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Foto Caluso:
2012, 2009, 2008

Caluso è situato in Piemonte in Provincia di Torino. La seconda domenica di ottobre si festeggia il Patrono, San Calocero. Tra gli edifici religiosi: Parrocchiale della Madonna delle Grazie; Chiesa della Misericordia; Chiesa di Santa Marta. Da Vedere: Porta Crealis; Palazzo Spurgazzi; Palazzo Passera.

Confina con i comuni di: Mazzè, Chivasso, Foglizzo, Montanaro, Barone Canavese e Candia Canavese.

Indice

Manifestazioni

  • Festa dell'Uva (seconda e terza settimana di settembre). La festa è arrivata alla 72° edizione nel 2007 e prevede il Palio dell'Uva e l'Incoronazione della Ninfa Albaluce.

Dove Mangiare

  • Ristorante Gardenia, Corso Torino, 9
  • Ristorante Il Tocco, Via Armando Diaz, 3
  • Ristorante Mago, Via Belvedere, 58
  • Pizzeria Ristorante Bellastoria, Via Comotto, 36; tel 011 9833001
  • Pizzeria Ristorante Il Grillo, Piazza Mazzini, 1
  • Trattoria Rampin, Via Trieste, 8

Traslochi e Trasporti

  • Traslochi Savarino Giorgio, Caluso; tel 011 9830767 cell 335276377

Biblioteche

  • Biblioteca Civica, Piazza Ubertini, 1

Volontariato, Onlus e Associazioni

  • Associazione Avulss di Caluso, Via Trento, 12
  • Associazione Turistica Pro Caluso

Scuole

  • Scuola Elementare Statale G. Giacosa, Via Gnavi, 1
  • Scuola media Guido Gozzano, Via Montello, 2 [1]
  • Liceo Scientifico Piero Martinetti, Via Montello, 29 [2]

Impianti Sportivi

  • Piscina Comunale di Caluso, Via Duca degli Abruzzi, 22 (Frazione Arè). Centro sportivo, piscina coperta, palestra, tennis

Complessi Bandistici

  • Banda Musicale del Comune di Caluso, Via F. Primino, 66. Le sue origini risalgono almeno al 1817. La banda ha un organico di circa quaranta elementi.

Bibliografia

  • Caluso: storia, cronache, personaggi, Elio Magaton; con una documentazione fotografica curata da Pasquale Catino; Arti grafiche Bertolino (1981)
  • Caluso cronistorico-corografico nei suoi rapporti colla storia della vetusta Eporedia, del Canavese e degli avvenimenti subalpino-italiani da tempo remoto al 1870, di G.C.C., Tipografia S. Giuseppe (1884)
  • Croci, piloni e cappelle campestri in territorio di Caluso, Giorgio Cavaglià, Associazione culturale Le purtasse (1986)

Memorie Storiche

In Corografia fisica, storica e statistica (1837) così viene descritto il comune:

Caluso, già nobile e forte castello dei Valperga, signori di una gran parte del Canavese, è una ragguardevole terra intersecata a foggia di croce dalla via provinciale, e da un canale detto la Bealera di Caluso. Sulla vetta di una vicina rupe sorgeva il suo aulico fortilizio; di esso non restano in piedi che due muraglie di straordinaria grossezza. La chiesa di S. Andrea è arcipretura, ma una parte della popolazione comunitativa è addetta alla propositura posta nel casale di Rodallo. Nel capoluogo trovasi un collegio, ove i giovani sono istruiti fino alle belle lettere inclusivamente, una pubblica scuola anche per le fanciulle, ed un Teatro di mediocre grandezza. Deliziosa è la villa del Conte della Trinità, con vaghi giardini all'intorno. Di aspetto assai più modesto è quella dei Conti Valperga, ma essa acquistò lustro immortale, per aver servilo di cuna all'Abate Tommaso, cui tributarono omaggi di altissima stima tutti i contemporanei, e cui l'Alfieri salutò col nome di uomo unico, ottimo degli uomini.

In L'annotatore piemontese ossia giornale della lingua e letteratura italiana, è riportata la "Lettera ventesimasesta del Professore G. F. Baruffi al chiarissimo signor Cavaliere Moris, Professore di botanica e materia medica nella R. Università di Torino - Da Torino ad Ivrea ed Aosta nel mese di luglio del 1839" dove si legge:

Giunto nella fertile e cospicua terra di Caluso, vedrete cambiare la scena; più lieta e variata è la campagna; i colli son vestiti dalla vite che tanto rallegra la vista, e produce il vino famoso di Caluso; il cielo pare più bello, l'aura più pura, e vi torna forse in mente il nome dell'abate di Caluso, l'amicissimo di Alfieri. Ora, se potete disporre d'una breve mezz'ora di tempo, salite dolcemente lassù alla bella vigna del cortese sig. Avv. Genta, che ivi, come da un comodo belvedere, potrete pascere lo sguardo d'una delle più vaghe vedute del Canavese e del Piemonte; badate come gli avanzi di quell'antica fortezza contrastano stranamente con quei ridenti vigneti; e se v'interessa la coltura della vite, date un'occhiata a questa del sig. Genta, la quale è riputata una delle migliori e per l'esposizione e per la diligenza con cui viene coltivata. I Calusini sono buoni ed attivi, ed il canale che attraversa il loro territorio venne derivato dall'Orco verso la metà del secolo XVI, per opera d'un maresciallo francese, il rinomato Brissac.