GUIDA Poggio Mirteto/Castelli e Fortificazioni/Torre dell'Orologio
Castelli e Fortificazioni/Torre dell'Orologio
- Nel XII secolo faceva parte integrante del Castello Abbaziale ed era posta a difesa della sottostante Porta Superiore d’accesso al Borgo (sostitutiva di Porta Romana che nell'anno 1588 fu murata).Munita di merli e di un corridoio d’accesso diretto con il Castello aveva la funzione di poter scrutare la sottostante vallata e consentire di prevenire le continue incursioni Saracene .Nel corso dei secoli, persa la sua funzione primaria fu modificata alla sommità,le furono aggiunti gli orologi ed oggi appare come corpo a se stante.Al suo interno sono custodite le campane appartenute alla Chiesa di San Paolo .
- Su questa torre permane,nel tempo,la seguente leggenda:
<<Nel corso del XII secolo,nel Castello,viveva la Famiglia Feudale del Conte di San Cosimo che aveva due figli: Rolando (intrepido cavaliere) e Fiorana (una bella ragazza che suscitava ammirazione per le sue caratteristiche di armonia,grazia e perfezione) una valorosa guerriera sul campo di battaglia.Spesso,durante la notte,Fiorana amava passeggiare vestita di bianco sul terrazzo della torre ed,una notte,vide un cavaliere che le fece palpitare il cuore per le canzoni d’amore che le rivolgeva (tale incontro,tra baci d’amore e lacrime di morte,era stato predetto da una zingara!).Dopo quella notte ne seguirono altre ancora sino a quando venne il momento di combattere (con il fratello) contro un drappello Saraceno che insidiava le campagne circostanti.Durante il combattimento Fiorana dovette lottare corpo a corpo contro un valente nemico e nel momento in cui lo stava colpendo mortalmente (in quanto si era tolto lo scudo e l’elmo avendo riconosciuto la ragazza) capì che il suo avversario era il bel cavaliere che la notte l’allietava con le sue melodiche note d’amore e che la profezia della zingara si era avverata in tutto il suo tragico epilogo.Il dolore per aver dato ella stessa la morte al suo amato fu tale che la ragazza impazzì e,nella sua lucida follia,tutte le notti continuò ad affacciarsi sulla terrazza della torre,nella vana speranza di poter riascoltare le parole d’amore del bel cavaliere.Resasi conto,alla fine,dell’inutilità della sua attesa in una notte d’estate decise di raggiungere il suo amato,gettandosi dall’alto del bastione. Da allora sembra che, nelle notti più silenziose….si sentano ancora oggi i sospiri di un anima che non sì da pace per la sua tragedia d’amore.>>