GUIDA Torino/Carrozzeria Giovanni Bertone
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Torino/Ritratto della Città/Carrozzeria Giovanni Bertone
- E’ stata fondata nell’anno 1912 dall’industriale Giovanni Bertone e condotta dal figlio Giuseppe Bertone dopo il Secondo Conflitto Mondiale. Storicamente ha collaborato con numerose case automobilistiche, firmando modelli di punta quali "Lamborghini Countach", "Lancia Stratos", "Fiat X1/9", "Lamborghini Miura" e la "serie X della Citroën". Dall’anno 2009 il gruppo industriale è passato dallo Stabilimento Bertone di Grugliasco al gruppo Fiat, con il nuovo nome di FGA-OAG (Officine Automobilistiche Grugliasco). Nell’anno 2013 i diritti di licenza d'uso dello storico marchio vennero concessi dalla Bertone Cento alla Bertone Design, società avente sede a Milano e sostenuta da un gruppo di imprenditori con l'obiettivo di un rilancio a livello mondiale in vari settori, dall'architettura al design industriale, alla moda (la Bertone Design opera anche nel settore ferroviario ed il suo progetto è il treno regionale Alstom Coradia Meridian "Jazz" ). Il marchio Bertone invece è stato acquisito dalla Akka Technologies, che è un'azienda ingegneristica italiana, con sede principale a Collegno , attiva nel campo automobilistico, ferroviario e aerospaziale.
- Curiosità:
- - Per il centenario dell' Alfa Romeo fu realizzato il prototipo Bertone Alfa Romeo Pandion, esposto al Salone di Ginevra nell’anno 2010. Nello stesso anno l’azienda aprì una sede in Cina per proporre autovetture fuoriserie sul principale mercato mondiale automobilistico, esponendo la Bertone Alfa Romeo Pandion al salone di Hong Kong.
- - Nell’anno 2012, presso la sede della società, fu aperto il Museo Bertone dove era custodita una collezione di auto storiche, oggi trasferita nel Museo del Volo di Volandia di Somma Lombardo .
- - Nell’anno 2012, per celebrare il centenario della azienda è stata presentata al Salone dell'automobile di Ginevra la "Bertone Nuccio", una concept car disegnata in configurazione monovolume, adottante un propulsore centrale V8 da 4,3 litri dalla potenza di 430 cavalli. Il sistema di illuminazione sfruttava la tecnologia LED e presentava un fascio luminoso che si estendeva per tutta la sezione anteriore e posteriore del mezzo. Diviso in tre zone, le due più esterne avevano le canoniche funzioni di un qualsiasi impianto luminoso automobilistico, mentre la terza, quella centrale, oltre a contenere le luci diurne implementava anche un segnale di stop.






