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Foto Cassinelle: 2012, 2009, 2008 |
Cassinelle è situato in Piemonte in Provincia di Alessandria. Il 20 luglio si festeggia il Patrono, Santa Margherita. Tra gli edifici religiosi: Chiesa Parrocchiale di Santa Margherita.
Confina con i comuni di: Morbello, Ponzone, Cremolino e Molare.
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Dove Mangiare
- Ristorante Del Sole, Via Mazzini, 1
- Ristorante Il Campanile, Via Costalunga, 1/A
Pasticcerie e Gelaterie
- Pasticceria Beretta Mauro, Via Colombara, 6; telefono: 0143-848189
Informazioni Utili
Memorie Storiche
Nel Dizionario geografico-storico-statistico-commerciale (1837) Goffredo Casalis così descrive il comune:
CASSINELLE (Cassinellae), com. nel mand. di Molare, prov. e dioc. d'Acqui, div. di Alessandria. Dipende dal senato di Pìem., intend. prefett. ipot. e posta d'Acqui, insin. d'Ovada.
Sorge sopra un balzo ad ostro della città di Acqui: lo circondano due colli, o rialti chiamati Ovi, e Gorelli, ed alcune collinette che s'innalzano nella bellissima vallea del fiume-torrente Orba, ricca di robusta popolazione, e per nobili castelli magnifica.
Gli appartengono come frazioni Bandita, Olbicella, e una piccola borgata di poca considerazione. In Bandita fu eretta una parrocchiale. Così in questa frazione, come nell'altra di Olbicella, esiste un molino a due ruote di proprietà dei terrazzani.
Di qua si dipartono due vie comunali: la prima, da levante, partendosi in due conduce a Sassello, e in Acqui: la seconda, da mezzodì, si divide anche in due rami, uno dei quali scorge a Molare, e l'altro accenna a Savona.
Il comune è distante due miglia da Molare, Cremolino, Morbello e Prasco, sei da Acqui, otto da Sassello, sedici da Savona.
Vi corrono: il torrente Calamagna, che a ponente divide questo territorio da quel di Morbello, ed ha foce nel Bormida; il fiume-torrente Orba, che divide a levante la frazione Olbicella dal comune di Molare; il torrente Medvio, che interseca la frazione Bandita, e si scarica nell'Orba; il rivo Amnione, che vi passa da mezzodì, ed entra nell'anzidetto fiume, che ivi abbonda di buoni pesci, massime di trote.
Il maggior prodotto vi è quello dei vigneti, che si coltivano con molta perizia, e diligenza. Di cereali si fanno scarse ricolte.
La parrocchia del capoluogo è sotto il patrocinio di s. Margherita v. m., la cui festa vi si celebra nel di cinque di luglio. Evvi un santuario dedicato a Nostra Signora di Loreto, in cui esiste una cappella in onore di s. Defendente martire, di cui vi si conserva, e si ha in molta venerazione la sacra spoglia, che fu ottenuta da Roma nel 1742 per le cure del pio Scajola.
In Cassinelle si vedono varie civili case, una fabbrica di considerabile capacità, ed alcune piccole piazze.
Evvi una congregazione di carità, di cui si accrebbe la rendita pei cospicui lasciti di un Colombara, e di un Carlo Andrea Piola. La pubblica scuola elementare si fa nella casa della comunità. Il cimitero è posto dietro la parrocchia, nella parte di tramontana, in sufficiente distanza dall'abitato.
Fuvvi già una fortezza di qualche rilievo: un'alta torre venne distrutta intieramente pochi anni fa: si veggono ancora alcuni avanzi di grosse mura, che circondavano il rialto tuttora denominato il castello.
Nei tre giorni successivi alla seconda domenica di ottobre, cioè dopo la sontuosa festa di s. Defendente, ivi celebrata col concorso di circa mille forestieri, si fa una fiera, il cui traffico è quello di ogni sorta di bestiame, e di stoffe: accorrono ad essa molti negozianti dal territorio di Acqui, da Ovada, e da varie parti della Liguria.
Gli abitanti sono di forte complessione, docili, ed applicati al lavoro: usano i pesi del Monferrato, e le seguenti misure di capacità: il sacco composto di otto stara; lo stara di sedici coppi; la brenta di rubbi nove; il barile di rubbi 6. 19. 9. Vi sono in corso le monete di Piemonte, di Genova, di Francia, e di Alemagna.
Cenni storci. Cassinelle obbedì ai marchesi del Bosco nel principio del secolo decimoterzo, e quindi ai Malaspina, che erano signori della valle dell'Orba.
Leggesi una sentenza del marchese Tommaso Malaspina sul diritto de' pascoli fra Morbello, e Cassinelle, che fu pronunziata nel dì 9 di aprile del 1284 nella chiesa di Cremolino, essendone egli stato prescelto ad arbitrio da Frondiclio sindaco di Morbello e da Albertaccio Sola sindaco di Cassinelle; la quale sentenza venne poi confermata dal marchese Isnardo di quella stessa prosapia nel castello di Cremolino l'anno 1316, essendo sindaco di Morbello un Oddone de' Bechis, e di Cassinelle un Manfredo Baxardo.
Lo stesso marchese Isnardo, che risiedeva in Cremolino, annoverava nel secolo XIV Cassinelle tra i feudi suoi; ma questo Villaggio insieme col suo castello fu tolto a quel casato dai genovesi nel 1417. Venne quindi in potere de' marchesi di Monferrato, ed in fine sotto il dominio Sabaudo.
Nel 1659 il duca di Mantova a cagione delle frequenti guerre di cui questa contrada era infelicemente il teatro, e per l'incessante passaggio di truppe affamate e predatrici, trovandosi in grandi strettezze, sottopose ad una grave straordinaria imposta i suoi sudditi. I consiglieri di questo comune già vedendo esaurito ogni mezzo di raccogliere danari, si videro nella necessità di obbligare ad un balzello eziandio gli ecclesiastici. Per questo fatto il vescovo di Acqui scomunicò gli anzidetti consiglieri, siccome violatori delle immunità della chiesa. Tale scomunica avendoli privati del libero commercio, loro apportò gravi mali, ed accrebbe le miserie del paese da essi amministrato. Ma il Duca volse loro uno sguardo paterno, dispensandoli dalle contribuzioni di un anno, e menomando in generale le tasse da cui aggravato era il villaggio.
Cassinelle fu signoria dei marchesi Gentili di Genova, e degli Spinola marchesi di Lerma.
Popolazione 2000.