GUIDA  Brescia/Chiesa dei SS. Nazaro e Celso

Da Wiki.
Cartello turistico
Facciata
Navata centrale
Navata

Le radici della Chiesa affondano nel lontano 395, quando il Vescovo Gaudenzio fece costruire una piccola cappella, per conservare le reliquie dei Santi Nazaro e Celso, provenienti da Milano. Nel XI secolo si parla in qualche documento di questa “cappella”, divenuta ormai chiesa.

Per alcuni secoli la chiesa è stata “collegiata” . Vi servivano all’inizio 5 sacerdoti, che vivevano sotto la regola di S. Agostino. Col tempo i canonici arrivarono a 11. Dovevano solo confessare senza predicare. La chiesa faceva da riferimento per i numerosi abitanti della campagna a sud di Brescia. Diventata parrocchia, San Nazaro e Celso fa parte dell’unità parrocchiale del centro storico di Brescia.

L’attuale edificio fu fatto erigere tra il 1752 e il 1780, e acquisì le monumentali forme classicheggianti. Al suo interno nel presbiterio si conserva un’opera pittorica tra le più importanti della città il “Polittico Averoldi”, commissionato a Tiziano Vecellio da Altobello Averoldi, Vescovo bresciano, nel 1520.

Il maestoso interno è a navata unica , con una serie di cappelle laterali

Le forme imponenti e classicheggianti le furono conferite nella seconda metà del Settecento. La navata propriamente detta è separata da 2 enormi colonne corinzie dal vestibolo d’ingresso. Per ogni lato ci sono cinque cappelle, che ospitano dipinti preziosi, da segnalare le opere del Moretto e Romanino.

Nella chiesa sono anche conservate le sculture funerarie commissionate nel 1522, da Averoldi, per la propria tomba

I Santi Nazaro e Celso sono martiri romani. Subirono il martirio a Milano, durante la persecuzione di Nerone e furono sepolti a Porta Romana. Nel 395 il grande Vescovo di Milano Sant’Ambrogio, fece riesumare i resti, assieme ad altri martiri per darne degna sepoltura, Ambrogio in quell’anno donò una reliquia dei due martiri al Vescovo di Brescia San Gaudenzio.


Il Polittico Averoldi di Tiziano

Polittico Averoldi
La Rissurrezione
Annunciazione
Angelo Annunciatore
San Sebastiano
Averoldi inginocchiato e i Santi Nazaro e Celso
Firma e data

Attualmente il polittico si trova entro la grande ancona marmorea, nella quale lo sistemò il Vantini. Le cinque tavole del polittico furono collocate sull’altare maggiore nel 1522.

Quando il Vescovo Averoldi commissionò l’opera, Tiziano aveva poco più di trent’anni, ma aveva già al proprio attivo opere celeberrime. Forse la struttura a “polittico” fu richiesta da Averoldi.

Il Tiziano superò questa richiesta con un’espediente che unifica i riquadri, ponendo al centro il Cristo risorto, in una atmosfera di luce studiata nei minimi particolari.

La tavola di sinistra rappresenta il Vescovo Averoldi inginocchiato, i due Santi Nazaro e Celso in armatura sono a lui vicini,

La tavola di destra è dedicata a San Sebastiano , che poggia un piede su una parte di una colonna dove sono incise la firma dell’artista e la data di conclusione dell’opera (TICIANUS FACIEBAT MDXXII)

I due scomparti superiori rappresentano l’Annunciazione con l’ Angelo annunciatore a sinistra e la Vergine Maria a destra.

I studiosi d’arte affermano che tutto collima alla perfezione e niente è lasciato al caso. I valori compositivi di questa opera avrebbero profondamente segnato l’esperienza pittorica di due grandi artisisti bresciani Romanino e Moretto.

Galleria Foto