GUIDA Torino/Chiesa della Gran Madre di Dio
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Edifici Religiosi a Torino/Chiesa della Gran Madre di Dio
- Ubicata nel Quartiere Borgo Po ,sulla sponda idrografica destra del Fiume Po ed in asse con il Ponte Vittorio Emanuele I (vds. in Ponti ) , alle falde nord occidentali dell’area collinare, riveste particolare importanza per la città, la sua storia e la sua posizione.La chiesa, definita anche Tempio, fu eretta nel primo trentennio del XIX secolo per festeggiare il ritorno del Re Vittorio Emanuele I di Savoia dall’esilio forzato in Sardegna , dopo la ritirata dell’ Esercito di Napoleone Bonaparte nel maggio 1814. Realizzata su progetto dell' Architetto Ferdinando Bonsignore , con il contributo dell' Architetto Giuseppe Formento , dell' Ingegnere Virginio Bordino (che ideò il sistema per erigere sullo stilobate le grandi colonne della fronte di tempio) e l' Architetto Luigi Canina , ha una forma che riprende quella del Pantheon in Roma ed è in stile neoclassico-adrianeo. La chiesa, per la sua singolare forma architettonica, non possiede campanili ma una torre campanaria con orologio, in stile neobarocco, fu eretta sui tetti del palazzo meridionale all'angolo con Via Bonsignore , dove sono situati l'oratorio, gli uffici e gli archivi parrocchiali. Antistante all’edificio vi è una piazza semicircolare che fa da corona alla Chiesa.
- Piazza Gran Madre di Dio (di Ermanno Eandi )
- Piazza Vittorio allegra
- ti sorride,
- il Gran Bar e lo Chantilly
- preparano aperitivi di festa.
- La Basilica neoclassica,
- una scalinata maestosa
- con preziose statue,
- esoteriche e cristiane.
- Cuore di fede,
- anima e centro
- di Borgo Po,
- piazza animata
- di torinesi felici.
Esterno
- Per raggiungere l'ingresso dell’edificio, stante la sua posizione molto rialzata rispetto alla piazza semicircolare, si deve salire un'ampia gradinata, al termine della quale, sulla facciata, si trova un pronao esastilo, costituito da sei colonne frontali e tre sui due lati, sovrastate da altrettanti capitelli corinzi. Sotto il pronao, ai lati del portone, due nicchie contengono rispettivamente le statue di: "San Marco Evangelista" (sulla destra) con il Vangelo in mano ed un piede che sovrasta il leone, opera di Giuseppe Chialli ; "San Carlo Borromeo" (sulla sinistra), opera di Giuseppe Pagliani . Sull'alto frontone, scolpito sul timpano, è presente un altorilievo marmoreo (dell’anno 1827) che rappresenta la “Vergine con bambino che riceve omaggio da parte dei decurioni torinesi” (committenti dell'edificio religioso) attribuito a Francesco Somaini di Maroggia . Ai due lati della scalinata sono presenti due statue rappresentanti: la "Fede" (a sinistra), rappresentata da una donna con un nastro intrecciato sul petto che, con la mano destra tiene un libro aperto, mentre la sinistra è alzata verso il cielo con un calice. Alla sua destra, un piccolo angelo alato seminudo, in piedi, con un bastone nella mano destra, mentre la sinistra è rivolta verso la donna; la "Religione" (a destra), rappresentata da una donna con lungo abito chiuso da un nastro, mentre un manto la ricopre interamente. Ha lo sguardo verso l'orizzonte e sembra non accorgersi del giovane che le sta inginocchiato accanto e che le tende due Tavole di pietra bianche. Con la mano destra sostiene una grossa croce latina. Entrambe le statue sono state realizzate nell’anno 1828 dallo scultore carrarese Carlo Chelli .
Interno
- Eretta su un asse ovest-est a pianta circolare, presenta l'ingresso posizionato ad occidente e l'altare maggiore ad oriente e l'interno appare molto semplice. La parte più importante è la cupola, con la forma di calotta realizzata a cassettoni in calcestruzzo, la cui base interna è decorata da quattro bassorilievi che narrano episodi della vita della Vergine (Natività, Presentazione al Tempio, Sposalizio, Incoronazione) realizzati su disegno e modello di Carlo Finelli, dagli scultori milanesi Gaetano Motelli, Abbondio Sangiorgio, Francesco Somaini, e Francesco Stanga. Importante è anche l'apparato plastico e scultoreo, al quale parteciparono gli scultori Angelo Bruneri (San Maurizio), Giuseppe Bogliani (San Carlo Borromeo e San Giovanni Battista), Carlo Caniggia (Amedeo IX di Savoia), Giuseppe Chialli (San Marco), Antonio Moccia (Margherita di Savoia) ed Andrea Galassi a cui si deve la statua della Gran Madre di Dio con il Bambino, avvolta da una aura mistica da cui escono raggi dorati in un trionfo di luce mentre dall'alto scende una grossa corona, situata nell'altare maggiore. Nelle nicchie interne laterali sono presenti quattro statue: San Maurizio, la beata Margherita di Savoia, il beato Amedeo IX di Savoia e San Giovanni Battista, patrono della città.
- Curiosità :
- - Alla base della gradinata che adduce alla Chiesa è presente una statua marmorea di quasi dieci metri d’altezza (realizzata a metà XIX secolo ad opera di Giuseppe Gaggini ) raffigurante Vittorio Emanuele I di Savoia .
- - Nei vani collocati all'interno del basamento della chiesa, in una cripta disegnata da Giovanni Ricci , a decorrere dall’anno 1932 si trova il Sacrario dei Caduti della Prima Guerra Mondiale , contenente le ossa di oltre 5.000 torinesi morti in combattimento ed in precedenza sepolti al Cimitero Monumentale della città (vds. in Cimiteri ).
- Una targa posta all'entrata recita:
- Il giorno 25 Ottobre MCMXXXII-V presente Benito Mussolini
- fu inaugurato questo ossario che a glorificazione degli eroici figli di Torino
- caduti nella Grande Guerra del MCMXV – MCMXVIII
- accogliendo il voto dell'associazione delle famiglie dei caduti
- il municipio di Torino fece costruire
- monumento di gloria di pietà di riconoscenza ora e sempre
- L'Associazione Famiglie Caduti in guerra a ricordo pose
- 4 Novembre 1934
- - Secondo alcuni esoterici, questo edificio è di fondamentale importanza in quanto tra le due statue che rappresentano la "Fede" e la "Religione", sarebbe sepolto il "Sacro Graal".
- - L’edificio non è proprietà della Chiesa Cattolica, come tutti gli altri luoghi di culto, bensì del Comune della Città.