GUIDA Marano di Napoli/Ville e Palazzi
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- Mausoleo del Ciaurro
- E' una struttura di grandi dimensioni suddivisa in due piani. Il termine Ciaurro si pensa sia di origine araba e indica un monumento pagano.
- Risale al I-II secolo d.C., ma solo nel 1930 fu portato alla luce perché i contadini continuavano a sotterrarlo ogni volta che veniva fuori.
- L'esterno, in passato impreziosito in marmo, è diviso in nicchie ognuna sovrastata da un frontone. Realizzato per custodire i resti di Tirone, schiavo affrancato da Marco Tullio Cicerone, presenta due grandi scale, una che porta ai sotterranei che conservano le reliquie dei defunti; l'altra che porta al piano superiore inizialmente coperto da un'ampia cupola.
- Rilevante è anche l'altare sacrificale di 115 centimetri di altezza e 60 di larghezza. Tuttavia non si sa bene dove sia stato ritrovato, si sa soltanto che fu portato nella chiesa successivamente.
- Ai lati presenta due incavi che servivano a far scorrere il sangue dell'animale quando veniva immolato.
- Ciaurriello
- I resti del cosidetto “Ciauriello” rappresentano un’antica dimora agricola d’epoca romana, composta da diversi ambienti voltati e di servizio, testimonia come in passato l’area del comune di Marano fosse intensamente abitata e punto nevralgico per i collegamenti da e per l’entroterra. A poche decine di metri dal Mausoleo del "Ciaurro" è visibile benchè puntellata.
- Cellaio
- Di epoca imperiale è a pianta poligonale. Proprio per la sua pianta si pensa fosse in passato un ninfeo che faceva parte di una villa patrizia ad oggi scomparsa.
- Castello del Belvedere-Monteleone
- Fu fatto costruire da Federico II di Svevia nel 1227 e al centro del cortile presenta un pozzo che raccoglie l'acqua piovana. Sui lati ci sono le stalle, le cucine e le stanze della servitù, mentre una scala in pietra porta ai piani superiori adibiti a stanze per i re di Napoli.
- Con la morte di Federico II fu ricostruito da Carlo d'Angiò e inseguito fu dato in dono ai Pignatelli Monteleone. Tuttavia, essendo il proprietario lontano dall'edificio, non si curò mai della sua conservazione e via via è andato sempre più a decadere.
- Torre Piscicelli Caracciolo
- Costruita dagli aragonesi fu sede di svaghi e divertimenti. Durante la Seconda Guerra Mondiale fu utilizzata come base militare tedesca e in seguito come alloggio dei paracadutisti americani che distrussero tutto l'arredamento facendone legna da ardere.
- Di vaste dimensioni prevedeva anche una permanenza di lunghi periodi. Il proprietario, infatti, poteva usufruire di una cappella, di una sacrestia, di locali per i dipendenti, magazzini vari, scuderie, carceri, cucine e una cisterna.
- Il ponte, in principio levatoio, è ad oggi in muratura e da qui si accede, tramite una scala alla sala delle armi, ricca di affreschi e stemmi delle famiglie nobiliari di Marano e alla biblioteca.
- Castello Scilla
- Risale al 1250 ma è stato modificato più volte dagli aragonesi fino ai giorni nostri. Le volte sono tutte affrescate con dipinti degli aragonesi. Poche sono le tracce della torre posta sulla facciata anteriore dell'edificio.
- Il castello passò dalle mani dei Ruffo-Scilla ai Macchia, poi ai Gagliotta e agli Scalia.
- Rilevante è la cappella, che risale all'Ottocento, rinnovata dalla contessa di Capriglio. Inizialmente fu edificata in onore di San Nicola, poi all'Assunta cui è dedicata una tela del Quattrocento e infine alla Madonna del Castello.