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Foto Vottignasco:
2012, 2009, 2008

Vottignasco è situato in Piemonte in Provincia di Cuneo. Il 24 giugno si festeggia il Patrono, Madonna dei Boschi. Tra gli edifici religiosi: Parrocchiale della Sacra Famiglia; Chiesa della Confraternita del Gonfalone; Cappella della Madonna dei Boschi.

Confina con i comuni di: Savigliano e Villafalletto.

Biblioteche

  • Biblioteca Civica, Via Roma, 29

Memorie Storiche

Nel Dizionario geografico-storico-statistico-commerciale (1854) Goffredo Casalis così descrive il comune:

Votignasco (Votiniascum), com. nel mand. di Villafalletto, prov. e div. di Cuneo, dioc. di Fossano. Dipende dalla corte d'appello di Piemonte, intend., tribunale provinciale, ipot. di Cuneo, insin. di Busca, posta di Villafalletto. Giace presso il fiume-torrente Maira, a tramontana di Cuneo, da cui è distante otto miglia.

Delle sue strade una a levante conduce a Savigliano; un'altra a ponente scorge a Villafalletto; una terza a mezzodì tende a Centallo; una quarta a scirocco mette a Levaldigi; una infine verso tramontana si dirige alla città di Saluzzo. Votignasco è distante due miglia dal capoluogo di mandamento e da Levaldigi, tre da Centallo, cinque da Savigliano e da Saluzzo.

Il fiume torrente Maira, che proviene dalla valle Mairana, qui non è valicato nè da ponte, nè da porto natante: esso vi si tragitta mediante una così detta pianca in legno movibile. Dalla sua sorgente sino al suo sbocco nel fiume Po non contiene se non pochi pesci, e tutti di qualità inferiore. Se ne derivano molti canali per l'irrigazione delle campagne.

Il territorio è assai fertile e coltivato con diligenza: i suoi prodotti vegetabili consistono in cereali d'ogni sorta, marzuoli, canapa, noci, fieno, uve ed altre frutta di varie sorta, e foglia di gelsi. I prodotti animali consistono in numerose bestie bovine, nei majali e nel pollame. Il bovino bestiame vi è soggetto ad una malattia detta rampa; la cagione di questo morbo proviene per lo più dai pascoli in terreni paludosi, che formano una parte di questo territorio: questi terreni paludosi abbondano di beccaccini nelle opportune stagioni. Il commercio delle anzidette derrate si fa con Savigliano, Fossano e Villafalletto.

Evvi una sola chiesa parrocchiale, che è sotto il patrocinio di s. Giuseppe: essa fu fabbricata nell'anno 1704. Oltre alla parrocchiale evvi una confraternita detta dei Bianchi. Le principali sacre solennità del comune sono quella di s. Eurosia ed un'altra che si celebra nel santuario di N. D. del Bosco; alle quali solennità sogliono accorrere pressochè cinquecento forestieri dai circonvicini paesi. Il cimiterio è di sufficiente capacità a tramontana dell'abitato, e nella prescritta distanza da esso.

Evvi una congregazione di carità che provvede ai bisogni dei più indigenti, massime in casi di loro malattie. Per l'istruzione dei fanciulli s'insegnano in una pubblica scuola gli elementi della lingua italiana e dell'aritmetica.

Gli abitanti vanno soggetti alle febbri intermittenti e perniciose per causa della cattiva aria prodotta dai sopraddetti paludosi terreni esistenti tra levante e mezzodì del comune: sono eglino di complessione piuttosto debole, di pacifica indole e di disposizioni intellettuali poco felici.

Cenni storici. Da taluno si crede che l'origine del nome di questo villaggio provenga dalle viti, e che perciò fosse detto da prima Vitignasco, ma è da notarsi che ciò non può essere nè per la quantità, nè per la qualità dei prodotti delle medesime: per lo più in quei dintorni non si coltivano queste piante in grande novero, e solo per l'uso dei terrazzani; tanto più che le uve fine non vi fanno buona prova; al che aggiungasi la facilità di provvedersi di vini squisiti, e generosi, e sani dalle poco distanti colline feracissime della saluzzese provincia. Vero è che nei più vecchi documenti, in cui è fatto cenno di questo luogo, esso è sempre denominato Votiniascum.

La fondazione di questo villaggio risale ad età molto rimota. Esso facea parte dell'antichissima e sommamente estesa contea d'Auriate: venne insieme con Villafalletto ed altre circostanti terre nel secolo x sotto il dominio di Alineo II, figliuolo, secondo il Durandi, di quell'Alineo compagno e vassallo di Rogerio conte di Auriate, che fu signore ricchissimo in queste nostre contrade; a tal che un Robaldo, figliuolo di lui, fondò e dotò largamente il monastero di Cervere, ed un altro suo figlio per nome Bellonio donò, il 12 febbrajo 1028, molte possessioni all'abazia di s. Pietro di Savigliano da lui fondata.

Votignasco veniva eretto in feudo con titolo comitale a favore dei Carroni di Avigliana: lo ebbero pure con titolo signorile i conti Falletti di Montaldo-Roero e Villa. Negli anni 1799 e 1800 vi passarono numerose truppe, e vi accaddero alcuni fatti d'armi tra i francesi e gli austriaci.

Per le cose spirituali era già dipendente dall'arcivescovo di Torino.

Popolazione 700 circa.