GUIDA Venezia/Teatro La Fenice
Il Gran Teatro La Fenice porta il nome del favoloso uccello d'Arabia che, secondo la leggenda, si costruiva ogni cinquecento anni un rogo, per ardervi e poi risorgere dalle ceneri. Ed anche questo Teatro ben 2 volte bruciò, per poi risorgere.
Il fregio con l'emblema della Fenice si trova sopra l'intestazione del Teatro. Sulla facciata dell'edificio, in stile neoclassico, a fianco della scala che porta all'ingresso del teatro, si trovano due statue, raffiguranti la Danza e la Musica di Giambattista Meduna, che sono state salvate dall'ultimo incendio.
Il progetto e la direzione dei lavori vennero affidati a Giannantonio Selva nel 1789, che con accorgimenti tecnici riuscì ad inserire un così vasto edificio nel compatto tessuto urbano, come la città di Venezia presentava.
Venne inaugurato il 17 maggio 1792 con l'opera di Paisiello "I giochi di Agrigento". Per la visita di Napoleone tra novembre e dicembre del 1807 venne modificata ed abbellita la loggia imperiale o palco reale.
Le prime decorazioni della sala erano state disegnate da Francesco Fontanesi che, specie per il soffitto aveva creato un effetto di leggerezza sì da sembrare aperto verso il cielo. Vi si tennero feste da ballo memorabili, specie nell'occasione della visita di Giuseppina Beauharnais.
Il primo incendio avvenuto la mattina del 13 dicembre 1836 distrusse quasi completamente il teatro; ma immediatamente venne presa la decisione di ricostruirlo, affidando l'incarico ai fratelli Giambattista e Tommaso Meduna, che lestamente lo riportarono ai precedenti splendori.
Ed era così che giunse fino ai giorni nostri, cioè finchè il 29 gennaio 1996 bruciò per la seconda volta. E dopo 7 anni di attenti lavori per ricostruirlo uguale all'originale del Selva, (pur nel rispetto delle attuali norme edilizie e della sicurezza), il 14 dicembre 2003 è stato reinaugurato con un concerto diretto dal maestro Riccardo Muti, alla presenza anche del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.