GUIDA Fabriano/Memorie Storiche
Memorie Storiche
In Corografia dell'Italia (1833) così viene descritto il comune:
FABRIANO, popolosa città vescovile del ducato di Camerino, prov. Picena, negli Stati di Roma, fabbricata sulle rovine di Sentino, ai piedi dell'Apennino, in amena pianura, in riva al fuimicello Giano, che poco dopo gettasi nell'Esino. Le sue concerie di corame e le cartiere, alimentate dal detto fiume, sono portate a molta perfezione, come pure le salnitriere e le polveri d1 archibugio.
Vi si tiene fiera ai 26 maggio, 19 giugno e 20 ottobre, e mercato ogni martedì e sabato; conta quasi 8,500 abitanti. Altre volte era molto fortificata, e quindi posta nel numero dei Quattro forti castelli d'Italia. Credesi che in questa città siasi incominciato ai fabbricare la carta di lino; certo è che nei suoi archivii veggonsi protocolli in carta di lino, i quali portano la data del XIII secolo. La sua chiesa principale ebbe il grado di cattedrale unitamente a Matellica per disposizione del papa Pio VI.
Questa città nel mese di giugno 1799 divenne il centro degli insorgenti del Piceno, per cui ai Francesi della divisione d'Ancona fu d'uopo sostenere varii combattimenti per iscacciarli. Nel giorno 30 di quel mese fu presa d'assalto e per due ore saccheggiata.
Nella chiesa de' Camaldolesi vi è il sepolcro di san Romualdo loro fondatore quivi morto. Nelle vicinanze sta la famosa grotta di Frasassi. E' distante 8 miglia a greco da Matellica, 20 ad ostro da Iesi, e 35 pure ad ostro dall'Adriatico, all'11° 4' di long., e 43° 57' di lat. Dal detto fiume Giano, il quale ha origine e fine nel territorio di questa città, e da un fabbro trasse essa l'attuale suo nome; culto particolare quivi anticamente avea Giano. In tempo del regno d'Italia era capoluogo di una viceprefettura, il di cui distretto conteneva 30,347 abitanti, divisi in 14 castella e 48 villaggi.






