GUIDA  Pianezza/Castelli e Fortificazioni

Da Wiki.
Versione del 23 mar 2016 alle 12:46 di Colonnello (Discussione | contributi)

(diff) ← Versione meno recente | Versione attuale (diff) | Versione più recente → (diff)

Castelli e Fortificazioni

Area dell'ex Castello - Panoramica
Area dell'ex Castello - Panoramica

  • Ex Castello ,Via al Borgo
C’era una volta un ... Castello rozzo e massiccio che sorse per controllare la Strada di Francia e nel tempo si trasformò e si ingentilì. Attorno al 1200/1300,nel periodo in cui si andarono consolidando gli abitati,poco alla volta attorno al Castello prese forma la Villanova di Pianezza ed il maniero contò numerosi proprietari tra i quali: Famiglia Provana (anno 1339), Famiglia Acaja (anno 1365), Famiglia Nomis fino all’anno 1578 quando Emanuele Filiberto Duca di Savoia lo comperò per farne dono a Beatrice di Langosco di Stroppiana . Per via ereditaria passò alla Famiglia Simiana (dal 1641 al 1712) che lo trasformò ampiamente,sull'esempio del Castello di Torino divenuto Palazzo Madama .
Si presentava come una superba costruzione di tre piani fuori terra,con una pianta quasi quadrata,dotati di sale,salotti,camere da letto,bagni,corridoi, scaloni e scale a chiocciola,terrazze con balaustre marmoree.Il piano terreno,dotato di due rampe di scale esterne (in quanto ad un livello leggermente sopraelevato rispetto al piano del parco attuale) che si raccordavano nella balconata frontale,consisteva in una quindicina di ampi locali,altrettanti locali minori o di servizio.Al centro era presente un ampio salone con sei colonne fiancheggiato da salottini.Al primo piano si accedeva attraverso uno scalone d’onore a due rampe che immetteva in un vestibolo,quindi ad un ampio ed alto salone (il numero e la disposizione dei locali presenti al primo piano era circa uguale a quella del piano terreno).La superficie del secondo ed ultimo piano era leggermente inferiore,dal momento che il salone del primo piano aveva il soffitto alto (era il classico salone da ballo con i lampadari che scendevano dall’alto) ed occupava spazialmente anche la parte centrale del secondo piano,fino al sottotetto.Pertanto,gli ambienti del secondo piano (una ventina in tutto) erano mediamente più piccoli rispetto a quelli dei piani inferiori.Completavano la costruzione i sotterranei,che erano disposti su tre lati con un corridoio di collegamento frontale (rispecchianti quelle che dovevano essere le fondamenta e le dimensioni del Castello) comprendenti numerosi locali (cucine,magazzini e cantine), due forni e due pozzi.A metà secolo XVIII venne aggiunto sul versante sud un ampliamento di forma rotonda della balconata preesistente.Ad occidente del castello vi erano ampi giardini all’italiana con aiuole e giochi d’acqua,mentre nel sito dell’attuale Villa Lascaris (vds. Ville Palazzi ) erano presenti le scuderie sovrastate da fienili.In un’altra costruzione era ricavata la citroneria.Esistevano poi una cascina,granai, abitazioni per la servitù ed un fabbricato che conteneva un torchio per l’olio.Tutto attorno orti,frutteti,zone a prato e vigneti digradanti verso il basso.A sostegno del terrapieno del giardino all'italiana fu alzato un doppio muro rinforzato da una volta a botte,dando origine alla lunga galleria ancora esistente e conosciuta come Galleria di Maria Bricca (vds. Curiosità in Storia ) . La proprietà passò poi alla Famiglia Francavilla , alla Famiglia Martinengo e nell’anno 1785 ai Savoia ,fino a che il Governo Francese (nell’anno 1799) lo dichiarò "bene nazionale" e lo vendette per farlo demolire.La caduta del Castello ebbe una grande importanza strategica a favore dell' Armata Austro-Piemontese che prese alle spalle i nemici tra Borgo Vittoria e Madonna di Campagna in Torino,li travolse in modo irreparabile facendo fuggire i Francesi in rotta verso Pinerolo e di là in Francia ....
Il terreno ed i pochi reperti rimasti (che fanno parte dei sotterranei e del bastione esterno e corrispondenti al perimetro sud occidentale dell’attuale Villa Lascaris ) furono acquistati da Agostino Lascaris di Ventimiglia nei primi anni del 1800 .

Torre del Ricetto - Panoramica
Torre del Ricetto - Panoramica

  • Torre del Ricetto ,Via al Borgo
Ubicata nell’attuale Borgo storico è di probabile origine medievale e sorse a difesa dell'antico Ricetto ,luogo fortificato di stabile abitazione.La torre era merlata con merli guelfi,senza la copertura del tetto e completamente aperta sul lato verso l'interno del Borgo per facilitare, mediante carrucola,l'accumulo di proiettili alla sommità.A seguito dell’edificazione della nuova Chiesa Parrocchiale Santi Pietro e Paolo la torre divenne Campanile,ospitando la campana del Comune e quella della vicina chiesa.