GUIDA Bergamo/Santa Maria Maggiore
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Storia
La chiesa venne iniziata nel 1157, sulla sede di una più antica fabbrica risalente all'VIII secolo. I lavori furono originariamente affidati a Mastro Fredo, ma vi lavorarono numerose maestranze campionesi, mentre i lavori di abbellimento continuarono costantemente nei secoli. La fabbrica è a croce greca con 5 absidi. Una nella navata centrale e due, originariamente, in ogni transetto. L'abside inferiore sinistra fu abbattuta per far posto alla Cappella Colleoni. La chiesa presenta un esterno romanico ed un fastoso interno barocco nel quale compaiono alcuni monumenti rinascimentali.
Descrizione
Esterno
La facciata è cieca ma vi si aprono due meravigliosi protiri opera di Giovanni da Campione.
- Il portale dei leoni rossi, il più famoso è in marmi policromi (bianco locale e rosso di Verona) decorato con leoni stilofori che reggono un arco ornato sopra il quale si apre una sontuosa cella trifora trilobata sormontata da un tabernacolo. In ogni arcata c'è una rilevante scultura.
- La porta dei leoni bianchi è decorata con bande policrome in corrispondenza della trabeazione; alle spalle si staglia una bella guglia gotica.
- Il portale settentrionale è opera di Nicolino da Campione,figlio di Giovanni.
- Il portale meridionale, detto Porta della Fontana è opera rinascimentale di di Pietro Isabello (1521).
- Notevoli le absidi. Presentano un primo livello finestrato con strombature, sormontato da bei loggioni, decorati con fantasiosi capitelli vegetali o a figure zoomorfe, e da un ricco catalogo scultoreo.
Interno
L'originale struttura romanica è stata pesantemente rimaneggiata. La navata centrale e il transetto si caratterizzano per il fastoso interno barocco, con affreschi, tele e stucchi seicenteschi. Balzano all'occhio i preziosi arazzi di manifattura fiamminga lungo le pareti delle navate laterali. Fra le opere d'arte custodite segnaliamo:
- Navata destra: notevole il monumento al cardinale Guglielmo Longhi opera di Ugo da Campione del 1319
- Estremo della navata centrale: monumento neoclassico a Gaetano Donizetti, opera di Vincenzo Vela (1855), in prossimità del pilastro. Alla parete notevole tela di Luca Giordano, Passaggio dal mar Rosso.
- Estremo della navata sinistra: meraviglioso confessionale ligneo di Andrea Fantoni (1704)
- Notevoli i candelabri bronzei del presbiterio
- Coro: meravigliosi stalli eseguiti da Bernardino Zenale e da Andrea Previtali. Le tarsie, su disegno di Lorenzo Lotto, sono opera di Giovan Francesco Capoferri e Giovanni Belli.
- La pala dell'altare è un'Assunta del Cavagna (1593). In basso c'è una raffigurazione degli Apostoli, di Camillo Procaccini
- Transetto destro: affreschi giotteschi raffiguranti l'Albero della Vita (1347), parzialmente coperti da un Diluvio Universale di Pietro Liberi, del 1661
- Altare del Corpus Domini: Ultima Cena di Bassano il Giovane.






