11 Dicembre 2010 alle 14:16

Una foto d’altri tempi

di Alessio1301 (Lucca, Toscana. Categoria C)

Lucca - Una foto d'altri tempi


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Gli Orologi 407 97 19 Novembre 2010 21 Novembre 2010 47.12 (174°)

La costruzione della Torre risale al periodo medievale, intorno al XIII secolo. Successivamente essa appartenne alle famiglie lucchesi più note come Quartigiani, Diversi, Cristofani, Sesmondi e Ceci.
Nel 1390 il Consiglio Generale di Lucca decise di far realizzare un “orologio bonum, sufficienter aptum et bene distinguentes tempus per horas”, al cui scopo venne affittata la torre, data la sua centralizzima posizione. Dopo alcuni lavori di consolidamento di affidò la realizzazione del meccanismo al più importante orefice lucchese del tempo Labruccio Cerlotti. Passò poi ai Cerlotti e solo nel 1471 venne deifintivamente acquistata per uso pubblico, dopo complesse pratiche di acquisto durate oltre 20 anni, a causa della frammentazione della proprietà per via ereditaria: resta traccia di queste lotte nel nome popolare della torre, torre della “Lite”. Solo successivamente, dopo un secolo, fu inserito un quadrante esterno sulla facciata, quando nel 1490 la Torre fu acquistata dalle autorità cittadine che la trasformarono in Torre Civica. In questo modo le ore sarebbero state anche visibili oltre che udibili mediante i rintocchi.
La torre è caratterizzata da un corpo slanciato con due monofore al di sotto della cella, in corrispondenza della sala dove si trova a vista il meccanismo a carica manuale dell’orologio. La scala interna di 207 gradini è ancora in legno e perfettamente conservata.
L’orologio vero e proprio, regolato da un meccanismo del 1754, opera del ginevrino Louis Simon con la collaborazione del lucchese Sigismondo Caturegli, è dotato un quadrante rifatto all’epoca con i numeri romani e la lancetta unica sagomata con stella al centro; è coperto da una gronda sporgente. La campana più grande annuncia le ore da una a sei, alla romana, e le due campane minori comandano i quarti, furono fuse dal lucchese Stefano Filippi. Oltre di esso si trova la cella campanaria, aggettante grazie al sostegno di alcune mensole, dove si aprono quattro grandi finestroni ad arco, dai quali si gode una notevole vista sulla città.
Oggi la torre è aperta al pubblico ed è stata oggetto di restauro prima del giubileo del Duemila.
Nel 1754 furono realizzate delle nuove campane e fu installato un nuovo quadrante, con la collaborazione dell’orologiaio lucchese Sigismondo Caturegli: sul quadrante vennero verniciate .

La Torre delle ore è legata alla leggende di Lucida Mansi, la donna che vendette l’anima al Diavolo per rimanere bella e giovane. Il Diavolo però sarebbe tornato dopo trenta anni a esigere il pagamento del debito. Allo scadere dei trenta anni Lucida Mansi, la notte del 14 agosto 1623 saliva la Torre, affannata correva a fermare la campana, che stava per batter l’ora della sua morte. A mezzanotte in punto il Diavolo avrebbe preso la sua anima. Dalla leggenda però risulta che Lucida non raggiunse in tempo il meccanismo, non riuscì a fermarlo e il Diavolo si prese la sua anima.

Fonte wikipedia.

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