GUIDA  Brescia/Memorie Storiche

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Memorie Storiche

Nel libro Itinerario d'Italia (1815) Giuseppe Vallardi così descrive il comune:

Brescia, Città considerabile ed antica, situata alle falde di una montagna tra il fiume Mella e il Naviglio, ha 4 miglia di circuito, e contiene una popolazione di circa 45 mila abitanti. Ella ha un antico Castello piantato sopra un'alta collina. Il Palazzo dì Giustizia sulla piazza principale è l'edifizio più riguardevole per la sua grandezza e per la sua architettura, che è una mescolanza di gotico e di greco: contiene delle buone pitture a fresco e diversi quadri, alcuni dei quali sono degni di particolar attenzione. La Cattedrale nuova è fabbricata con magnificenza, ed è assai ricca di statue ed altri preziosi ornamenti, dei quali è debitrice in gran parte alla splendidezza del celebre Cardinal Quirini, ora emulata da alcune famiglie patrizie che hanno assegnati bastanti fondi pel compimento e maggior decoro di questa insigne fabbrica: vi si conserva anche una Croce di materia diafana, per cui il popolo ha una gran venerazione. La Chiesa di S. M. de' Miracoli è ornata di statue pregiate e di vaghe pitture, tra le quali si distinguono quelle del Moretto da Brescia. In qualla della Pace si vedono due ancone del Batoni. Nelle altre Chiese, specialmente a S. Nazaro, al Carmine ed a S. Afra si osservano delle pregiale tavole di scuola Veneziana: il soppresso Convento annesso a quest'ultima è di architettura assai stimata. Anche la Casa Avogadri possiede dei pregevoli quadri di Paolo Veronese, di Tiziano ec. Fra i Palazzi più belli si contano il Vescovile, quelli delle famiglie Martinengo delle Fabbriche, Martinengo Cesaresco, Gambara, Fenaroli, Bargnani, Ugeri, Calini, , Barbisoni, Cigola, Suardi: in queste pure si ammirano dei quadri dei pittori più celebri. Il Teatro nuovo non manca di grandezza e buon gusto. È celebre la collezione di Medaglie del fu Conte Mazzucchelli; e merita d'esser veduta la pubblica Biblioteca fondata dal lodato Card. Quirini: in due sale annesse vi sono macchine per la fisica, e disegni e modelli per le Belle Arti, oltre una copiosissima raccolta di Stampe, che altre volte apparteneva alla famiglia Martinengo Ferdinando. È stato recentemente disposto un ameno Passeggio per le carrozze e per la gente a piedi. Abbonda questa Città di vaghe fontane sì pubbliche che private, ricche di acque assai salubri, che provengono da una vicina collina.

Il commercio, l'industria e le manifatture di Brescia sono considerabili, e consistono principalmente in armi da fuoco molto stimate, e massimamente le canne da fucile; in tele di lino; in panni-lani e in merletti comuni. Il popolo in generale è fiero, robusto, industrioso ed amante della fatica, e si rassomiglia molto agli Svizzeri. Le donne pure sono laboriose e di buona condotta, ma di un carattere franco ed allegro.

In Corografia dell'Italia (1832) così viene descritta la frazione del comune:

CAIONVICO, picciol vill. della prov. Bresciana in Lombardia, già famoso pel magnifico stabilimento della fonderia di cannoni con foreria, e laboratorio d'ancore, colà esistente dal 1802 al 1814. Sta 3 miglia all'oriente da Brescia, sulla destra riva del Chiese-Seriola, e vi si contano quasi 600 abitanti.