GUIDA Napoli/Chiesa di Sant'Angelo a Nilo

La Chiesa di Sant’Angelo a Nilo, dedicata a San Michele Arcangelo, prende il nome dalla vicina Piazzetta del Nilo o Largo Corpo di Napoli, così chiamata dalla statua ellenistica del Nilo che lì si trova. La chiesa è anche chiamata cappella Brancaccio e oggi fa parte dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali.

Storia

Fu fondata nel 1385 dal cardinale Rinaldo Brancaccio in forme gotico-rinascimentali. Nel XVI secolo l’edificio fu ampliato inglobando il preesistente Seggio di Nilo che andò a coincidere con l’attuale zona presbiteriale. L’impianto della chiesa è, tuttavia, settecentesco e si deve ad Arcangelo Guglielmelli (1709).

Descrizione

Esterno

Notevoli i due portali, quello principale, risalente alla costruzione primitiva, che dà su via Mezzocannone, e quello laterale, della seconda metà del XV secolo, che si affaccia verso Piazza San Domenico e il Largo Corpo di Napoli.

Interno.

La grande attrazione della chiesa è rappresentata dal sepolcro del cardinale Rinaldo Brancaccio (1426-8), opera di Donatello, Michelozzo e Pagno di Lapo. Il grande arcosolio miscela elementi rinascimentali, come il sistema architrave-trabeazione, e le colonne di ordine corinzio, con elementi gotici, come il frontone. Il sarcofago è sorretto da tre sculture. Sul sarcofago è, al centro, lo stiacciato di Donatello che raffigura l’Annunciazione.

La chiesa conserva altre importanti opere:

Carlo Sellitto, Santa Candida juniore ha la visione della Madonna con Bambino
Marco Pino detto Marco da Siena, San Michele Arcangelo, sull’altare
Monumento funerario di Pietro Brancaccio (1483) di Jacopo della Pila
In sagrestia, tabernacolo marmoreo, di Giovan Tommaso Malvito
Navata, Adorazione del Volto Santo di Giovanni Bernardo Lama
Monumento sepolcrale dei cardinali Francesco e Stefano Brancaccio, di Bartolomeo e Pietro Ghetti (1684)