GUIDA Palermo/Lapide sulla Buca della Salvezza
Il 4 aprile 1860 è la data dell'ultima insurrezione antiborbonica a Palermo, nei dintorni della Chiesa della Gancia, Filippo Patti e Gaspare Bivona avevano preso parte ai moti rivoluzionari, La Rivolta della Gancia, prima dell'entrata di Garibaldi a Palermo.
Soffocata quasi subito nel sangue il tentativo fallì, i due rivoluzionari fingendosi morti e nascondendosi sotto alcuni cadaveri di altri patrioti uccisi dai borbonici, si ritrovarono braccati all'interno della sotterranea cripta di Santa Maria degli Angeli, detta la Gancia. I gendarmi borbonici però non potevano entrare in chiesa per i veti imposti dalla chiesa e i due patrioti, dopo cinque giorni, spinti dai morsi dalla fame, praticarono una buca nella parte alta del muro della sepoltura, informando della loro presenza le popolane, che per liberarli simularono una zuffa.
Le scupariote divise in due finti partiti, vennero alle mani, si tirarono i capelli e si buttarono a terra, così che le truppe poste a guardia per i rivoltosi accorsero per sedare la lite distogliendo così l'attenzione dei soldati. I due rivoltosi, allargando la buca, poterono fuggire per il vicolo dietro la Gancia, che da allora prese il nome di Vicolo della Salvezza.
MONUMENTO DI PATRIA CARITÀ __ . __ GASPARE BIVONA E FILIPPO PATTI ALL'ECCIDIO COMMESSO DAI REGI IL IV APRILE SCAMPATI RICOVERANDO FRA I CADAVERI DOPO CINQUE GIORNI D'INEDIA DELUSE DALLA CARITÀ DEI VICINI LE SCOLTE PRESENTI PER SI ANGUSTO SPIRAGLIO DA LORO STESSI A STENTO OPERATO TRATTI DA QUEI PII SANGUINOSI ALLA PATRIA E ALLA LIBERTÀ COME PER PRODIGIO TORNARONO IL IX APRILE MDCCCLX BUCA DELLA SALVEZZA RIPRISTINATA DAL GOVERNO REGIONALE NELLA RICORRENZA CENTENARIA DEL 1860 |