GUIDA Torino/Edifici Religiosi/Chiesa San Bernardino da Siena
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Edifici Religiosi a Torino/Chiesa San Bernardino da Siena
- Ubicata nel Quartiere Borgo San Paolo fu edificata tra gli anni 1891 e 1893 per i Minori Francescani, su progetto dell’ Architetto Ingegnere Giuseppe Gallo , in stile medievale quale richiamo all’epoca in cui visse il Santo titolare dell’edificio: il predicatore Bernardino degli Albizzeschi . Presenta una pianta longitudinale fondata su un’ impostazione geometrica proporzionale costituita da quadrati che definiscono un rettangolo, i cui lati sono in rapporto quattro a nove. Il campanile fu ultimato nell’anno 1900, sul lato sinistro della Chiesa, sul retro del transetto: è costituito dalla sovrapposizione di cinque piani di cui il penultimo è occupato dagli orologi e l’ultimo, piano delle campane, è caratterizzato da lesene culminanti con capitelli di ordine dorico che lo percorrono in altezza, da trifore sorrette da colonnette e da una cornice di coronamento costituita da archetti pensili. La parte più alta, delimitata da quattro pinnacoli, è occupata dal cupolino ottagonale, i cui angoli sono scanditi da lesene, sovrastato da un’ alta guglia dominata dalla croce in ferro recante, come quella della facciata della chiesa, il trigramma "JHS". Nella cella campanaria sono ubicate tre campane di cui la maggiore è dedicata a San Bernardino e a San Francesco d’Assisi, la media al Sacro Cuore e all’Immacolata e la minore a San Bonaventura.
Esterno
- La facciata è stata realizzata interamente in mattoni rossi con prospetto “a salienti”, ed è divisa in tre sezioni da lesene che la percorrono interamente in altezza. Presenta,poi, una cornice di coronamento formata da archetti pensili e termina con guglie e pinnacoli arricchiti da decorazioni realizzate in litocemento. Nella sezione centrale si apre il portale, sorretto da quattro colonnine in marmo verde con capitelli decorati a ghiere (arricchite con motivi derivanti dall’arte gotica), realizzato in marmo di Viggiù, attorniato da motivi ornamentali scolpiti quali foglie rosa, rami di vite e passiflora che costituisce la cornice della lunetta al cui interno è collocato un dipinto del pittore Enrico Reffo, raffigurante il Santo titolare della chiesa con un angelo.Al di sotto del dipinto si apre il portone di ingresso in legno di rovere con decorazioni in ferro battuto e la parte superiore è dominata dal rosone a decorazione bicroma.
Interno
- Con un impianto a croce latina, organizzato su tre navate con un transetto che le interseca, le stesse sono suddivise da pilastri a fascio in marmo con capitelli riccamente decorati che sostengono le volte a crociera quadrate, intervallati da esili colonnine in marmo verde di Baja.Il transetto, diversamente dall’abside e dalle navate, è coronato da entrambi i lati da volte a costoloni e termina con absidi poligonali. L’altare maggiore è stato realizzato in pietra di Brenno ed è suddiviso in tre scomparti di cui quello centrale presenta tra i due contrafforti una ghirlanda di rose scolpita al cui interno, delimitato da due colonnine in marmo di Siena, troneggia il dipinto (datato 1918) dell’artista Guglielmino raffigurante l’Immacolata Concezione attorniata da angeli con San Bernardino e San Fulgenzio Vescovo, in atteggiamento di preghiera. Ai lati della sezione centrale dell’altare maggiore sono incastonate due vetrate con San Francesco e San Pietro d’Alcantara opera del vetraio Pietro Guglielmi , medesimo autore delle vetrate e del Padre Eterno collocato nella lunetta al di sopra del dipinto dell’altare maggiore. Al centro del presbiterio si trova la mensa in marmo di Mazzano con pannelli in marmo rosa d’Africa sorretto da colonnette in marmo di Siena. Sul retro dell’altare maggiore è disposto il coro (realizzato dalla Scuola d’arte del Collegio degli Artigianelli ) caratterizzato da stalli lignei con decorazioni scolpite e successivamente incollate. Al centro di esso si trova il leggio mentre sulle pareti hanno trovato collocazione due polittici del pittore Enrico Reffo: sul lato sinistro sono rappresentate Sant’Anna con Maria bambina mentre sul lato destro si notano San Francesco, Santa Chiara e altri Santi della famiglia francescana. Le vetrate ed i rosoni sono stati disegnati ad acquerello e china dall’ Architetto Gallo e le finestre delle navate laterali presentano un connubio di elementi geometrici e allegorici mentre nei transetti, al centro delle vetrate, attorniati da una più ampia varietà di colori, campeggiano i simboli della Madonna e del Sacro Cuore. I rosoni della facciata e del coro sono invece decorati con il trigramma di San Bernardino.
Il Convento
- Insieme all’edificio religioso venne anche edificato l'antistante convento in cui, in ossequio alla regola francescana, la parte residenziale del complesso venne realizzata con grande semplicità, in contrapposizione evidente con la ricchezza decorativa della Chiesa. Si tratta di un corpo a due piani, in mattone a vista, con semplici cornici in cotto a dente di sega. L'edificio, a manica semplice, si apre sul portico di distribuzione voltato a crociera, definendo un chiostro quadrato e raccoglie sia gli ambienti privati sia i locali comunitari, come il refettorio, la biblioteca e la sala capitolare. Alle spalle del chiostro un «cortile rustico», sul quale si aprono la stalla e la tettoia che funge da fienile, completa gli spazi di servizio.