GUIDA  Torino/Ritratto della Città/Mirafiori Nord

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Ritratto della Città/Quartiere Mirafiori Nord

Ciminiera di Via Castelgomberto,53  - Panoramica
Ciminiera di Via Castelgomberto,53 - Panoramica
Piazza Basilicata  - Panoramica
Piazza Basilicata - Panoramica

  • Ubicato nell’area periferica sud ovest della città prende il nome dall’ Ex Castello di Mirafiori dei Savoia (andato distrutto) e dall'impianto industriale rappresentato dallo Stabilimento Fiat Mirafiori . E’ il quartiere più popoloso della città e confina con:
- il Quartiere Mirafiori Sud ( Strada del Portone - Corso Orbassano - Corso Tazzoli ) a sud;
- il Quartiere Pozzo Strada - Borgo Lesna (cavalcavia del Passante ferroviario di Via Guido Reni - Via Tirreno ) a nord;

Piazza Dante Livio Bianco - Panoramica
Piazza Dante Livio Bianco - Panoramica

- il Quartiere Santa Rita ( Corso Siracusa - Corso Cosenza ) e Lingotto ( Corso Unione SovieticaCorso Giovanni Agnelli - Corso Tazzoli ) ad est;
- con la Frazione Gerbido del Comune di Grugliasco ( Via Crea - Via Allason - Corso Salvemini - Via Santorelli - Giardini Rinaldi/Palatucci - Strada del Barocchio ) ad ovest.
L’area,in origine zona rurale incolta tra i poderi privati di Mirafiori ed i Feudi del Gerbido di Grugliasco , fu in seguito suddivisa in tenute agricole con la realizzazione di cascine,vigne e campi coltivati,intersecati da una fitta rete di bealere (canali irrigui) .Dopo lo spostamento della Capitale d'Italia da Torino a Firenze ,nell’anno 1865,e l’inizio del periodo di industrializzazione iniziarono le costruzioni delle prime case a ridosso di Corso Siracusa (testimonianza di questo periodo è la piccola ciminiera di Via Castelgomberto,53 residuo di una vecchia fornace per mattoni,usata successivamente come cabina elettrica).Da questo momento in poi,anche a seguito del trasferimento della Fiat (nell’anno 1939) dalla sede del vicino Quartiere Lingotto nei nuovi stabilimenti Mirafiori ,l’area fu massicciamente urbanizzata a favore del ceto operaio.Nel particolare i nuovi isolati,con case a "corte interna" ,costruiti tra gli anni 1930 e 1939 a nord di Via Giacomo Dina ,costituirono il Rione Costanzo Ciano (dedicato al padre di Galeazzo Ciano ,genero del Duce ) con una Chiesa e l'oratorio salesiano Don Bosco,oltre al complesso scolastico dell' Istituto Internazionale Edoardo Agnelli (su disegno dell'

Complesso Borgo San Paolo - Panoramica
Complesso Borgo San Paolo - Panoramica
Architetto salesiano Giulio Valotti e comprendente l’ oratorio,il cinema-teatro e le scuole di arti e mestieri). Con la caduta del Fascismo, il rione fu rinominato Borgo Cina per via dell'incremento demografico di operai della FIAT che si riversavano frettolosamente per strada,già vestiti in tuta da lavoro rossa (come tanti cinesi) a montare i turni di lavoro.A partire dagli anni 1950 il quartiere conobbe una rapidissima espansione demografica (con l'inizio del boom economico) per l’enorme flusso di immigrati provenienti dal Triveneto e dall' Italia Meridionale .Sui terreni ancora liberi ad ovest di Corso Orbassano fino alla Frazione Gerbido di Grugliasco ,tra l’anno 1968 e l’anno 1971, fu costruito il Centro Europa , un’area di edilizia composta da undici torri di dieci piani,con vialetti pedonali,una piazzetta e vari spazi verdi.Un'altra zona residenziale,situata tra Corso Allamano e la Cascina Giaione ,fu costruita tra l’anno 1950 e l’anno 1970,la Città Giardino , caratterizzata da villette o case molto basse,con giardini ed orti.
Cappella Cascina Anselmetti  - Panoramica
Cappella Cascina Anselmetti - Panoramica


Curiosità:
1. Verso l’area periferica occidentale del Quartiere ,durante il Secondo Conflitto Mondiale ,fu realizzato il Complesso edilizio Borgo San Paolo costituito da 109 bassi edifici realizzati per esigenze militari (vds. in Caserme ) alcuni dei quali,ancora oggi, ospitano Enti militari.
2. Del retaggio agricolo di questa parte del territorio comunale sono ancora presenti: Cascina Giajone , Cascina Roccafranca e la
- Cappella dell’ex Cascina Anselmetti :
Ubicata in Via Gaidano (al n. 71) ,di fronte alla Cascina Roccafranca ,è una Cappella padronale (con il timpano triangolare e dalle linee barocche,ed annessa sacrestia) che faceva parte del più vasto complesso secentesco della Villa/Cascina Anselmetti (del Banchiere Carlo Vincenzo Anselmetti ) e presenta l’ingresso principale non verso la corte interna ma sulla strada antica di Moncalieri per offrire un servizio religioso anche ai viandanti ed agli altri abitanti della zona.La Cascina,che aveva un impianto planimetro ad "L", fu demolita nell’anno 1975 per far posto al complesso scolastico della Scuola Media Statale Modigliani .