GUIDA  Torino/Ritratto della Città/Cimiteri/Cimitero Monumentale

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Ritratto della Città/Cimitero Monumentale

Cimitero Monumentale - Panoramica
Cimitero Monumentale - Panoramica

Realizzato fra gli anni 1827/1829 su progetto dell’ Architetto Gaetano Lombardi e grazie alla sovvenzione effettuata dal filantropo Marchese Carlo Tancredi Falletti di Barolo ,è il più grande cimitero della città (già conosciuto come Cimitero generale ) situato nel sotto-quartiere Vanchiglietta (a nord-est rispetto al centro cittadino), a ridosso del Parco Pietro Colletta e poco a monte della confluenza del Fiume Dora Riparia nel Fiume Po .La parte antica del cimitero(che contiene numerose tombe storiche e dodici chilometri di porticati,arricchiti da sculture di pregio artistico) si sviluppa a partire dall'ingresso principale di Corso Novara ed è di forma ottagonale.
Curiosità :
- Tra le tante tombe monumentali,di rilievo la Tomba Denina Sineo ,la Tomba Pongiglione ,la Tomba del Grande Torino e l'imponente Mausoleo Tamagno .
- All’interno dell’area cimiteriale sono anche presenti il Tempio Crematorio (edificato nell’anno 1882), il Luogo del Ricordo (dov’è possibile la dispersione delle ceneri)ed aree di sepoltura riservate alle comunità ebraica ed evangelica,a ordini religiosi e a corpi militari.
- Il Cimitero accoglie le spoglie delle seguenti personalità:
Luca Abort, cantante Hardcore-punk
Adelaide Aglietta, politica
Tommaso Agudio, ingegnere e politico
Gaetano Alimonda, arcivescovo
Filippo Amedeo, politico socialista
Vincenzo Arbarello, ufficiale militare della Prima guerra mondiale
Ferrante Aporti, presbitero e pedagogista
Vittorio Avondo, pittore
Bartolomeo Aymo, ciclista
Carlo Aymonino, architetto
Giuseppe Barbaroux, giureconsulto
Giuditta Bellerio Sidoli, patriota
Giovanni Berchet, scrittore e poeta
Quinto Bevilaqua, partigiano
Carlo Biscaretti di Ruffia
Isa Bluette, cantante
Luciano Bonfiglioli, cantante
Pietro Bordino, pilota automobilistico
Paolo Boselli, presidente del Consiglio 1916-1917
Paolo Braccini, partigiano, Medaglia d'oro al Valor Militare
Benedetto Brin, ingegnere e politico
Fred Buscaglione, cantautore
Angelo Brofferio, poeta e politico
Francesco Camusso, ciclista
Giorgio Cardetti, politico
Ferruccio Casacci, attore e regista
Renato Casalbore, giornalista
Carlo Casalegno, giornalista
Giovanni Battista Cassinis, giurista e politico
Carlo Ceppi, ingegnere e architetto
Luigi Cibrario, storico e politico risorgimentale
Francesco Cirio, imprenditore
Francesco Cognasso, storico
Luigi Colombetti, schermista
Gustavo Colonnetti, ingegnere e politico
Marcello Craveri, esegeta biblico
Massimo d'Azeglio, politico risorgimentale
Edmondo De Amicis, scrittore
Giacomo Debenedetti, scrittore
Raffaella De Vita, cantante
Dante Di Nanni, eroe antifascista
Achille Mario Dogliotti, cardiochirurgo
Duo Fasano, duo canoro di gemelle degli anni cinquanta
Carlo Donat Cattin, politico
Marco Donat Cattin, terrorista
Bernardino Drovetti, esploratore e diplomatico
Battista "Pinin"-Farina, fondatore della casa di design automobilistico
Nino Farina, pilota primo campione del mondo di Formula 1, nipote di "Pinin"-Farina
Sergio Pininfarina, fu "Pinin"-Farina, imprenditore
Andrea Pininfarina, fu Sergio, imprenditore
Galileo Ferraris, fisico e scienziato
Carlo Bernardino Ferrero, scrittore e giornalista
Pietro Ferrero, sindacalista e antifascista
Cesare Gallino, direttore d'orchestra
Andrea Gastaldi, pittore
Bartolomeo Gastaldi, geologo
Enrico Giachino, partigiano
Eusebio Giambone, partigiano, Medaglia d'oro al Valor Militare
Vincenzo Gioberti, patriota risorgimentale
Mario Gioda, politico
Giovanni Giovannini, giornalista
Joseph Arthur de Gobineau, scrittore e filosofo
Roberto Goitre, compositore
Arturo Graf, poeta e critico letterario
Giacomo Grosso, pittore
Jack Guerrini, cantante e attore
Amalia Guglielminetti, scrittrice
Carolina Invernizio, scrittrice
Vittorio Jano, progettista di motori auto
Iolanda Margherita di Savoia, principessa
Michele Lessona, scrittore, politico e zoologo
Primo Levi, scrittore
Giorgina Arian Levi, scrittrice e politica
Grande Torino, tutte le vittime della Tragedia di Superga
Paola Levi-Montalcini, pittrice
Rita Levi Montalcini, ricercatrice, senatrice e premio Nobel per la medicina 1986
Nils Liedholm, allenatore di calcio in Italia, serie A1961-1997
Cesare Lombroso, antropologo
Paola Lombroso Carrara, scrittrice
Franco Lucentini, scrittore
Erminio Macario, attore
Ruggero Maghini, pianista
Oreste Mattirolo, medico e micologo
Giovanni Michelotti, designer automobilistico
Luigi Morgari, pittore
Gigetta Morano, attrice
Nory Morgan, cantante e attrice di varietà
Carlo Bernardo Mosca, architetto
Angelo Mosso, medioco e archeologo
Gildo Nadalin, musicista
Nuto Navarrini, attore teatrale
Biagio Nazzaro, pilota moto e automobilistico
Celeste Negarville, politico
Giulio Nicoletta, partigiano e militare
Alberto Nota, commediografo e magistrato
Nino Oxilia, giornalista e scrittore
Pietro Paleocapa, scienziato e ingegnere
Alberto Pasini, pittore
Giovanni Pastrone, regista
Giuseppe Parvis, ebanista attivo in Egitto[6] e inventore dello stile "neomoresco"[7]
Silvio Pellico, scrittore
Giuseppe Perotti, Generale e partigiano, Medaglia d'oro al Valor Militare
Amedeo Peyron, sindaco dal 1951 al 1962
Secondo Pia, primo fotografo della Sindone
Alberto Picco, caduto della prima guerra mondiale
Giuseppe Pomba, tipografo ed editore
Carlo Promis, architetto
Camillo Pucci, pittore
Pietro Rava, calciatore
Enrico Reffo, pittore
Guido Rey, alpinista e scrittore
Ignazio Ribotti, patriota risorgimentale
Filippo Rolando, paroliere
Paolo Sacchi, eroe risorgimentale
Ludovico Scarfiotti, pilota automobilistico
Domenico Seren Gay, paroliere, musicista e produttore discografico
Giuseppe Siccardi, politico giurista
Leone Sinigaglia, compositore
Giuseppe Solaro, politico, federale di Torino, comandante Brigata nera Ather Capelli
Mario Soldati, scrittore e giornalista
Francesco Tamagno, tenore
Giovanni Valetti, ciclista
Tommaso Vallauri, politico e filologo
Vittorio Valletta, dirigente d'azienda
Lia Varesio, attivista sociale
Rosa Vercellana, detta La bela Rosin, moglie morganatica di Vittorio Emanuele II di Savoia