GUIDA  Pordenone/Memorie Storiche

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In Corografia dell'Italia (1834) così viene descritto il comune:

PORDENONE, picciola città della Venezia, nel Friuli, in riva al Noncello, intersecato dalla grande strada che da Venezia e Treviso conduce in Germania e nell'Illirio. È residenza di un giusdicente e di un commissario politico nella sua qualità di capodistretto. È molto commerciante, per cui vi si tiene fiera ai 4 e 5 maggio ed ai 21 dicembre, come pure mercato al mercoledì ed al sabato. E circondata da mura castellane, e fu già feudo del famoso capitano Alviano. Quivi ebbe nascita quel Licinio Regillo, pittore, buon colorista, ed allievo del Giorgione, fatto cavaliere dall' imp. Carlo V: fu soprannominato il Pordenone, e tentò di emulare Tiziano. Fu egualmente patria di Andrea Marone, chiaro poeta improvvisatore latino. Di quivi era pure nativo quell'Oderico, che fu poi qualificato santo, uno dei più antichi viaggiatori italiani, il quale nei suoi racconti, stati raccolti da Ramusio, narra d'aver veduto a Trabisonda un uomo, che mentre camminava a piedi traeva seco tre in quattromila pernici, le quali gli si appollaiavano attorno allorchè egli fermavasi per dormire. La sua chiesa principale chiamasi il Duomo: era di struttura gotica, ed in oggi con sommo dispendìo venne ridotto alla moderna, dubbio essendo se siasi fatto bene o male. Vi è uno spedale, un monte di pietà, una casa d'industria, un teatro e molte belle case private. I suoi abitanti sommano a circa 4,000 ed a 5,200 comprendendo Torre e Rorai, coi quali formasi un cantone. Il distretto componesi di undici comunità e di 15,500 abitanti. A' tempi del regno d'Italia era residenza di una viceprefettura dipendente dal dipart. del Tagliamento e conteneva 51,391 abitanti. Anticamente chiamavasi Portus Naonis, dal fiume Noncello, che vicino gli scorre dal lato di ponente. Sta 25 miglia a libeccio da Udine, 10 a scirocco da Sacile ed al 10° 30' di long. e 45° 57' di lat.. Il fiume Meduna, che scorre ai confini orientali del territorio di Pordenone, è fin colà navigabile con barche di 48 tonnellate; il di lui corso è di circa 40 miglia. Fu occupata dai Francesi dopo il combattimento 12 marzo 1797 in riva allo stesso Meduna. Ai 16 aprile 1809 vi ebbe una micidiale battaglia che riescì a favore degli Austriaci contro gli stessi Francesi, che dovettero ritirarsi sulla destra del Piave.