GUIDA Palmanova
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Foto Palmanova: 2012, 2009, 2008 |
Palmanova è situato nel Friuli-Venezia Giulia in Provincia di Udine. Il 15 luglio si festeggia il Patrono, Santissimo Redentore. Tra gli edifici religiosi: Duomo di Palmanova. Da Vedere: Palazzo dei Provveditori (Municipio), in Piazza Grande; Palazzo del Governatore delle Armi.
Confina con i comuni di: Trivignano Udinese, Visco, Gonars, Bagnaria Arsa, San Vito al Torre e Santa Maria La Longa.
Indice |
Dove Mangiare
- Ristorante Al Convento, Borgo Aquileia, 10. Telefono e fax: 0432923042. Vedi: intervista
Biblioteche
- Biblioteca Comunale, Via Udine
Complessi Bandistici
- Accademia Musicale Città di Palmanova, Via Scamozzi, 5. Telefono: 0432-923354 Cellulare: 334-6490592 [1] [2]
- Banda cittadina di Palmanova, Via Oberdan, 1 - Jalmicco di Palmanova [3] [info@bandapalmanova.it]
Volontariato, Onlus e Associazioni
- Associazione Acquaviva, Piazza Grande, 17
- Associazione Internazionale Regina Elena - Onlus, Via G. Buri, 2
- Psiche Friuli, Via Scamozzi, 5
Informazioni Utili
Lapidi Commemorative
- Lapide sulla Loggia dei Mercanti
- Lapide a Giovanni Durli (Loggia dei Mercanti)
- Lapide ai caduti in terra d'Africa (Loggia dei Mercanti)
- Lapide al Tenente Vinicio Lago (Loggia dei Mercanti)
- Lapide a ricordo delle vittime dei campi di concentramento e delle foibe (Loggia dei Mercanti)
- Lapide ai caduti dell'assedio del 1848 (Loggia dei Mercanti)
- Lapide a Giuseppe Garibaldi (Loggia dei Mercanti)
- Lapide a Francisco Maurogeno (Loggia dei Mercanti)
- Lapide latina
- Lapide latina a Ioannes Pascalicus
- Lapide latina in Piazza Grande
Bibliografia
- Palmanova fortezza europea, Edizioni della Laguna (1993)
- Piccola guida di Palmanova, P. Damiani, Ed. Arti Grafiche Friulane (1961)
- Palmanova, O. Burelli (1977)
- Quattrocento anni di vita economica e sociale a Palmanova, Silvano Bertossi, Ed. Arti Grafiche Friulane (1992)
Galleria Foto
Memorie Storiche
In Corografia dell'Italia (1834) così viene descritto il comune:
PALMA, borgo del Friuli, fortificato dai Veneziani nel 1593, quindi da alcuni chiamato Palmanuova. La prima pietra fu posta iì 7 ottobre, giorno memorando per la vittoria navale ottenuta sopra gli Ottomani presso le Curzolari. Sta in amena situazione ed in mezzo ad una pianura fertilissima. È di figura esagona, di circa 700 passi di circonferenza, con un'ampia piazza nel mezzo, a cui fanno capo tre borghi e tre contrade. In mezzo a quella piazza sta un grandioso pozzo a tre archi, i quali corrispondono ai tre borghi. Sulla piana stessa vi è il Duomo, fabbrica di gran mole colla facciata tutta di marmo d'Istria. La fortezza consiste in 9 bastioni e 18 rivellini, con tre fortissimi edifizii alle sue porte Marittima, Cividale ed Udine, capilavori architettonici. Vi è un arsenale, una polveriera, magazzini e caserme a prova di bomba. Le fosse, sempre piene d'acqua, hanno trenta passi di larghezza e 27 piedi di profondità. Le fortificazioni erettevi dai Veneziani, vennero alquanto aumentate ai tempi del regno d'Italia. Sta alle frontiere del Friuli verso il Goriziano, 10 miglia a scirocco da Udine, 227 piedi superiormente al livello delle acque del mare, 12 miglia a greco dalla spiaggia marittima o laguna di Marano. E' capoluogo di un distretto di undici comunità e di 19,000 abitanti, duemila dei quali stanno in Palma. Vi risiede un giusdicente, un commissario politico, e vi si tiene mercato al lunedì, al mercoledì ed, al venerdì, a cui concorrono i circostanti villaggi. Ai 7 ottobre comincia una fiera, che dura 15 giorni. Vi è un palazzo pel governatore militare, un monte di pietà, un teatro e varie case signorili.
Fu in Palmanuova, che il generale Bonaparte nel giorno 3 maggio 1797, in conseguenza dei Vespri Veronesi e degli assassinii avvenuti presso l'isola di Sanservolo, pubblicò il ragionato suo manifesto di guerra contro la repubblica Veneta chiamandola governo d'assassini. La pubblicazione di quel manifesto fu il segnale della sollevazione in tutta la Terraferma veneta: ciascuna città proclamò la sua indipendenza.
I due pittori Palma, zio e nipote, benché nativi uno in Sermalta e l'altro in Venezia, ebbero origine e nome da questo borgo.