GUIDA  Lecce/Palazzo Celestini

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Storia

Palazzo Celestini
facciata interna
Ingresso del Palazzo Celestini
Interno del Palazzo Celestini

Il Monastero fu istituito nel 1352 dal conte di Lecce, Gualtieri VI di Brienne, nell’area oggi occupata dal castello. In seguito per ordine di Carlo V che volle costruire una nuova fortezza, l’edificio fu abbattuto ed i celestini si trasferirono nella nuova sede, quella attuale. Il Convento dei Celestini venne costruito nel 1549, dall’architetto Riccardi , che realizzò il chiostro ed il portale della basilica di Santa Croce annessa al convento. Tuttavia i maggiori lavori furono realizzati dagli architetti Giuseppe Zimbalo e Giuseppe Cino, lavori che impiegarono diversi anni dal 1659 al 1695 per costruire il primo ed il secondo ordine. La facciata a bugnato si presenta scandita da lesene alternate da 21 finestre decorate con cornici di cui le due più esterne superiori posseggono balaustre e da un fregio ornato di scudi araldici. Ai due lati del palazzo, vi sono due loggette, il portale d’ingresso è riccamente decorato con putti e grappoli di frutta. Nel chiostro, in fondo al cortile, di fronte al portale d'accesso, c'è la grande scala d'onore che conduce ai locali di rappresentanza della Prefettura e all'alloggio del Prefetto. Nei capitelli di stile composito del portico quadrilatero e nelle chiavi delle volte sono scolpite lettere iniziali e vari stemmi familiari. Tra le sale di maggiore pregio abbiamo: il Gabinetto del Prefetto, arredato con mobili d'epoca,un grande lampadario e, soprattutto gli affreschi del soffitto: in quattro grandi lunette sono rappresentate le allegorie delle province di Terra di Bari, di Taranto, di Lecce e di Brindisi; la sala degli stemmi che introduce ad ampi saloni riccamente decorati con tappezzerie, marmi, stucchi, lampadari. Il grande salone delle feste è ornato da specchiere, lampadari di cristallo, e mobili risalenti alla prima metà dell’ottocento. In queste sale si sono svolti i fastosi ricevimenti in occasione delle visite di Ferdinando IV, di Gioacchino Murat nel 1813 e di re Ferdinando II. Il monastero diventa Palazzo del Governo a seguito della soppressione degli ordini avvenuta nel 1807. Attualmente il Palazzo dei Celestini ospita, nell'ala che prospetta su via Umberto, gli uffici della Provincia, in quella che si affaccia su viale 25 Luglio, di fronte alla villa comunale, la Prefettura.