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Foto Trisobbio: 2012, 2009, 2008 |
Trisobbio è situato in Piemonte in Provincia di Alessandria.
Confina con i comuni di: Montaldo Bormida, Morsasco, Ovada, Rocca Grimalda, Orsara Bormida, Carpeneto e Cremolino.
Indice |
Dove Mangiare
- Ristorante Locanda Il Castello Di Trisobbio, Via Cavour, 1
- La Cascina dei Boero, Telefono 0143/871285
Biblioteche
- Biblioteca Civica, Via De Rossi, 20
Informazioni Utili
Memorie Storiche
Nel Dizionario geografico-storico-statistico-commerciale (1853) Goffredo Casalis così descrive il comune:
TRISOBBIO (Trisubium, Trexobium), com. nel mand. di Carpeneto, prov. dioc. d'Acqui, div. d'Alessandria. Dipende dal magistrale d'appello di Casale, intend., trib. di prima cognizione, ipot. insin. di Acqui, posta di Carpeneto.
Giace a scirocco d'Acqui da cui è distante cinque miglia; di due miglia è la sua lontananza da Carpeneto, e di miglia tre così da Rocca Grimaldi, come da Ovada.
Gli appartengono le seguenti villate; Botteri, Ivaldi e Sambuco.
Bagnano questo suolo due torrenti denominati uno Stanavasso, e l'altro Budello; il primo discende da Cremolino, ed il secondo da Sambuco: entrambi mettono capo nel Bormida.
Vi si aderge un monte che porta il nome di Trisobbio, ma la via per salirvi è molto malagevole massime nella cattiva stagione.
L'estensione del territorio è di giornate 570; il suolo ne è generalmente o tufaceo o pietroso: produce frumento, meliga, civaje ed uve in qualche abbondanza; fieno, e foglia di gelsi in poca quantità.
La chiesa parrocchiale è sotto il titolo di N. D. Assunta in cielo; il parroco ne è insignito del titolo di prevosto: vi sono inoltre cinque altre chiesuole, una delle quali è rurale.
Gli abitanti sono per lo più di complessione robusta, e di buona indole.
Cenni storici. Nel 1041 Guido vescovo d'Acqui sottometteva al monastero di s. Pietro la chiesa di s. Stefano di Trisobbio. Questo luogo aveva già un ricinto murato con due porte che ora sono quasi intieramente demolite: anche il suo castello, che sorge in mezzo al paese, è ormai rovinante.
Nel 1198 i marchesi di Occimiano sottomettevano al comune di Alessandria i loro diritti sulla terra e sul castello di Trexobii. Il marchese Del Bosco Guglielmo, che aveva soccorso i genovesi, nel 1227 riebbe, per mezzo loro, il castello di Trisobbio, ch'eragli stato preso dagli alessandrini, e nel 1228 mandava Ugo di Rossiglione a prenderne il possesso a nome suo.
In virtù della pace del 1419 la repubblica di Genova rinunziò al marchese Gian Giacomo di Monferrato il castello di Trisobbio, che il marchese Tommaso Malaspina teneva in feudo da quella repubblica.
Questo comune fu poi infeudato con titolo comitale ai marchesi Spinola di Genova; e nel 1703 venne sotto il dominio dell'augusta casa di Savoja.
Popolazione 1350.