GUIDA  Exilles/Memorie Storiche

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Memorie Storiche sulla Battaglia dell'Assietta

Locandina anno 2012

Altopiano dell'Assietta - quota media 2.550 metri
Altopiano dell'Assietta - quota media 2.550 metri

Premessa

  • La Battaglia dell’Assietta ,chiamata anche la Battaglia del Piemonte è stato l’ultimo episodio di rilievo della Guerra di Successione Austriaca ( che si combattè tra il 1742 e il 1748 ) tra Francia e Spagna da una parte e Regno di Sardegna ed Impero Austriaco dall’altra .Pietra miliare nella strategia militare del Regno Sabaudo,fu uno scontro cruento combattuto nell’anno 1747 da trentadue Battaglioni Franco-Spagnoli comandati dal Generale Fouquet de Belle-Isle contro tredici Battaglioni Austro-Piemontesi guidati dal Conte Giovanni Battista Cacherano di Bricherasio che ,allertati dall'Alto Comando,annientarono l’effetto sorpresa dei transalpini e respinsero l'attacco.Restarono sul campo alcune migliaia di vittime tra i Francesi ed alcune centinaia tra le file piemontesi.A memoria dell'evento ,nell'anno 1878, il Club Alpino Italiano pose in località Testa dell'Assietta un obelisco in pietra con sopra un'aquila bronzea ad ali spiegate ed un cippo dedicato al Generale Francese Fouquet de Belle-Isle caduto sul Campo di Battaglia.

L'evento bellico

  • La strategia Francese per la Guerra in Italia prevedeva la conquista del bastione alpino presidiato dall'Esercito Sabaudo del Re Carlo Emanuele III di Savoia ed un Corpo d'Armata ,formato da Truppe Franco-Spagnole, si apprestava ad avanzare verso il Colle del Moncenisio con l'obbiettivo strategico di assediare il Il Forte di Exilles attraverso l'occupazione del Pianoro dell'Assietta e del Colle delle Finestre .
  • Il Re Carlo Emanuele III ,prevedendo che i Francesi sarebbero transitati sull'Assietta (come era già avvenuto per la Campagna del 1745), ordinò di trincerarlo e di presidiarlo con tredici Battaglioni di Fanteria composti da Truppe Sabaude ed Austriache con l'appoggio di gruppi organizzati di combattenti valdesi,abituati già a compiere con successo atti di guerriglia nelle valli che conoscevano molto bene: il loro compito era quello di tenere impegnato il maggior numero di soldati Francesi,sottraendoli così alla disponibilità in Battaglia aperta.
  • Le spie Francesi,scoperti i piani avversari,avvertirono i loro Comandanti che il nemico si stava fortificando sul Pianoro dell'Assietta e,pertanto, fu deciso di attaccare subito al fine di stroncare quelle Forze che avrebbero potuto intralciare un eventuale assedio al Forte.
  • La tattica impiegata dai Francesi si dimostrò fallimentare anche perchè la fortificazione sita alla Testa dell'Assietta si dimostrò un ostacolo troppo difficile per poter essere superato ed il Comandante Francese,visto che i suoi soldati non riuscivano ad infrangere la resistenza delle Truppe Sabaude,strappò la Bandiera dalle mani di un proprio Alfiere e si lanciò all'assalto, sperando di trascinare i suoi sottoposti.Venne però ferito con un colpo di baionetta da un soldato Piemontese e subito dopo ucciso dalla pallottola di un tiratore (la salma del Comandante Francese,successivamente individuata,fu trasportata con una scorta d'onore di soldati Piemontesi a Sauze d'Oulx ,ove venne inizialmente inumata,per poi essere traslata sotto il Coro della Chiesa d'Embrun - Comune Francese situato nel Dipartimento delle Alte Alpi della Regione della Provenza-Alpi-Costa Azzurra).
  • Il Comandante Piemontese e le sue Truppe resistettero eroicamente sul pianoro e dopo cinque ore di combattimenti,tutti gli attacchi Francesi furono respinti e gli attaccanti si ritirarono sconfitti.
  • Il 22 luglio 1747 un proclama del Re invitò i sudditi a ringraziare Dio per aver consentito ai soldati Piemontesi di respingere:
Li nemici che in numero molto superiore erano venuti ad attaccare con gran impeto li nostri trinceramenti del colle della Sieta al di sopra d'Exilles con li avere li medesimi persi sei stendardi, lo stesso generale che li comandava, molti ufficiali di primo grado e da cinque o seimila uomini tra morti e feriti e prigionieri.
  • Se la Battaglia dell'Assietta, da un punto di vista strategico, segnalò lo stallo delle operazioni belliche in Italia,la manovra Francese per creare una breccia nel bastione alpino era fallita e da un punto di vista militare si capì che le tattiche di combattimento Francesi,basate su assalti in colonna alla baionetta senza sufficiente supporto di fuoco di copertura,non portavano ad alcun successo.

