GUIDA  Gorizia/Busti e Lapidi

Da Wiki.
Duca d'Aosta - Condottiero
Carlo Venuti - Podestà
Pietro Zorutti- Poeta del Friuli


Gorizia - Alfredo Lenassi.jpg

Il Comune di Grorizia

al concittadino

ALFREDO LENASSI

Deputato italiano al Parlamento di Vienna

Consigliere comunale dal 1882 al 1904

che bene operò per la sua citta

Nato a Preval Crenovizza

il 12- X - 1850

Deceduto nel campo di concentramento

di Oberhollabrunn

il 26 - XII - 1917


Gorizia - Emilio Cravos - Giovanni Maniacco.jpg

EMILIO CRAVOS

GIOVANNI MANIACCO

Figli di Santa Gorizia

fucilati per troppo amore all'Italia

vivono eternamente nei nostri cuori

MCMXV - MCMXVIII


Gorizia - Bollettino della Vittoria.jpg

COMANDO SUPREMO

4 Novembre 1918


La guerra contro l'Austria-Ungheria che, sotto l'alta guida di S.M. il Re-Duce

supremo- l'esercito Italiano, inferiore per numero e per mezzi, iniziò il 24 MAGGIO 1915

con fede incrollabile e tenace valore condusse. ininterrotta ed asprissima per 41 mesi è vinta.


La gigantesca battaglia ingaggiata il XXIV dello scorso Ottobre ed alla quale prendevano

parte 51 divisioni Italiane, 3 Britanniche, 2 Francesi, 1 Czeco-slovacca ed 1 reggimento

Americano, contro 73 divisioni Austr-ungariche è finita.

La fulminea arditissima avanzata del XXIX Corpo d'armata su Trento, sbarrando le vie

della ritirata alle armate nemiche del Trentino travolte ad occidente dalle truppe della

VII Armata e ad oriente da quelle dell 1°, 6°, e 4°, ha determinato ieri lo sfacelo

totale del fronte avversario.

Dal Brenta al Torre l'irresistibile slancio del 12°, dell' 8, della 10° Armata e delle

divisioni di cavalleria ricaccia sempre più indietro il nemico fuggente.

Nella pianura S.A.R. il Duca d'Aosta avanza rapidamente alla testa della sua Invitta

III° Armata. anelante di ritornare sulle posizioni da essa già gloriosamente conquistate,

che mai aveva perdute.

L'esercito Austro-ungarico è annientato: esso ha subito perdite gravissime nell'accanita

reesistenza dei primi giorni di lotta e nell'inseguimento, ha perduto quantità ingentissima

di materiale di ogni sorta e pressochè per intero i suoi magazzini ed i depositi, ha

lasciato finora nelle nostre mani circa 300.000 mila prigionieri con interi Stati Maggiori

e non meno di 5000 cannoni.

I resti di quello che fu uno dei più potenti eserciti del Mondo, risalgono in disordine

e senza speranza le valli, che avevano discese con orgogliosa sicurezza.

DIAZ