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Foto Dernice:
2012, 2009, 2008

Dernice è situato nel Piemonte in Provincia di Alessandria. Il 9 ottobre si festeggia il Patrono, San Donnino.

Confina con i comuni di: Garbagna, Montacuto, San Sebastiano Curone, Brignano-Frascata, Borghetto di Borbera e Cantalupo Ligure.

Informazioni Utili

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Bibliografia

  • Dernice (Tortona): il suo castello: brevi cenni su paesi e castelli della Valle Curone Pietro Giani, Stab. tipogr. di Miglietta, Milano e C. succ. Cassone, in: Rivista di storia, arte, archeologia per la provincia di Alessandria. Ser. 3., 11 (1927)

Memorie Storiche

Nel Dizionario geografico-storico-statistico-commerciale (1840) Goffredo Casalis così descrive il comune:

Dernice (Darnisium, Dernice), com. nel mand. di Garbagna, prov. e dioc. di Tortona, div. di Novara. Dipende dal senato di Casale, intend. prefet. ipot. di Tortona, insin. di Volpedo, posta di Garbagna. Sta in alpestre luogo a scirocco di Tortona, in distanza di tre miglia dal capo luogo di mandamento e di dodici da quello di provincia. Varie frazioni compongono questo comune, a cui è unito il luogo di Montebore, che ha una propria chiesa parrocchiale. Quattro ne sono le vie comunali, tutte in pessimo stato; una di esse tende al comune di Cantalupo, l'altra a quello di Molo, la terza al borgo di s. Sebastiano, la quarta infine scorge al capo di mandamento.

Molti balzi non produttivi che di alcune piante di alto fusto sorgono nel territorio, il quale non essendovi bagnato da veruna corrente d'acqua è poco fecondo: a tal che gli abitanti vanno quasi tutti oltre Po a procacciarsi colle loro fatiche il necessario sostentamento.

La parrocchia di Dernice è di moderna costruzione: a s. Donnino fu essa dedicata. Vi hanno tre altre chiese per comodo dei terrazzani. Il cimiterio sta nella prescritta distanza dall'abitato. La parrocchia dell'unito luogo di Montebore è sotto l'invocazione di s. Maria Maddalena.

In questo comune si veggono due antichi castelli, uno quasi al tutto diroccato sopra un monticello, alle cui falde sta il paese di Dernice, ed è proprio della famiglia Spinola; l'altro già spettante ad un casato dei Malaspina trovasi in Montebore: esso pure minaccia rovina.

Pesi e misure come in Tortona. Gli abitatori di questo comune sono robusti, affaticanti e sobrii.

Cenni storici. Dernice è nominato in un privilegio dell'imperatore Lamberto che ad istanza del conte di Tortona Everardo ne confermò il possedimento al messo di lui che avea pur nome Everardo. Quest'atto fu dato in Pavia l'anno 896. I suoi antichi signori che non erano denominati fuorché dal loro castello, e si chiamavano de Darnisio, vennero specialmente compresi nella pace dell'Imperatore Federico I coi Tortonesi: ricevevano essi le loro investiture dalla città di Tortona, siccome il dimostrano gli atti del 1206, 1210, 1212, che i signori Uberto ed Ubaldo ne fecero al podestà di questo comune ch'era un certo Turco di Fontanella.

Il sommo pontefice Adriano IV l'anno 1157 confermava il possesso del castello di Dernice, e di alcune terre al nuovo vescovo di Tortona Oberto, e ciò a vantaggio della chiesa di lui. In una carta degli archivi di Tortona, del 1210, il marchese Corrado Malaspina addi 5 di novembre, agli anzidetti Uberto ed Ubaldo faceva quitanza di ogni suo credito verso di loro. Ivi dicesi fatta in glareis Balegnani.

Dernice fu poi feudo degli Spinola di Genova confeudatarii di Montacuto.

Popolazione 900 circa.