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Foto Casorate Primo: 2012, 2009, 2008 |
Casorate Primo è situato nella Lombardia nella Provincia di Pavia. L'8 maggio si festeggia il Patrono, San Vittore.
Confina con i comuni di: Morimondo, Motta Visconti, Bubbiano, Besate, Calvignasco, Vernate e Trovo.
Volontariato, Onlus e Associazioni
- A.C. Casorate Primo, Via Magnaghi, 40
- Associazione Volontari Italiani Sangue- AVIS Sezione di Casorate Primo, Via Santini, 22
- I Giullari del Signore Onlus, Oratorio Sacro Cuore Piazza Mira, 8
Informazioni Utili
Memorie Storiche
Il libro Antiquario della Diocesi di Milano (1828) così riporta:
CASORATE. Borgo egli è questo assai popolato nella provincia Pavese, e nello spirituale soggetto all'arcivescovo di Milano. Fin nel 1154 qui eravi la collegiata che ebbe delle vertenze coi monaci di Morimondo pel possesso di alcuni campi, e la vertenza fu poi amichevolmente composta dall'arcivescovo Milone. Era questo borgo compreso nella contea della Bulgaria, e conteneva colla pieve 21 chiese. La collegiata era stata ridotta a quotidiana residenza dal cardinal Litta, mediante le rendite lasciate dal sig. Bernardo Belloni canonico di s. Ambrogio, il quale pure fece un legato per i poveri del borgo. La collegiata fu soppressa: ma vi rimane il prevosto che è vicario foraneo della Pieve. A comodo del borgo vi sono le scuole per pia disposizione della casa Pionni.
In Corografia dell'Italia (1832) così viene descritto il comune:
CASORATE, borgo di Lombardia, prov. di Pavia, ma che nello spirituale riconosce l'arciv. di Milano. La sua popolazione è di circa 4,500 abitanti. Besate, Morimondo e Mottavisconti dipendono da questo borgo. La sua distanza da Milano è di 15 miglia verso libeccio; Binasco gli sta 5 miglia verso greco e Pavia 10 verso scirocco. Famoso poi è questo luogo per le battaglie dai Milanesi ivi combattutesi, la prima nel 1239 contro l'imp. Federico II, il quale rimase sconfitto e l'intero suo esercito ucciso o fatto prigione, per cui quel possente principe fu costretto ad abbandonare la Lombardia e ripararsi in Toscana. Fra i nemici che non furono uccisi, se ne trovarono molti che erano Maomettani da quell'imperadore tolti da Nocera, e da esso fatta una legione che chiamava l'invincibile. La seconda battaglia avvenne nel 1356. I Visconti Galezzo e Barnabò furono vincitori contro varii principi d'Italia loro emuli, e tra questi il loro cugino Lodrisio, il quale chiamato avea in suo aiuto il vescovo margravio d'Augusta, che rimase prigione.