GUIDA Palermo/Basilica di San Francesco d'Assisi
Il sacro edificio sorge nella omonima Piazza San Francesco, nel mandamento della Kalsa o Tribunali, ritenuto dai palermitani uno degli angoli più suggestivi del centro storico, la chiesa riveste un enorme rilevanza architettonica, per pregio d’arte e valore storico. La storia di questa bella chiesa inizia con la venuta dei francescani a Palermo nel XIII secolo.
Edificata a partire dal 1254, sui ruderi di una chiesa precedentemente distrutta nel 1240 dall’imperatore Federico II, la sua costruzione si concluse attorno al 1277, è stata oggetto di parziale ricostruzione dopo i danni subìti a causa dei bombardamenti alleati durante la Seconda Guerra Mondiale, la facciata di gusto tardo-romanico rappresenta la parte più integra della chiesa insieme a uno stupendo portale gotico trecentesco, sulla facciata perfettamente visibili le insegne della potente famiglia dei Chiaramonte che ne furono i committenti, ai lati del portale centrale, vi sono due portali più piccoli. La facciata è completata da un bellisissimo rosone, una ruota marmorea.
L'interno si articola su tre navate rette da archi acuti su pilastri, chiuso dall'abside maggiore quadrangolare e da sedici cappelle. Le navate laterali sono coperte ancora con le volte a crociera originarie, la navata centrale invece è coperta da un soffitto a capriate frutto dei restauri realizzati nel corso del XX secolo.
All'interno si osserva una ricca decorazione di stucchi e una serie di figurazioni allegoriche femminili colme di raffinata grazia ed eleganza dette le statue delle Virtù francescane opere del Sepotta; oltre a marmi policromi e affreschi di Pietro Novelli. Tra il XIV e XV secolo vennero edificate alcune cappelle in stile gotico e rinascimentale, e maestri di notevole spessore artistico tra i quali Domenico Gagini e Francesco Laurana iniziarono qui in questa chiesa le prime opere di scuola rinascimentale a Palermo. Domenico Gagini, realizzò qui su commissione del magnifico pretore Pietro Speciale, lo splendido monumento funebre del suo unico figlio, Nicolò Antonio.
La chiesa contiene il fercolo dell'Immacolata Concezione, conservato nell'omonima cappella, che sfila ogni 8 dicembre per le vie del centro. Il sindaco, durante la festa, compie secondo la tradizione l'offerta di trenta scudi d’argento, enuncia il giuramento di fedeltà e la supplica con la quale chiede la protezione della Beata Vergine per l’intera città. Il simulacro passando per le vie del centro viene poi portato in processione fino alla Cattedrale.






