GUIDA  Venaria Reale/Ville e Palazzi

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Ville e Palazzi a Venaria Reale

La Reggia ed il suo parco - Panoramica
La Reggia ed il suo parco - Panoramica
La Reggia - Panoramica
La Reggia - Panoramica

  • Reggia Sabauda ,Piazza della Repubblica,4
Progettata e costruita alle propaggini delle Tre Valli di Lanzo Torinese (fornite di estesi boschi - detti del "Gran Paese" - ricchissimi di selvaggina su un territorio che si estende per un centinaio di chilometri fino alle montagne alpine) tra l’anno 1658 e l’anno 1679 ,su progetto dell’ Architetto Amedeo di Castellamonte ,è una delle principali residenze Sabaude in Piemonte e costituisce patrimonio dell’UNESCO.Realizzata unificando due piccoli villaggi di Altessano Superiore ed Inferiore (appartenuti alla Famiglia Birago ,di origine milanese che qui aveva dato vita ad importanti piantagioni)ed in seguito ribattezzati "la Venaria" (perché destinato agli svaghi venatori),fu commissionata dal Duca Carlo Emanuele II quale palazzina di caccia( nella quale il centrale Salone di Diana costituisce uno snodo ideale fra palazzo e giardini).Nei secoli successivi subì numerose modificazioni (nella prima metà del 1700 con la realizzazione della Galleria Grande ,la Chiesa di Sant'Uberto ed il complesso costituito dalla Scuderia Grande e dalla Citroniera su progetto dell’ Architetto Filippo Juvarra ed,in seguito,il Rondò con le statue delle Stagioni realizzato da Benedetto Alfieri ),che l’hanno portata all’aspetto attuale.Al complesso si unirono (nel tempo) molte case e palazzi di lavoratori e normali cittadini che vollero abitare nei dintorni della Reggia (costruiti in modo da formare una sorta di collare che rievoca direttamente la "Santissima Annunziata", simbolo della Casa Sabauda )fino a far divenire Venaria Reale un Comune autonomo della Provincia di Torino .
Il complesso è imponente:accedendo dall'entrata principale si viene accolti nella Corte d'onore ,nel centro della quale sorgeva una fontana detta del cervo.La facciata principale(in intonaco con cornucopie,conchiglie e frutti)risulta sulla parte destra come "sfregiata" da una cesura di mattoni a vista che delimitano la parte seicentesca da quella settecentesca,successiva all'intervento del primo Architetto di Corte Amedeo di Castellamonte .La parte sinistra del complesso presenta l'intervento del secondo Architetto di Corte Michelangelo Garove con la realizzazione di due torrioni con tetti (detti alla "Mansart") ricoperti di Scandole,mattonelle pentagonali multicolori in ceramica,uniti da una Gran Galleria .Negli interni si trovavano stucchi,statue, dipinti realizzati da valenti artisti,tra i quali Vittorio Amedeo Cignaroli , Pietro Domenico Olivero e Bernardino Quadri .Sulle pareti si stagliano raffigurazioni di selvaggina che istituiscono un rimando alla funzione venatoria della struttura.
I giardini completano l’architettura della Reggia e,circondati dalla grande visione dell’arco delle Alpi,offrono luoghi dove ammirare la capacità dell’uomo di disegnare e godere della natura,passeggiando dolcemente tra affascinanti prospettive e scorci sorprendenti:la fuga all’infinito delle allee e del grande canale,i colori ed i profumi del Giardino a Fiori e del Roseto ,lo specchio d’acqua della Peschiera ,i seicenteschi resti archeologici della Fontana d’Ercole e del Tempio di Diana ,lo spazio contemporaneo del Giardino delle sculture Fluide di Giuseppe Penone ,il Gran Parterre Juvarriano ,gli orti ed i frutteti del Potager Royal (più grande d’Italia).
Oggi è sede di un progetto culturale in cui antico e contemporaneo si sposano armoniosamente dove si possono ammirare gli appartamenti privati del Re e della Regina,la collezione di preziosi oggetti di corte,la Sala delle Bandiere ,opere provenienti dalle collezioni di altre residenze Sabaude,fruire di mostre temporanee di respiro internazionale e passeggiare nei Giardini all’Italiana .


Esterno

Interno

I Giardini

Cappella di Sant'Uberto

Regie Scuderie

Curiosità
  • La Reggia subì gravi danni durante:
1. l' Assedio di Torino dell’anno 1706,quando i Francesi di Louis d'Aubusson de la Feuillade vi presero dimora;
2. la dominazione Napoleonica i giardini divennero una piazza d'armi in quanto l’intero complesso venne trasformato in caserma e, con la Restaurazione,questa destinazione fu mantenuta.
  • Il complesso fu il centro nevralgico della Cavalleria Sabauda che ospitò anche una scuola di equitazione militare di prestigio europeo (in seno alla quale maturarono innovativi metodi di equitazione,di combattimento,di affardellamento) ed un allevamento di stalloni.
  • Nell'area delle ex scuderie si trova uno dei principali centri di restauro italiani,costituito da una serie di laboratori dedicati alla diagnostica,al restauro e alla conservazione delle opere d'arte.
  • I giardini offrono diversi svaghi:
1. il Fantacasino nel Boschetto dei Giochi :un piccolo castello che ricorda il Tempio di Diana e che consente lo svago ai bambini di tutte le età(giochi e macchine divertenti dai nomi fantastici di "Cacciamostri","Tartatamburo","Pirlo" e "Animorgano");
2. il Trenino dei Giardini la Freccia di Diana che consente di visitare comodomante il Parco Basso dei Giardini ( Peschiera , Giardino delle sculture fluide , Canale , Fontana d’Ercole , Tempio di Diana , Potager Royal );
3. le Gondole sulla Peschiera :romantica gita sul tranquillo specchio d’acqua della Peschiera con le gondole della Reggia,dai nomi di "Diana" ed "Ercole";
4. la carrozza a cavallo:per visitare i luoghi più lontani e nascosti del Parco Alto dei Giardini :dal Gran Parterre ,attraverso il Giardino delle Pergole ed i Boschetti ,fino al Giardino a Fiori ,ritornando al Parterre .