GUIDA  Torino/Palazzo Campana

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Ville e Palazzi/Palazzo Campana

Palazzo Campana - Panoramica
Palazzo Campana - Panoramica

  • Ubicato in pieno centro cittadino, in Via Carlo Alberto 10, fu realizzato a fine XVII secolo (con impianto barocco) quale convento della Congregazione dei Padri Filippini (dell' Oratorio di San Filippo Neri ).Quando il governo napoleonico soppresse le Congregazioni (anno 1801) il palazzo fu adibito a caserma (per il battaglione dei veliti, corpo militare al comando del Principe Camillo Borghese ) per ritornare, con la Restaurazione (anno 1814) di proprietà dei Filippini. Con la definitiva soppressione dell' Ordine religioso (decretata nell’anno 1855) l'edificio, dopo un rifacimento delle strutture interne e della facciata su Via Carlo Alberto , per opera dell'architetto Alessandro Mazzucchetti (autore della Stazione Porta Nuova ) ,fu acquisito dallo Stato e divenne la sede del Ministero dei Lavori Pubblici , ospitando altresì le Poste centrali della città. Nell’anno 1865,con il trasferimento della Capitale a Firenze l’edificio divenne la sede del Genio civile e dell' Officina Carte valori e,successivamente, passò in proprietà all’ Amministrazione Comunale .Nell’anno 1929 cambiò denominazione in Casa Littoria e fu la sede della Federazione Provinciale del Partito Nazionale Fascista .Al termine della Seconda Guerra Mondiale fu intitolato al Marchese Felice Cordero di Pamparato (Comandante partigiano,con il nome di Campana ,che fu impiccato nell’anno 1944 dai Fascisti a Giaveno ) e divenne sede del Dipartimento di Matematica "Giuseppe Peano" dell’Università ed è ha visto nascere al suo interno le contestazioni studentesche dell’anno 1967.Al suo interno vi è una hall di ingresso con spazi di sosta e attrezzature per l’informazione,bar,spazi per studenti,sala polivalente ed una biblioteca (concepita come luogo di produzione,archiviazione,distribuzione dell’informazione bibliografica ed informazione che si appoggia sull’uso di tecnologie avanzate).

Esterno

Curiosità:
- In una camera d’affitto al terzo piano del palazzo,la cui finestra è posta sopra l'ingresso della Galleria Subalpina , vi abitò in due periodi (tra il 21 aprile 1888 e il 5 gennaio 1889) il filosofo,poeta,compositore e filologo tedesco Friedrich Nietzsche dove scrisse le opere: L'Anticristo, Il crepuscolo degli idoli ed Ecce Homo.
- Durante il periodo fascista Repubblicano furono ricavate nei sotterranei almeno due celle, prospicienti un lungo corridoio che dà accesso anche ad un ampio rifugio antiaereo(ancora esistente),dove vennero rinchiusi antifascisti e partigiani arrestati dalle Brigate nere e probabilmente in attesa di trasferimento alle carceri.
- il Duce ,nelle sue visite ufficiali alla città,soleva affacciarsi al piccolo balcone che dà sul lato della Piazza Carlo Alberto.