GUIDA Rimini/Ponte di Tiberio
Il ponte è costruito in pietra d'Istria e la sua struttura è composta da 5 arcate a tutto sesto con delle edicole cieche tra le imposte degli archi. La grandezza di questi archi varia in maniera crescente man mano che ci si sposta verso il centro, dove è possibile trovare l'arco più grande.
Dal ponte partivano due vie consolari, la via Emilia che arrivava fino a Piacenza e la via Popilia-Annia che arrivava sino ad Aquileia.
Ai bordi della pavimentazione presenta alcune lastre di pietra con iscrizioni latine. La presenza di due tacche somiglianti all'impronta di piedi caprini, sulla balaustra posta lato monte, contribuì a diffondere la leggenda di un ennesimo "Ponte del Diavolo". Più verosimilmente poteva trattarsi di incavi per fissaggio di carrucole utilizzate per issare materiale dalle barche che arrivavano fin sotto il ponte.
Per secoli il fiume Marecchia ha continuato a scorrere sotto il Ponte di Tiberio finché, intorno al 1930, il suo corso è stato deviato per evitare i danni delle frequenti inondazioni. Un tratto del suo antico letto è oggi occupato dal Parco Marecchia. L'acqua che passa sotto il Ponte non è l'acqua del fiume Marecchia, che adesso sfocia fra Rimini e Viserba, ma è l'acqua del Mare Adriatico che risale il porto canale fino al Ponte di Tiberio.
Una curiosità: il Ponte di Tiberio è l'unico ponte cittadino che durante la Seconda Guerra Mondiale fu salvato da un ufficiale tedesco che ebbe il "buon gusto" di non far brillare le mine perché riteneva inutile, a quel punto della guerra, distruggere un ponte vecchio di 2000 anni.
Tuttora il Ponte rientra nella rete stradale cittadina, ed è aperto al normale traffico, escluso i mezzi pesanti.