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Concorso Fotografico
Foto Arignano: 2012, 2009, 2008

Arignano è situato nel Piemonte nella Provincia di Torino. La terza domenica di settembre si festeggia il Patrono, San Remigio. Tra gli edifici religiosi: Chiesa Parrocchiale dell'Assunzione di Maria Vergine.

Confina con i comuni di: Mombello di Torino, Marentino, Chieri, Riva Presso Chieri, Andezeno e Moncucco Torinese.

Ritratto della Città

Arignano è immersa tra le verdi colline del torinese bagnate dal torrente Levanetto. Le sue origini vanno ricercate tra gli antichi insediamenti romani del X secolo, da cui trae anche il nome ispirato al gentilizio romano Arenius o Alenius . Durante il basso medioevo Arignano fu feudo della vicina Chieri; la documentazione relativa all'infeudazione è attualmente conservata presso l'archivio di Stato di Torino. Nel 1407 i Savoia concessero l'amministrazione della città a Luigi Costa di Albussano dando vita ad una nuova fase politica. Si narra che all'insediamento della dinastia vigesse ancora lo sgradevole tributo dello "jus prime noctis"; ovvero l'obbligo imposto alle novelle spose del paese di concedersi la prima notte di nozze all'autorità reggente. I Costa abolirono spontaneamente l'antica legge e come ringraziamento ricevettero in dono dal popolo un podere. Dal XVIII secolo il ramo Della Trinità della dinastia subentrò all'amministrazione. I Conti della Trinità vissero quasi esclusivamente a Torino recandosi in città soltanto per riscuotere tributi d'affitto dai contadini, ciononostante riuscirono a mantenere una certa stabilità politica. In quegli anni, infatti, non si registrarono eventi di particolare rilievo. La cronaca storica non menzione alcun fatto di guerra o diffusione di epidemie quali la peste tragicamente diffusa nel XVII secolo in tutta la regione Piemonte, addirittura una leggenda vuole che la tremenda malattia fosse stata scacciata dalla città per mezzo di un sortilegio per riversarsi poi sulla sfortunata Chieri.

Nell'ottocento, su ordine dei Conti si realizzò un importante bacino irriguo, noto come lago di Arignano, prosciugatosi nel novecento dopo anni abbandono e di impaludamento. La tranquillità di Arignano venne scossa quando gli abitanti maschi furono reclutati fra le file di soldati in partenza per missioni internazionali come la guerra in Libia e La Seconda Guerra Mondiale facendo registrare un gran numero di caduti. Con l'arrivo dell'elettricità intorno al 1914 la città mutò il suo assetto; da un'economia di tipo agricolo si passò a una di tipo industriale. Oltre a fabbriche nacquero diverse opere pubbliche tra cui acquedotti e metanodotti.

Da vedere

• Rocca

Il comune è dominato dalla turrita Rocca, o Castello superiore. La struttura attuale si edificò nel 1200 su una più antica fabbrica del X secolo, forse di proprietà dell'Imperatore del Sacro Romano Inmpero. Ciò che resta del complesso è in realtà solo il maschio di una struttura che prevedeva un dongione ed una residenza nobiliare. Il corpo di fabbrica è articolato in varie ed eterogenee strutture che arricchiscono la pianta rettangolare: una bella torre merlata, aggiunta probabilmente nel trecento, ed una sezione cilindrica absidata. La struttura, di mattoni rossi, è decorata con feritoie, ogive ed archi a sesto acuto. [http://www.roccadiarignano.it]

• Castello inferiore

Si tratta di un piccolo dongione dotato di un armonioso cortile porticato costruito nel quattrocento dai Costa di Arignano.

• Parrocchiale dell'Assunzione di Maria Vergine

Chiesa dedicata alla copatrona urbica. E' una bella struttura tardosettecentesca fatta costruire dai conti della Trinità.

Complessi Bandistici

• Banda Musicale di Arignano, Via Roma, 3

Numeri Utili

• Comune di Arignano, Telefono 011/9462162 e fax 011/9462212
• Ospedale Villa Adriana, Telefono 011/946.24.15
• Guardia medica, Telefono 011/94294301

Impianti Sportivi

• Campo da Tennis comunale, via Robiola 574
• Campo di Bocce, via Robiola 574

Informazioni Utili

Come Arrivare Dove Mangiare Dove Dormire

Memorie Storiche

In Corografia dell'Italia (1832) così viene descritto il comune:

ARIGNANO, villaggio degli Stati del re di Sardegna, div. e prov. di Torino, mandam. di Chieri, dalla cui città è distante 4 miglia verso greco, con circa mille abitanti. Vitruvio ne parlò nel lib. II, cap. 9, chiamandolo Larignum, ammirando la natura della pianta Larice che ivi per la prima volta egli conobbe. Sta sopra un alto colle, ai di cui piedi verso levante precipitasi il Levanetto, impetuoso torrente che scorre da greco a maestro, passa a Poirino, e dopo un corso di 20 miglia gettasi in Po al di sotto di Carignano.