:626 metri s.l.m.) è situato nella Valle d'Aosta. Il 26 dicembre si festeggia il Patrono Santo Stefano :primo martire cristiano che fu arrestato nel periodo dopo la Pentecoste e morì lapidato in quanto contemplò la gloria del Risorto, ne proclamò la divinità, gli affidò il suo spirito e perdonò i suoi uccisori.

Tra gli edifici religiosi: Chiesa parrocchiale di Santo Stefano; Chiesa di Saint-Jean de Chevrot; Chiesa di Sainte-Marie Madeleine de Villa, nota anche come Cappella della Madeleine.

Confina con i comuni di: Aosta, Jovencan, Sarre, Cogne, Charvensod e Aymavilles.

Stemma Araldico

Scudo suddiviso in quattro settori:nei primi due settori verticali di sinistra(di colore nero ed azzurro) campeggia un leone troncato d'oro e di argento;il settore in alto adestra (di colore oro) presenta due croci latine ciascuna cimata sovrastata dal gallo (di colore nero);il settore in basso a destra (di colore argento) presenta una croce latina sormontata dal gallo (di colore rosso).

Gonfalone

Drappo bicolore,giallo e nero, sul quale è riportato lo Stemma Araldico .

Ritratto della Città

Frazioni

Caratteristiche del Territorio

Numeri Utili

Personalità Illustri

Usi e Costumi

Il matrimonio :

In occasione del matrimonio gli amici dei futuri sposi hanno l’abitudine di portare della segatura davanti alle porte delle rispettive abitazioni e di lasciarne una traccia fino alla porta dell’ultimo amore di ciascun sposo.

Il carnevale :

I personaggi tipici locali sono:il Povero e la Povera,il Signore e la Signora,la Dama ed Arlecchino.Quest’ultimo,una volta,indossava un vestito normale sul quale erano appesi i "gorgoillon",formati da catene o strisce di cuoio alle quali erano appese un numero considerevole di campanelli(il numero dei campanelli rappresentava la forza fisica del personaggio) e ,durante gli anni 1920,portava un capello a forma di cono con una frangia fatta con delle strisce di giornale,sostituita ai nostri giorni da quelle fatte di carta colorata.Il costume è costituito da una giacca leggera e da dei pantaloni rossi e verdi (questi due colori si alternano sulle maniche e sui pantaloni) e si racconta che fu ideato utilizzando la stoffa della Bandiera Italiana.I bambini,invece,passavano con la mano tesa chiedendo le "coqueun" (questa parola significa "uovo" e la persona alla quale i bambini facevano visita doveva dare un uovo,che via via fu sostituito da caramelle,cioccolatini…).

Canto religioso "Gaude Flore" o "L’inno delle sette gioie":

Cantato nel pomeriggio del giorno di Pasqua,per ringraziare la Vergine Maria della sua protezione al villaggio di Moline (che fu per più volte inondato dal torrente che scorre vicino alle case e alla Chiesa) è un antico inno in onore della Vergine Maria (creato tra il 1000 ed il 1300,del quale esiste il testo originale in Gregoriano,anche se trasmesso tra le varie generazioni oralmente) in otto strofe,che raccontano ciascuna una gioia celeste della Vergine.