GUIDA Gragnano/Ville e Palazzi
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Ville e Palazzi
Ritrovate nel Settecento e di epoca romana sono le ville rustiche dell'Agro di Gragnano. Di queste, ne ricordiamo in particolare 5.
- La prima
- Scoperta nel 1779 veniva utilizzata per la produzione di olio. Su alcuni mattoni è presente il sigillo di L.Vassilli.
- La seconda
- Scoperta a Sassola, presenta un portico tetrastilo con quattro aperture che in epoca romana erano l'abitazione del pater familias. Nella zona posteriore c'è la pars rustica e sotto il peristilio ci sono le celle. L'ultima parte è quella fructuaria dedicata alla lavorazione del vino. In essa era presente un dipinto del dio Bacco ora conservato nel Museo nazionale di Napoli.
- La terza
- Scoperta nel 1781 nella località "dei Medici", si caratterizza per la presenza di due ingressi, uno anteriore e uno posteriore. Ha al suo interno una taberna vinaria utilizzata, nel passato, per la produzione di vino.
- La quarta
- Rinvenuta tra il 1779 e il 1780, nella contrada della "Casa di Miro", presenta colonne intonacate da cui si apre la stanza del procurator villae e quella del villicus.
- La quinta
- Scoperta nello stesso periodo della precedente, è meglio conosciuta come la Casa del filosofo per la presenza al suo interno di un busto di un filosofo con l'indice alzato.
- Castello
- Nelle vicinanze del fiume Vernotico, in località Castello (chiamata così per la presenza del maniero medievale) e nei pressi della Valle dei Mulini, si trova il Castello in una posizione strategica, posto a guardia dell'antica strada che collegava Amalfi e Stabia.
- Fu costruito tra il VI e il VII secolo per scopo militare, è oggi ridotto a un rudere con resti di torri, mura e un tempietto dedicato a Esculapio.