I Comandanti delle Forze contrapposte

  • Giovanni Battista Cacherano Conte di Bricherasio
Nacque a Bricherasio (Provincia di Torino) il 14 novembre 1706 ed ivi morì il 6 settembre 1782.Fu un Ufficiale dell’Esercito Piemontese ed in particolare:
- Comandante del "Reggimento dei Valdesi" (così battezzato perché i soldati erano stati reclutati nelle Valli del Pellice e del Chisone),successivamente denominato "Reggimento della Regina" (in onore di Polissena Cristina d'Assia , consorte del Re Carlo Emanuele III di Savoia ) ,partecipando alle ultime battute della Guerra per la Successione Polacca in Italia;
- fu impiegato,nel corso delle operazioni militari in difesa della Savoia e delle Valli di Casteldelfino (Provincia di Cuneo) durante la prima fase della Guerra per la Successione Austriaca;
- partecipò alla testa del suo Reggimento alla sfortunata Battaglia di Madonna dell'Olmo, presso Cuneo , in cui si comportò onorevolmente rimanendo ferito sul campo;
- assunse il Comando in Capo delle Truppe fatte affluire nelle Valli di Susa e Chisone per la difesa delle frontiere contro i Francesi (Battaglia dell’Assietta) e per i risultati conseguiti fu insignito dal Re con il Collare della Gran Croce dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro.
  • Louis Charles Armand Fouquet de Belle-Isle
Nacque ad Agde (Comune Francese del Dipartimento dell' Hérault nella Regione della Linguadoca-Rossiglione) il 19 settembre 1693 e morì sul Pianoro dell’Assietta ( Exilles / Usseaux ) il 19 luglio 1747.Generale dell’Esercito Francese si distinse per l’eroismo dimostrato in combattimento al fine di spronare i propri uomini nel perseguimento degli obiettivi assegnati.

Conclusioni

Per le genti delle Valli di Susa e Chisone la Battaglia dell’Assietta è un mito da tramandare:ancora oggi le leggende che si raccontano parlano di ombre che si perdono nelle nebbie dell'altopiano,di tamburi che rullano nei valloni e del triste lamento di una tromba,quella del Cavaliere di Belle-Isle ,che chiama a raccolta i suoi valorosi nell’ultimo disperato attacco.

Miti e Leggende

1.Luogo di guerre e di scontri,si parla di militari eroici e dannati.Ogni sera si sentono suonare,tra il Forte del Gran Serin e la testata dell’ Assietta ,le trombe del Generale Bellisle , il grande sconfitto della Battaglia.I suoni di guerra ricordano un fatto singolare,avvenuto nel pieno dello scontro:

un Capitano Francese giunto alla testa della Compagnia sul terreno di combattimento chiese ad un valligiano quale fosse la strada più breve per raggiungere il Forte Gran Serin ,dove la resistenza Piemontese era più salda.Il valligiano gliela indicò,poi lo volle seguire nel combattimento.Nel pieno dell’attacco mentre la Compagnia stava per muovere all’assalto,l’ Ufficiale si sente trattenere per un braccio: è il valligiano che lo invita a disertare.I tamburi rullano,i Francesi muovono verso le linee nemiche,ma il Comandante,trattenuto dal montanaro,non è alla loro testa.Il fuoco dei Piemontesi massacra gli assalitori ancor prima che giungano a corpo a corpo:l’unico a salvarsi è il Capitano Francese.
Da quel giorno,al primo calare delle tenebre,si sente un rullo di tamburo che chiama il superstite.Trascorrono gli anni ed un giorno un vecchio Colonnello Francese capita dalle parti di Exilles, sale al Forte Gran Serin ,ed incontra un montanaro che gli consiglia di tornare a valle perché il territorio è visitato dalle ombre dei soldati caduti nella battaglia.Il Colonnello non lo ascolta:improvvisamente si sentono i tamburi che rullano ed una tromba che suona la carica.Il Colonnello si getta in avanti e scompare tra le montagne.Subito cessa il suono della tromba ed il rullare dei tamburi.L’Ufficiale ha raggiunto i propri uomini.

2.Si narra anche che dopo la Battaglia sul pianoro dell’ Assietta fossero rimasti tanti caduti che il becchino di Exilles non era in grado di dare sepoltura a tutti e che li trascinasse giù dalla montagna senza distinzione,anche quelli che non erano morti:"se non sono morti moriranno" ,era il suo macabro commento.