GUIDA  Palermo/Lapide sulla Buca della Salvezza

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Buca della Salvezza in Via Alloro di fronte al 51, più avanti a destra è visibile il Palazzo Abatellis

Il 4 aprile 1860 è la data dell'ultima insurrezione antiborbonica a Palermo, nei dintorni della Chiesa della Gancia, Filippo Patti e Gaspare Bivona avevano preso parte ai moti rivoluzionari, La Rivolta della Gancia, prima dell'entrata di Garibaldi a Palermo.

Soffocata quasi subito nel sangue il tentativo fallì, i due rivoluzionari fingendosi morti e nascondendosi sotto alcuni cadaveri di altri patrioti uccisi dai borbonici, si ritrovarono braccati all'interno della sotterranea cripta di Santa Maria degli Angeli, detta la Gancia. I gendarmi borbonici però non potevano entrare in chiesa per i veti imposti dalla chiesa e i due patrioti, dopo cinque giorni, spinti dai morsi dalla fame, praticarono una buca nella parte alta del muro della sepoltura, informando della loro presenza le popolane, che per liberarli simularono una zuffa.

Le scupariote divise in due finti partiti, vennero alle mani, si tirarono i capelli e si buttarono a terra, così che le truppe poste a guardia per i rivoltosi accorsero per sedare la lite distogliendo così l'attenzione dei soldati. I due rivoltosi, allargando la buca, poterono fuggire per il vicolo dietro la Gancia, che da allora prese il nome di Vicolo della Salvezza.

Palermo - Buca della Salvezza.jpg

MONUMENTO DI PATRIA CARITÀ

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GASPARE BIVONA E FILIPPO PATTI

ALL'ECCIDIO COMMESSO DAI REGI IL IV APRILE

SCAMPATI RICOVERANDO FRA I CADAVERI

DOPO CINQUE GIORNI D'INEDIA

DELUSE DALLA CARITÀ DEI VICINI LE SCOLTE PRESENTI

PER SI ANGUSTO SPIRAGLIO

DA LORO STESSI A STENTO OPERATO

TRATTI DA QUEI PII

SANGUINOSI ALLA PATRIA E ALLA LIBERTÀ

COME PER PRODIGIO TORNARONO

IL IX APRILE MDCCCLX

BUCA

DELLA

SALVEZZA

RIPRISTINATA DAL GOVERNO REGIONALE

NELLA RICORRENZA CENTENARIA

DEL 1860