GUIDA Avigliana/Aree Protette
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Aree Protette ad Avigliana
- Parco Naturale
- Il parco è situato alle porte della Val di Susa e racchiude al suo interno risorse naturale di grande interesse. Fu aperto al pubblico per la prima volte nel 1980 dalla Regione Piemonte per tutelare l'equilibrio ecologico di terreni e laghi a forte rischio inquinamento e vandalismo. La riserva si estende su 400 ettari con un'altitudine media di 350 metri ed ospita tre differenti tipologie di vegetazione: quella lacustre, la palude e quella boschiva con piante di latifoglie situate alle pendici delle colline circostanti. Da antichi scavi archeologici sono emersi reperti risalenti a 3000/4000 mila anni fa che hanno indotti gli studiosi a ritenere che la terra fosse anticamente utilizzata come insediamento per palafitte. Il parco è abitato da diverse specie animali, in particolare vi migrano molte specie di uccelli, alcuni tra i più rari sono oggetto di studio per i tanti appassionati frequentatori dell'oasi che assieme all'osservazione di esemplari rari posso anche praticare sport all'aria aperta come la vela e il canottaggio.
- Riferimenti: Via Monte Pirchiarino, 54 Telefono: 011-9313000 / 011-9328055 [1][2]
Flora
Fauna
- I laghi
- L'origine dei laghi di Avigliana e dell'anfiteatro morenico risale alle ultime due grandi glaciazioni pleistoceniche: quella rissiana (230.000 anni fa) e quella würmiana (120.000 anni fa) quest'ultima direttamente responsabile della formazione dei laghi.L'ittiofauna è caratterizzata prevalentemente da : cavedano, carpa , luccio, pesce gatto, alborella, persico reale, persico sole , persico trota ed anguilla. Il Lago Piccolo riversa le proprie acque nel Lago Grande . Centinaia di volatili di varie specie quali :moriglioni, morette, alzavole, fischioni, gallinelle d'acqua e mestoloni si concentrano sui laghi, in particolar modo nel periodo autunnale ed invernale. Il Lago Piccolo è interessante per l'osservazione dei germani , delle folaghe , degli aironi cenerini e dei cormorani .Tra gli animali più caratteristici vi è li svasso maggiore la cui azione di corteggiamento, chiamata danza dello specchio, è osservabile a fine inverno - inizio primavera.
- 1. Lago Grande :
- 2. Lago Piccolo :
- La Palude dei Mareschi
- la Palude è quanto rimane di un antico lago di origine glaciale,gradualmente "interrato" a partire da circa 10.000 anni fa,a seguito del ritiro del ghiacciaio valsusino.Il fenomeno consiste consiste nel progressivo accumulo di detriti provenienti dall'erosione dei rilievi e dei sedimenti organici che derivano dalle piante lacustri.Infine, la trasformazione dell'acqua stagnante (in assenza di ossigeno) della materia organica provoca la formazione della torba(sedimento scuro,carbonioso,ottimo combustibile e concime).La palude è dunque una delle ultime fasi di vita del lago;parzialmente si tratta già di una "torbiera" ed il destino si compirà con l'insediarsi del prato e del bosco.In quest'angolo nord orientale al Lago Grande ,riservato alla natura, non è difficile scoprire falchi in volo sopra i canneti,osservare nidi di aironi sulle cime degli alberi od incontrare caprioli e cinghiali in cammino per andare a bere al lago.Tra i diversi animali la palude è importante per la riproduzione del rospo comune (Bufo Bufo ) che, dai siti di svernamento nel folto del bosco,emigrano qui numerosi durante le umidi notti di primavera,guidati anche dalla pAarticolare memoria olfattiva che li attrae verso i luoghi in cui sono nati ed hanno compiuto la metamorfosi da girino ad adulto.Anatre e cigni,a volte,si nascondono dietro i canneti sulle sponde del Canale Naviglia ,un piccolo corso d’acqua (emissario del Lago Grande ) che attraversa il silenzio di questo territorio,compreso fra l’abbandonato Dinamitificio Nobel , l'area industriale di Avigliana e la Borgata Grignetto .
Cartelli Turistici
- La pesca nei laghi: