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Foto Bassignana:
2012, 2009, 2008

Bassignana è situato nel Piemonte, ai confini con la Lombardia, nella Provincia di Alessandria. Il 16 luglio si festeggia il Patrono, Madonna del Carmine. Tra gli edifici religiosi: Chiesa Parrocchiale di Santo Stefano; Pieve di San Giovanni Battista.

Confina con i comuni di: Montecastello, Isola Sant'Antonio, Rivarone, Pecetto di Valenza, Alluvioni Cambiò, Valenza, Frascarolo, Gambarana, Suardi e Pieve del Cairo.

Indice

Storia

Bassignana è un centro di antichissima origine. Sono, infatti, stati rinvenuti elementi che lasciano supporre che il sito era già antropizzato durante l'Età del Ferro, quando qui erano degli accampamenti delle tribù dei Marici, popolazione di ceppo ligure e presente nell'Oltrepò Pavese, ma anche in Lomellina e nel piacentino.

Intorno al VI-V secolo a.C., il centro fu completamente assorbito dai Celti. Nel 222, a.C. Marco Claudio e Sulpicio Gallo occuparono la confluenza fra Tanaro e Po dando inizio alla colonizzazione romana del Piemonte che, comunque, si completò dopo un'intensa opera di "pacificazione", che incluse anche stermini e deportazioni delle originali e bellicose tribù Celto-Liguri.

In epoca Longobarda, il borgo fu occupato dai Gepidi: entrò, in seguito, sotto i Franchi, nel potente comitato di Lomello, sottoposto ai Conti Palatini.

I poteri passarono, nel 997, per volontà di Ottone I, prima al vescovo di Pavia; in seguito, ai conti di Stazzona. Quando Stazzona viene infeudata al vescovo di Tortona, Bassignana è sottoposta all'autorità di questi, fino a quando Barbarossa non distrugge la città, nel 1155.

Il comune passa sotto la potestà dei Pallavicino, podestà di Alessandria, e, nel 1191, sotto la giurisdizione del Libero Comune.

Nel 1206, a Bassignana viene trattata la tregua fra Alessandria, Asti e Pavia.

Nel 1316, le famiglie guelfe e ghibelline di Alessandria, preoccupate dalle continue lotte interne alle fazioni e dagli scontri contro il Monferrato ed Asti, scelsero di sottomettere la città ai Visconti che, nel 1348 la inglobarono nel Ducato di Milano; proprio a Bassignana, nel 1322, Marco Visconti sconfigge le truppe guelfe.

I Visconti infeudarono la potente famiglia dei Beccaria che ressero la città dal 1290 al 1428, anno in cui si estinsero senza lasciare eredi.

Il XIV secolo si caratterizza per gli scontri fra i Marchesi del Monferrato e i Visconti, che alla fine hanno la meglio: a Bassignana, nel 1371, viene siglata la pace fra Giovanni del Monferrato e i Visconti, con l'intercessione dell'antipapa Clemente.

Nel Cinquecento, gli Sforza nominano Giasone del Majno signore di Bassignana. Alla caduta del Ducato di Milano, Bassignana ne segue le sorti e cade in mano francese, dal 1512 al 1521, e passa agli spagnoli dal 1535 al 1706.

Scoppia, intanto, la guerra di successione spagnola; nel 1707, Vittorio Amedeo II di Savoia conquista la zona. Con il trattato di Utrecht (1713), i Savoia inglobano il Ducato di Milano.

Bassignana è ancora campo di battaglia in occasione dello scontro fra austro-piemontesi e franco-spagnoli, nel 1745, ed in occasione della guerra di successione austriaca, nel 1799, quando Bassignana entra nello Stato napoleonico.

Con il Congresso di Vienna, nel 1815, ritornano i Savoia.

Dove Mangiare

La Locanda del Re, Via della Vittoria, 15. Telefono: 0131-925.015

Biblioteche

  • Biblioteca Civica, Via Cavour, 6

Informazioni Utili

Icona train t.gif Come Arrivare

Memorie Storiche

In Corografia dell'Italia (1832) così viene descritto il comune:

BASSIGNANA, borgo della provincia d'Alessandria, al confluente del Tanaro nel Po, rimarchevole per la battaglia che vi si diede ai 25 novembre del 1745 Ira gli Austrosardi ed i Gallispani. Il suo territorio è ubertoso di prelibati vini. Conta più di tremila abitanti. Era un tempo fortificato; le sue mura distrutte furono nel 1710. Sta 3 miglia a scirocco da Valenza e 7 a greco da Alessandria.