GUIDA  Ayas/Frazioni/Mascognaz

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Ayas/Frazioni/Mascognaz

Villaggio Mascognaz - Panoramica
Villaggio Mascognaz - Panoramica

  • Ubicato nel pianoro vallivo del Torrente Mascogna (stretta vallata, delimitata dalle alte pendici del Monte della Nonna (q. 2.534) ed il Monte Chaleau (q. 2.658) verso nord, Punta Piure (q. 2.902) e del Corno Bussola (q. 3.023) a sud), a q. 1.822, sulla sinistra idrografica del Torrente Evancon ed in posizione dominante sulla Frazione Champoluc, è un piccolo ed antico villaggio che offre un panorama pressoché totale sull’alta Val d'Ayas (dal Monte Zerbion - q.2.728 - al massiccio del Monte Rosa) costituito da poche case ed antichi "rascard" (le tipiche case "Walser" trecentesche accuratamente recuperate per essere trasformate, nel rispetto della loro architettura originaria, in sette chalets arredati con mobili pregiati e dotati dei comfort più ricercati. Quattro di essi sono nel borgo originario mentre, gli altri tre, sono nella parte del villaggio situata sulla destra idrografica del Torrente Mascogna), vicoli strettissimi, una Cappella ed un abbeveratoio. Quiete e relax sono i pilastri di una vera e propria filosofia di vita della località e gli chalets sono divenuti parte integrante dell’HotelleriedeMascognaz, un albergo diffuso in cui la reception della struttura è costituita dallo Chalet la Miete che, in passato, era la sede della scuola del villaggio. Nella stagione invernale è meta di uno dei principali e più noti itinerari con le racchette da neve (rappresentato dal sentiero 14 e varianti) mentre nel periodo estivo è il punto di partenza per importanti escursioni:
Curiosità:
Lantica origine della località è testimoniata:
1. dalla presenza, sulle rive del Torrente Mascogna (di fronte alla lapide ad Edoardo Fosson, l'uomo che nell’anno 1932 costruì il primo acquedotto gratuito per la Frazione Champoluc), di una piccola costruzione in legno risalente alla prima metà del XVII secolo;
2. nel testamento di un certo Ebalo di Challant, redatto nell’anno 1323, in cui veniva lasciata in eredità, ai figli Pietro e Giovanni, un’abitazione con pascolo;
3. da una curiosa ed antica costruzione (che valica il sentiero 13A per il Monte Crest ed attualmente ristrutturata a fini abitativi), con un doppio corpo in pietra che si appoggia sulla scarpata del torrente, che mostra ad una sua finestra la scritta "1566";
4. testimonianze significative sulla grande casa Chasseur, di fianco all'abbeveratoio, che mostra alcuni schizzi e firme (tra cui una testa di Cristo con didascalia "Questi occhi chiusi guardano ogni pianto") opera dei pittori Ernesto ed Alberto Falchetti, che qui soggiornarono per alcune stagioni estive, con lo scrittore Francesco Pastonchi ed il drammaturgo Sem Benelli. Nel particolare lo scrittore Pastonchi, su una finestra della vicina casa Favre, incise "MCMI Per più lune tre artisti un poeta un pittore un filosofo in fraterna comunità di vita pace domandarono ed ebbero dal cielo e dagli uomini qui".