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Colle S. Elia- Cannoni e proiettili sono orginali risistemati dal vecchio cimitero
Il cimitero com'era dal 1923 al 1938
Il Faro-0belisco e la Cappella che fu la prima tomba del Duca d'Aosta
Il Colle S. Elia fu sede del primo cimitero militare a Redipuglia e sorse per forte volere di Emanuele Filiberto Duca d'Aosta.
Esso fu ideato dal colonnello Vincenzo Paladini al quale nel 1919, la Commissione Nazionale per le Onoranze ai Caduti aveva affidato il compito di riordinare i cimiteri di guerra, per ovviare alla disseminazione sul territorio di molteplici strutture di varia entità e nazionalità.
Anche sul Colle S. Elia l’opera era costituita da un’architettura a gradoni concentrici che sfruttavano le falde del rilievo. Il cimitero venne inaugurato il 24 Maggio 1923, alla presenza del Re Vittorio Emanuele III, dello stesso Duca d'Aosta e il e l'allora capo del Governo e del partito fascista Benito Mussolini. Furono tumulati circa 30.000 Caduti della TERZA ARMATA, di cui soltanto 5860 noti, riesumati dai vari cimiteri del Carso.
Sulla cima del colle fu eretto un obelisco a forma di faro con un a cappelletta sottostante. In seguito la zona del S: Elia divenne il punto di raccolta dei numerosi reperti bellici con testimonianze del fronte carsico, che trasformarono il cimitero militare in una specie di museo di cimeli, e divenne meta di numerosi reduci del conflitto e famigliari dei Caduti.
Le sepolture e i cimeli furono contrappuntate da motti e frasi celebri tratte dai classici ma anche dettate dal Maggiore Giannino Antona Traversi che era anche un commediografo e da Gabriele d'Annunzio.
Parte dei motti ristrutturati e risistemati sono tutt'oggi leggibili.
Nel 1931, dopo la morte di Emanuele Filiberto Duca d’Aosta e la Sua tumulazione nella cripta sottostante l’obelisco-faro si pose l’esigenza di dare una sistemazione monumentale al Cimitero, con una nuova collocazione: l’attuale Sacrario.
Il Colle S. Elia è ora un parco-museo all’aperto e negli anni 50 l’obelisco-faro venne sostituito con un monumento formato da una colonna romana di Aquileia a ricordo dei caduti di tutte le guerre.
Galleria Foto
Emanuele Filiberto Duca d'Aosta - Immagine di mia proprietà avuta dal Museo dell Terza Armata di Padova
LA MAZZA FERRATA - Arme novella di barbarie antica tutto sfogò su noi l'ira nemica
UN UFFICIALE IGNOTO - Seppero il nome mio gli umili fanti quando balzammo insieme al grido di: "AVANTI"
(IN PARTE ASPORTATA) RADIOTELEGRAFIA: - Passò su queste antenne tutta la nostra storia dal di della riscossa al di della Vittoria
RADIOTELEFONO DA CAMPO - Pronti? chi parla? Si, dolina Amalia E' presal la Cima Tre Viva l'Italia vedi foto a seguire...
....Com'era - notare la scritta.. Le parole "han preso" sono state variate con "è presa"
Radiotelefono da Campo - Particolare
IL FILO SPINATO - Non questi fili il ruggine colora del nostro sangue son vermigli ancora
LA MARMITTA - Un colpo un grande schianto e per un di solo di fede il Fante si nutrì
CROCEROSSINA -A non tra bende fosti di carità l'ancella Morte fra morti colse. Resta con noi sorella
Crocerossina - Particolare
IL MEDICO MILITARE - Fratribus ut vitam servares
Errore nella creazione della miniatura: Parametri miniatura non corretti
PINZE TAGLIAFILI - Particolare
A LA GAVETTA- Fida gavetta mia pace anche a te quassù ora se non sei più colma io non borbotto più
IL BIDONE - Colmo di vino un dì rosso di sangue poi dalla trincea squarciata tornò il bidone a noi
PONTIERI - E il duca a lui "Caron non ti crucciare vanno per altra via ad altra piaggia Sono i miei fanti e più non dimandare"
LA PIPA (vandalicamente asportata) Dell'ignuda trincea mia fida amica
SACCHETTO DI TERRA - Mi fu riparo alle insidie e guanciale al riposo
MITRAGLIERI - ...la voce arrabbiata della mitragliatrice terribile raganella che canta mai sazia nei temporali di fuoco
UN IGNOTO - Non sa dire la tomba il nome mio ma lo conosce e benedice Iddio
UN IGNOTO - Vento del Carso tu che sai il mio nome bacia mia madre sulle bianche chiome
SULLA TOMBA DI UN IGNOTO - Scopritevi sono il dovere. (Notare sulla sinistra un pezzo di lapide originale del soldato Guccia Giuseppe
LA GHIRBA - O ghirba a me il tuo nome sa certo d 'ironia tu salvasti la tua io non salvai la mia
LA STUFA DA TRINCEA - Perdono a te che m'avvolgesti d'acre fumo nei di tremendi della bora.Ora non serve più perchè alle sacre fiamme d'Italia mi riscaldo ognora
LA TRINCEA SCUDATA - Più che il metallo alla trincea fu scudo dell'umil Fante il forte petto ignudo - Vedi foto a seguire...
