GUIDA Torino/Ex Istituto penale minorile “Ferrante Aporti”
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Torino/Ex Istituto penale minorile “Ferrante Aporti”
- Il primo riformatorio in Piemonte fu istituito nella seconda metà del 1700 nella città di Torino nell’area occupata dall’attuale Piscina Parri, tra Corso Massimo d’Azeglio e Via Ormea : si trattava di una struttura con fini non educativi ma repressivi, che raccoglieva giovani «vagabondi ed oziosi». Verso l’anno 1820, lungo la rotabile che adduce alla Frazione Stupinigi del Comune di Nichelino ,nell’attuale Quartiere Mirafiori Nord venne inaugurato un complesso destinato alle ragazze di malaffare all’interno della ex Cascina La Generala , una villa rurale fatta costruire nella seconda metà del 1600 da Giovan Battista Truchi Barone de La Generala. In base alla riforma carceraria dell’anno 1839, voluta dal Re Carlo Alberto, la struttura divenne un istituto correzionale per minori, in cui i giovani detenuti si esercitavano nel lavoro dei campi. Questo provvedimento, infatti, prevedeva la detenzione dei minorenni "discoli" in sezioni separate delle carceri o, di preferenza, in appositi istituti, al fine di evitare il contatto tra ragazzi e adulti, che rischiava di essere fortemente diseducativo, esaltando come terapeutico il soggiorno in un luogo di campagna, vista la possibilità di lavoro nell’abbondante terreno che la circondava. L’opera venne gestita dalla società religiosa San Pietro in Vincoli e poi, a partire dall’anno 1848, direttamente dallo Stato e fu intitolata al Sacerdote ed educatore Ferrante Aporti. In attività sino agli inizi del XXI secolo ospitava giovani fra i 14 e i 21 anni condannati a pena detentiva, sottoposti a custodia cautelare o in semidetenzione (oggi è stato sostituito dal nuovo Istituto penale per i minorenni Ferrante Aporti ) . Aveva un’impostazione educativa, con varie attività socializzanti ed anche una componente custodialistica. Vi lavoravano educatori, psicologi, assistenti sociali e la polizia penitenziaria.