GUIDA Portici/Villa Tina
Descrizione
A Portici, affianco alle suggestive ville settecenteschi del Miglio d'Oro, all'inizio del Novecento e prima che la pressione industriale e demografica privasse la città del suo status di amena località climatica, si sviluppa un'intensa attività di costruzione di villini liberty; sulla scia del medesimo trend che vedrà nella vicina Napoli una delle principali città floreali, attraverso l'opera di architetti come Adolfo Avena, Stanislao Sorrentino, F. Michetti, Leonardo Paterna Baldizzi e Michele Capo.
Villa Tina è un pregiato esempio di questo stile architettonico che utilizza decorazioni floreali e fitomorfe e l'uso di vetri colorati. Si notino, a questo proposito, sia i fregi che corrono lungo le pareti che le balaustre dei balconi.
La facciata si presenta tripartita. Il palazzo è a pianta rettangolare e si sviluppa su due piani. Il lato destro, però, è si allunga a mo' di torretta per tre piani. L'apertura è ad arco schiacciato, modello che si svilupperà nell'Art Decò; ai lati sono delle finestre con vetri colorati rettangolari. Il piano nobile si connota per le belle balconate decorate con ghirigori reminiscenti di motivi floreali. L'altra balconata, quella dell'attico, è, invece, traforata, con temi geometrici stile greca. La torretta è caratterizzata dal lungo spiovente schiacciato sorretto da mensolette decorate con ovuli, poste al termine di una pseudoparasta che coincide in una rastrematura e scanalatura della decorazione parietale appena sotto l'elemento architettonico.
Indirizzo
Via Diaz, 25