GUIDA  Asti/Personalità Illustri/Politico

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Personalità Illustri in campo Politico

  • Isacco Artom :
nacque ad Asti il 31 dicembre 1829 e morì a Roma il 24 gennaio 1900.Appartenuto ad una delle famiglie ebraiche più importanti della città , intraprese gli studi universitari a Pisa dove venne a contatto con l'ambiente risorgimentale.Prese parte alla guerra contro l' Austria (nell’anno 1848) arruolandosi nel Battaglione universitario e partecipando alla Battaglia di Curtatone e Montanara .Proseguì gli studi universitari presso la Facoltà di Giurisprudenza in Torino ,dove si laureò in legge. Assunto presso il Ministero degli Esteri ,venne chiamato da Camillo Benso Conte di Cavour , quale uomo di fiducia presso la sua segreteria. Nell’anno 1862 venne inviato a Parigi e nell’anno 1867 a Copenaghen come Segretario di Legazione e,quando rientrò in Italia nell’anno 1850 ricoprì la carica di Segretario Generale del Ministero degli Esteri fino all’anno 1876 quando, a seguito della caduta della destra storica e delle conseguenti dimissioni del Ministro Emilio Visconti Venosta ,si dimise volontariamente dalla carica.Fu nominato Senatore il 15 maggio 1876 e fu considerato uno dei maggiori politici della Destra.Per un decennio (tra il 1850 ed il 1859) collaborò alle testate giornalistiche dell'"Opinione" e del "Crepuscolo".Per gli importanti impegni politici assunti in campo Europeo ed Italiano fu insignito delle seguenti onorificenze:
- Cavaliere di Gran Croce decorato di Gran Cordone dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro;
- Cavaliere di Gran Croce decorato di Gran Cordone dell'Ordine della Corona d'Italia;
- Medaglia commemorativa delle campagne delle Guerre d'Indipendenza;
- Cavaliere della Legion d'Onore.
  • Ernesto Artom :
nacque ad Asti il 7 agosto 1868 e morì a Roma il 7 novembre 1935. Laureatosi in Giurisprudenza presso l' Università di Roma il 10 dicembre 1891 ,qualche anno più tardi fu nominato Addetto Onorario di Legazione e destinato inizialmente al Ministero degli Esteri (gennaio 1897) e successivamente alla Legazione dell'Aja (aprile 1899) dove prese parte alla Conferenza Internazionale per la Pace come Segretario aggiunto della Delegazione Italiana .Rientrato a Roma , nel settembre 1899, fu riconfermato Addetto Onorario di Legazione aggregato all' Ufficio Diplomatico ed a fine anno 1904 cessò di far parte dell'amministrazione degli Affari Esteri. Già deputato liberale per il collegio di Castelnuovo di Garfagnana nella XXII, XXIII e XXIV legislatura (1904-1919) nell’anno 1919 venne nominato senatore. Oltre all'attività politica, fu Presidente dell' Istituto coloniale e svolse anche una notevole attività di studio sui problemi risorgimentali tramite la collaborazione a riviste.Fra i suoi scritti si possono ricordare: Il conte Cavour e la questione napoletana (anno 1901); L'azione della Russia a favore dell'indipendenza italiana (anno 1903); La morte del conte di Cavour (anno 1906); Collaborazione col Conte Camillo di Cavour(anno 1906); La pacificazione della Libia e le colonie militari (anno 1913); Costantino Nigra e un discorso elettorale di Massimo d'Azeglio(anno 1913); La guerra europea del 1757-63 e la guerra attuale (anno 1915);La crisi dei cambi e la produzione italiana all'estero (anno 1920);L'antico disegno delle Regioni: Cavour, Farini, Minghetti (anno 1922). Inoltre , durante la sua carriera politica è stato insignito delle seguenti onorificenze:
- Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia (anno 1899);
- Commendatore dell'Ordine della Corona d'Italia (anno 1914);
- Grande ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia (anno 1918);
- Cavaliere dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro (anno 1905);
- Commendatore dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro (anno 1922).
  • Aldo Scarabosio :
è nato ad Asti il 16 dicembre 1940.Notaio di professione,nell’anno 2001,venne eletto Senatore per Forza Italia. Nel corso della XIV legislatura è stato componente della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari, della 1^ Commissione permanente (Affari Costituzionali), della 8^ Commissione permanente (Lavori pubblici, comunicazioni), del Comitato parlamentare per i procedimenti di accusa, della Commissione parlamentare d'inchiesta sull'affare Telekom Serbia e del Consiglio di garanzia. Riconfermato Senatore per Forza Italia (nell’anno 2006) fece parte della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari,come Membro prima e quindi come Vicepresidente del Comitato parlamentare per i procedimenti di accusa.Divenne Presidente della 10^ Commissione permanente (Industria, commercio, turismo) .Nell’anno 2008 viene rieletto Senatore per il Popolo della Libertà e fa parte della 4^ Commissione permanente (Difesa).
  • Giovanni Giuseppe Goria :
nacque ad Asti il 30 luglio 1943 ed ivi morì il 21 maggio 1994.Dopo aver conseguito il diploma di Ragioniere s'iscrisse alla Facoltà di Economia e Commercio dell' Università di Torino ,laureandosi nell’anno 1967. Responsabile dell'Ufficio Studi e Programmazione dell'Amministrazione Provinciale di Asti e poi della locale Camera di Commercio (nel biennio 1974/1976) fu Amministratore della Cassa di Risparmio della sua città natale. Iniziò la sua carriera politica iscrivendosi alla Democrazia Cristiana (nell’anno 1960) operando a livello di politica locale.Venne eletto alla Camera dei Deputati (per la prima volta) nell’anno 1976 e nel biennio 1981/1982 fu nominato Sottosegretario al Bilancio nel Governo Spadolini I .Dall’anno 1982 ebbe cariche ministeriali in quasi tutti i Governi sino alle elezioni dell’anno 1987 in cui divenne Presidente del Consiglio su indicazione del Segretario del suo partito Ciriaco De Mita ;in tale governo era anche ministro (senza portafoglio) per gli Interventi straordinari nel Mezzogiorno.Fu costretto a dare le dimissioni nell’anno 1988 in seguito alla bocciatura in Parlamento del suo bilancio.Eletto al Parlamento Europeo nell’anno 1989 sui dimise due anni più tardi per diventare Ministro dell'Agricoltura e delle Foreste nel Governo Andreotti VII (dal 12 aprile 1991 al 24 aprile 1992). Nel successivo governo presieduto da Giuliano Amato divenne Ministro delle Finanze carica che mantenne sino a quando iniziarono le indagini di "Mani pulite" (lo stesso Goria venne implicato nelle indagini giudiziarie e successivamente prosciolto da ogni accusa).