GUIDA  Enna/Santuario Maria SS di Valverde

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Storia

Santuario di Valverde

Lo storico Padre Giovanni dei Cappuccini scrive che la chiesa sorgeva un tempo quasi inglobata in una grotta, (qui la rupe è ricca di anfratti), nel luogo dove San Pancrazio venuto ad Enna per diffondere il cristianesimo, riusci nell'intendo di convertire i contadini e i cittadini ennesi grazie ad un miracolo per intercessione della Madonna.

La città veniva da un periodo di grande carestia, e nei pressi del Torrente Torcicoda, che scorre lungo le pendici della montagna su cui sorge Enna, chiamata un tempo porta Cerasa, (probabilmente una delle porte d'accesso alla città), il santo pregò molto, affinché la Madonna riportasse periodi prosperosi e fecondi per l'agricoltura ennese e affinché scongiurasse la pioggia che avrebbe distrutto i raccolti agricoli. Così avvenne, e i cittadini si convertirono in massa, e inoltre S. Pancrazio evitò un eccidio di giovinette, tutte vergini, che venivano sacrificate nei riti religiosi in onore della dea Cerere, portatrice di fecondità e ricchezza alle terre.

La popolazione ennese era dedita al culto pagano di Cerere, (l'Artemide greca), dea delle messi, e fu proprio lì, dove sorgeva un tempio maestoso eretto alla dea romana, che il Santuario della Madonna di "Beddi Virdi" (in dialetto ennese), fu eretto.

E' per questo che la zona sottostante oggi è ricordata come via Cerere Arsa proprio perchè l'antico culto della dea pagana Cerere fu qui arso e abbandonato a favore della più cristana Madonna di Valverde, fu infatti la prima chiesa di Enna a essere dedicata a Maria.

La chiesa di Valverde ha subìto per due volte la ricostruzione, la prima volta, nel 1854 a causa di un violento incendio che lasciò indenne il simulacro della Madonna come per miracolo e nel 1943, dopo i bombardamenti, con la chiesa rasa al suolo fu necessario portare la Madonna nella Chiesa di Santa Chiara da dove partiva la processione che si dirigeva verso Valverde.

L’ultima volta fu nel 1948, da allora la Madonna inizia la processione dalla sua chiesa. Per la ricostruzione della chiesa, dopo il devastante bombardamento subito allora, fu importante l’opera di padre Giunta con la collaborazione di Natale Nasonte.

Presso il Santuario ancora oggi si può vedere nell’insegna del rettore e nella facciata principale della chiesa, lo stemma turrito della città di cui si fregia la confraternita istituita nel 1799 dagli agricoltori, inizialmente riunì l’antica società segreta dei Cavalieri della Torre, che in un primo momento ebbe scopi patriottici e in un secondo tempo si adeguò al dovere di aiutare i bisognosi e a opere di carità.

Ricostituita nel 1935 è costituita da circa 140 confrati professi e da un consiglio d'amministrazione rinnovato dagli stessi confrati ogni tre anni. La chiesa oggi è Santuario Mariano proclamato tale nel 1984 e consacrato con rito solenne nel 1998.

Descrizione

L'edifico è a navata unica, si presenta con un pianoro davanti al portale principale, e con l'abside rivolto ad Ovest, con la torre campanaria a sinistra, leggermente arretrata rispetto alla facciata principale.

Al suo interno, di notevole pregio, due oli raffiguranti la Madonna di Valverde e la Madonna delle Grazie; due statue una di San Giuseppe e l’altra della Madonna che regge il Bambino Gesù con in mano una spiga di grano argenteo, stendardi di seta damascata, manti ricamati in oro e preziosi arredi sacri.

La Madonna di Valverde, fino al 1412, fu la prima Patrona di Enna.