GUIDA Giaveno/Storia
Indice[nascondi] |
Storia
Storia della Città
Ha presumibili origini nell'epoca romana (I secolo d.C.)ed ad avvalorare questa tesi è il ritrovamento di materiali di necropoli presso il Santuario della Madonna del Bussone (Frazione Villa) ed un tratto di lastricato presso il ponte del torrente Tortorello. Nel 1103 il Conte di Savoia, Umberto II, dona il territorio di Giaveno all'Abbazia di San Michele della Chiusa e nel 1195 passa al Vescovo di Torino.
Giaveno ritorna agli abati di San Michele con una donazione del Conte di Savoia Tommaso I. Nel 1347, fu fortificata la piazza con una robusta cinta muraria, intervallata da cinque torri circolari e fu edificato un castello (il perimetro della "Cittadella Abbaziale" è ancora oggi ben visibile). L'anno 1630 si rivela particolarmente critico per il paese, poiché nel corso della seconda guerra monferrina (episodio da inquadrare nel conflitto dei 30 anni) Giaveno viene occupata dalle truppe francesi capeggiate dal Duca di Montmorency.
Il Maresciallo di Francia Nicolas Catinat invade il Piemonte, mettendolo a ferro e fuoco e, dopo la battaglia della Marsaglia (1693) vinta dai francesi, Giaveno subisce il saccheggio e l'incendio. Importanti pagine di storia furono scritte nel periodo della Resistenza (1943-1945) che vide i partigiani e l'intera popolazione sollevarsi contro l'oppressione nazifascista.
Pezzi di storia recente
- Una Medaglia che fa onore:
- Il 29 novembre 1944 , a Giaveno , persero la vita 53 civili e 17 Partigiani furono fucilati in Piazza San Lorenzo, pagando il prezzo dell’ adesione alla Resistenza. Il rastrellamento che interessò Giaveno e le sue vallate fu un’ operazione oppressiva dei nazifascisti che colpì le località di: Provonda, Fusero, Fransa, Mollar dei Franchi, Ruata Sangone, Tetti Via, e con queste altri luoghi sparsi sulle montagne delle Valli Giavenesi ( come Case Prudent, Borgata Ciom, Col du Geis ) e che segnò drammaticamente la popolazione locale con l’incendio di borgate e saccheggi ,oltre alla morte .
- Per tali episodi, alla cittadina di Giaveno è stata conferita la Medaglia d'argento al Valore Militare dal Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro (1997).
- L'antica "s-cionfetta" :
- Nel 1882 venne inaugurata la linea tranviaria a vapore che univa Giaveno a Torino passando per Orbassano e Trana ,quale testimonianza della vivacità e dell'importanza economica della cittadina nel 1800.Il tratto più difficoltoso per il trenino era quello che attraversava la cittadina di Trana a causa della pendenza in salita e non di rado i passeggeri erano costretti a scenmdere.Il viaggio durava circa due ore,fino alla stazione posta tra Piazza San Lorenzo e Viale Regina Elena.Tra il 1928 ed il 1935 fu ricostruita con caratteristiche innovative e durante il Secondo Conflitto Mondiale,a causa degli sfollamenti,fu sottoposta ad un carico di lavoro enorme e subì mitragliamenti(in particolare quelli del 9 e 26 gennaio 1945).Con il passare degli anni,a causa della lentezza del trenino e con l'avvento dei autobus sempre più pratici,la "s-cionfetta" terminò l'esercizio alla fine dell'anno 1958.
- L'avvio dell'attività sciistica :
- Nel 1889 sui monti di Giaveno, a Pra Fieul (in frazione Maddalena), trova l'avvio lo sci italiano grazie all'ingegnere svizzero Adolf Kind che con un paio di "assi" in legno di frassino (cosiddetti sci norvegesi) cominciò a dare le prime lezioni.
Curiosità Storiche
- La leggenda vuole che la città di Giaveno derivi il proprio nome dal transito di Annibale avendo egli pronunciato Iam Veni (qui sono giunto).
- Si narra che Carlo Magno nell'anno 773 varcò lo spartiacque che divide la Valle di Susa da quella della Val Sangone e,pervenuto nella piana situata vicino al villaggio Giavensis ,colse alle spalle i Longobardi (attestati fra la Chiusa di San Michele e Villar Dora ), sconfiggendoli.