...Com'era La Trincea Scudata
IL RICOVERO DI TRINCEA - Grato m'è il lungo sonno che nel nudo ricovero di guerra ma di patrio richiamo al primo squillo balzeremo anche noi di sotto terra
IL CANNONE - Un giorno l'urlo Vostro e il rombo mio oggi su noi la voce alta di Dio
Il cippo è stato edificato con resti di lapidi d'epoca
Al centro dello spiazzo sulla sommità del Colle sorge un terrapieno erboso a forma di piramide con in cima un semplice monumento.....,
...costituito da un frammento di colonna romana proveniente da Aquileia sul cui basamento sono ricordati i Caduti di Tutte le Guerre
...Guerre per l'Indipendenza e l'Unità d'Italia e Campagne d'oltre Mare...
...Guerra Mondiale 1915 - 1918...
...Guerra Mondiale 1940 -1945
Al centro il Duca d'Aosta e a destra il Capo del Governo Benito Mussolini inaugurano nel 1923 il Cimitero sul Colle Sant'Elia
Le tombe dei Caduti erano disposte a gironi concentrici-alternati. La foto sotto era stata ripresa dalla cima dell' attuale Sacrario
Dedicata a una Cappellano militare
La Tomba del Generale Chinotto
Il cannone e la trincea scudata
Il Re Vittorio Emanuele III, i Principi e le autorità lasciano il Colle Sant'Elia dove originariamente è stato tumulato come da Sue volontà il Duca d'Aosta
Il faro-cappella dove venne tumulato Emanuele Filiberto Duca d'Aosta
Per le foto storiche un sentito ringraziamento personale al Signor Franco Hassek del Comune di Gorizia
Il Colle ora sistemato a Museo all'aperto e Parco della Rimembranza, è adornato da cipressi e durante il percorso in agevoli sentieri si possono scoprire opere militari riportate alla luce: camminamenti, caverne, trincee, postazioni per mitragliatrici e mortai, a testimonianza della formidabile sistemazione difensiva del colle realizzata prima dagli austro-ungarici e in seguito completata, risistemata e utilizzata dagli italiani dopo la conquista italiana.
Lungo il percorso si possono vedere armamenti vari originali ristrutturati.
Galleria Foto
Postazione per mortaio e camminamento
Postazione per mitragliatrice
Galleria ricovero costruita dagli austro-ungarici primavera 1915...
...completata dagli italiani durante l'occupazione del colle e utilizzata anche nel 1943-1945 dai germanici per difesa contraerea
Galleria ricovero - lato opposto
Galleria ricovero - interno
Cannone da 149/35mm- Peso del pezzo in batteria Kg 8.200 -peso del proietto kg 37.000 - gitata massima m 16.500
Cannone 149/35 - Restauro
Mortaio austro-ungarico M16 200mm peso del pezzo in batteria kg 703 - peso dei proietti kg 22,700 - gitata massima mt. 1,200
Bombarda austriaca Bohler cm 22,50 - inventanta con lo scopo di distruggere i reticolati
Complesso per unità navali da 100/47- Installato su torpediniere, incrociatori, corazzate durante la seconda Guerra Mondiale PESO DEL COMPLESSO KG 6.765- peso del proietto kg 13.750 - gittata massima mt. 15.000- O.T.O. 1937
Complesso navale -particolare lato destro
Complesso navale - Particolare lato sinistro
Complesso navale particolare del puntatore-coordinate
Barcone da ponte del Genio Pontieri
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Tu che passi
per le vie sacre d'Italia
qui sosta
e chiusa nel tuo cuore profondo
ascendi il Colle di S. Elia
in offerta devota
di riconoscenza e di amore
ai legionari ferrei
della Terza Armata Invitta
che sull'arido Carso
fecero di porpora il cammino
verso Trieste agognata
condottiere di tenacia e di vittoria
S.A.R. Emanuele Filiberto di Savoia
Duca d'Aosta
VIII agosto MCMXXII anno V
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IL FANTE
passasti fra le genti come il piccolo Fante
ed ora nella fossa rimbalzi a noi gigante!
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BERSAGLIERI CICLISTI
La mia ruota in ogni raggio
è temprata di coraggio
e sui cerchi in piedi splende
la fortuna senza bende
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Cavalleria.
Soldati d'ogni guerra
duri alla baionetta
con le schiere
dei fanti nostri
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MARINAI
morti come sopra il ponte
della nave, come sanno
Marinai dovunque morire
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SOLDATO IGNOTO
Che t'importa il mio nome?
Grida al vento
FANTE D'ITALIA
e dormirò contento
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GLI ALPINI
a noi, fanti del Carso
gloria è dormir vicini
ai puri eroi dei monti,
nostri fratelli Alpini
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LE PINZE TAGLIAFILI
Se fur vane le pinze
valsero i denti
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FINANZIERI
Italiano o straniero
non contrabbandare
merce d'odio
contro l'Italia
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AVIATORI
Or non più batte che l'ala
del mio sogno
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CAPPELLANO MILITARE
Soldato della spada e della Croce
anche nel sonno vigilo. La voce
ascolta. Parlo a Dio, che i cuori ammalia.
Dico - Signore!, e tu rispondi: "Italia!"
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CARABINIERI
Del Re custodi e della legge, schiavi
sol del dovere, usi obbedir tacendo
e tacendo morir, terrore dei rei,
modesti ignoti eroi, vittime oscure e grandi
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Cartello turistico sul Colle Sant'Elia.