GUIDA  Salassa/Memorie Storiche

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Memorie Storiche su Salassa

Dizionario di Casalis

Nel Dizionario geografico-storico-statistico-commerciale (1848) Goffredo Casalis così descrive il comune:

Salassa (Salacia), com. nel mand. di Cuorgnè, prov. di Ivrea, dioc. e div. di Torino. Dipende dal senato di Piem., intend. prefett. ipot. d'Ivrea, insin. e posta di Cuorgnè. Trovasi a libeccio d'Ivrea, da cui è distante dieci miglia. Vi passa la strada provinciale da Torino ad Ivrea per Castellamonte. Il villaggio di Salassa è situato in un'amena pianura: è lontano un miglio e mezzo da Rivarolo, due miglia da Cuorgnè, tre da Rivara, quattro da Castellamonte e da Pont, quattordici dalla capitale.

Bagnano questo paese il fiume-torrente Orco, e il torrente Galenca, che si getta nell'Orco su questo territorio. L'Orco è fecondo di trote, e di ghiozzi; superiormente a Cuorgnè se ne estrasse una roggia per Salassa e Favria in seguito ad antiche concessioni del consortile di Valverga; tragittasi col mezzo di un ponte in legno sul territorio di Rivarotta.

Di mille duecento giornate è il territorio di Salassa, che produce in abbondanza cereali, uve, noci e fieno: diffatti vi si fanno per approssimazione annualmente 5000 brente di buon vino; emine 7500 di meliga; emine 3000 di fromento; emine 2000 di segale; rubbi 300 d'olio di noce; tese 1200 di fieno; si mantengono cento vacche, trenta buoi, trentacinque majali.

Vi esistono tre chiese, cioè la parrocchiale dedicata a s. Gio. Battista, e a s. Ponzo, quella della confraternita dei disciplinanti, ed un'altra sotto il titolo di N. D. delle Neve, alla cui festa che ricorre il 5 d'agosto, intervengono due mila e più forestieri; innanzi al tempietto di N. D. della Neve vedesi una piazza: la parrocchiale è di antichissima costruzione.

Vi sono una pubblica scuola per l'istruzione dei ragazzi, ed una congregazione di carità che distribuisce ai poveri un'annua rendita di mille e più lire. Il cimiterio che vi fu costrutto nel 1825, giace alla distanza di trecento e più metri dal villaggio.

Gli abitanti respirando un'aria molto sana sono robusti, e di lodevoli costumi.

Cenni storici. È opinione di alcuni eruditi che questo luogo già esistesse al tempo romano. In antiche carte è detto Salacia: questo nome fu poi italianizzato in Salassa, e coll'andar del tempo si alterò in Salazza. In una borgata, che chiamasi di s. Ponzo, che nelle cose spirituali dipende dalla parrocchia di Salassa, ed ora ne è divisa nelle cose spettanti alla civile amministrazione, si pretende che sorgesse un tempio del gentilesimo. Vero è che in quel sito si rinvennero molti avanzi di monumenti romani e lapidi sepolcrali con iscrizioni, ove sono indicati i nomi di romane famiglie.

Nei bassi tempi partecipò alle vicende di Cuorgnè (vedi) nel cui mandamento è ora compreso. Appartenne al contado di Valperga.

Questo villaggio diede personaggi distinti, cioè;

  • Bietti Gerolamo letterato, e filosofo che rendea chiaro il suo nome sul principio del secolo XVI: fu professore di filosofia in alcune città del Piemonte; lasciò manoscritti di vario argomento.
  • Pumma Gian Francesco, medico celebratissimo non tanto nella teorica, quanto nell'esercizio della clinica: tra il 1530 e il 1536 diede alla luce due opere di materie mediche, che sono un trattato singolare sulle febbri dette maligne, ed una dissertazione sui danni dell'imperizia dei cattivi medici.
  • Pumma Vittorio, fratello del precedente, coltivò le amene lettere, e la poesia: alcuni suoi componimenti lirici attestano ch'egli sapeva imitare le bellezze dei classici poeti: fiorì circa la metà del secolo XVI.
  • Il suo figliuolo Diego abbracciò lo stato ecclesiastico, ed appena ordinato sacerdote laureossi nella sacra facoltà, e venne in voce di valente teologo.
  • Muciotti Gabriele Francesco, abbracciò lo stato ecclesiastico; fu ordinato sacerdote; laureossi nella sacra facoltà nel 1700; coltivò non solo la scienza delle divine cose, ma eziandio le buone lettere, e si valse di questi suoi studii a viemmeglio promuovere i vantaggi dei veri credenti; lasciò parecchi suoi manoscritti, fra cui uno di grande utilità, quantunque ne sia modestissimo il titolo: eccolo: le prime linee da leggersi, e da studiarsi dal cristiano ecc.

La popolazione di Salassa che nel 1828 non era che di 1188 anime, trovasi ora a 1233.

Corografia

In Corografia fisica, storica e statistica (1837) così viene descritto il comune:

Salassa, è un castello posto in pianura: credesi per tradizione che ivi i Salassi edificassero un vico, prima della venuta dei Romani. Nei bassi tempi fu terra con ricinto murato, di qualche considerazione: dell'antico fortilizio che serviale di difesa sussiste una gran torre rotonda, ora destinata ad uso di campanile, con avanzi di porte, che si chiudevano con ponti levatoi. Oltre l'antica pieve parrocchiale, qui trovasi una confraternita e tre altri Oralorj. Il comune possiede una pubblica scuola elementare.