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Foto Torre Annunziata:
2012, 2009, 2008
Oplontis

Torre Annunziata è situato nella Campania nella Provincia di Napoli. Il 22 ottobre si festeggia la Patrona, Maria SS della Neve. Tra gli edifici religiosi: Basilica di Maria Santissima della Neve; Parrocchia Santuario dello Spirito Santo (nota come Chiesa del Carmine); Chiesa dei Santi Giuseppe e Teresa; Chiesa di San Michele Arcangelo. Da Vedere: Scavi di Oplonti, rovine dell'antica Villa di Poppea; Parco Archeologico di Oplonti; Museo delle Armi nell'antico opificio Spolettificio Esercito.

Confina con i comuni di: Torre del Greco, Castellammare di Stabia, Pompei, Boscoreale, Boscotrecase e Trecase.

Il territorio comunale è iscritto nella prestigiosa lista dei Siti Unesco, in quanto gli Scavi di Pompei, Ercolano e Oplonti sono considerati Patrimonio dell'Umanità.

Indice

Storia

I primi insediamenti abitativi furono quelli degli Osci, cui seguirono i Greci e i Sanniti, scalciati poi dai Romani nel 90 a.C. Durante l'epoca romana l'economia fiorì e furono costruiti numerosi palazzi, ville e stazioni termali, dando vita anche alla località Oplonti. Tale località è stata a lungo ignorata dai letterati, ma essa era presente nella "Tabula Peutingeriana", una carta in cui erano inserite le strade e i confini dell'intero Impero Romano. Tuttavia la località fu danneggiata nel 62 d.C. in seguito ad un forte terremoto e distrutta definitivamente nel 79 d.C. con l'eruzione del Vesuvio. Da questa data tutto il territorio cittadino restò desolato e fu chiamato Silva Mala, in quanto la boscaglia formatasi nascondeva belve e malviventi. Con l'avvento dei d'Angiò la città divenne territorio demaniale e fu costruita la Torre Annunciata, inizialmente utilizzata per scopi militari, poi adibita a luogo di conservazione per il grano. Attualmente, però, è un rudere abbandonato.

Alla dominazione degli angioini successe quella degli Aragonesi che fecero costruire una nuova torre, in quanto quella precedente non era sufficiente a proteggere gli abitanti. Durante tale regno furono aperti dei canali del fiume Sarno per alimentare i mulini idraulici per la produzione di alimenti. Man mano le condizioni della città, ormai feudo, migliorarono sempre più e le strade che la collegavano agli altri territori limitrofi furono ricostruite. Tuttavia questa situazione di apparente benessere mutò con le imposizioni fiscali del governo spagnolo e con l'eruzione del Vesuvio nel 1631.

La situazione cambiò, finalmente, con il regno di Carlo di Borbone il quale fece costruire la fabbrica d'armi e un quartiere militare. Durante il Decennio francese la città divenne la prediletta di Gioacchino Murat che la ribattezzò Gioacchinopoli. Nel XIX secolo, con le ristrutturazioni al manto stradale, le attività economiche migliorarono, purtroppo però l'epidemia di colera del 1836 mise nuovamente in crisi la città. Con l'inizio del secolo successivo due forti eruzioni del Vesuvio, precisamente nel 1906, seppellirono parte del territorio e la situazione peggiorò con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale. Con la Seconda Guerra Mondiale numerosi bombardamenti distrussero case e palazzi e nel trasporto di alcuni vagoni ferroviari delle munizioni esplosero, radendo al suo gran parte del territorio.

Attività Economiche

A lungo la città di Torre Annunziata ha vantato un importante primato nella cosiddetta industria bianca, ossia l'industria molitoria. Tale attività nacque a Napoli agli inizi del Cinquecento per fornire pasta agli abitanti. Fu soprattutto grazie a Muzio Tuttavilla che questa attività incrementò, in quanto egli fece costruire una serie di mulini idraulici alimentati dalle acque del fiume Sarno. Man mano gli strumenti migliorarono sempre più e furono edificate una serie di industrie che portarono all'esportazione all'estero di maccheroni. Alcuni di questi edifici sono ancora visibili lungo i corsi Vittorio Emanuele e Umberto e conservano gli originali cornicioni a dentelli. Attualmente solo Voiello resta come produttore di pasta, inglobato nella Barilla.

Da Vedere

Villa Filangieri
Formata da tre corpi: il primo costruito nell'Ottocento attualmente è sede di un centro per tossicodipendenti; il secondo è il castello e il terzo, più attuale, è di colore rosso ed è di proprietà delle suore Salesiane. Inoltre gode di un ampio giardino e di una spiaggia privata.
Villa delle Dame del Santo Rosario di Madre Remigia
Tutta dipinta di bianco risale al XX secolo e una magnifica cancellata la separa dal resto del corso Umberto.
Terme di Marco Crasso Frugi
Risalgono al II secolo a.C. e probabilmente si tratta dell'antica località di Oplonti, organizzata secondo questa struttura termale circondata da ville sontuose.
Villa di Lucio Crasso Terzo
Villa di Poppea

Biblioteche

  • Biblioteca Comunale Ernesto Cesaro, Corso Vittorio Emanuele III, 311

Volontariato, Onlus e Associazioni

  • Associazione Ascolto Attivo O.N.L.U.S., Via Dante, 1/D
  • Associazione Le.Gà.Mi, Via Castriota
  • Associazione Vesuviana Immigrati - Onlus, Corso Umberto I, 242
  • Centro Sociale Oratorio Arcobaleno, Via Mortelleto
  • Confraternita di Misericordia di Torre Annunziata, Corso Vittorio Emanuele, 318

Informazioni Utili

Icona train t.gif Come Arrivare Icona church t.gif Edifici Religiosi

Lapidi Commemorative

Bibliografia

  • Torre Annunziata tra storia e leggenda, C. Malandrino (1970)
  • Oplontis. Le splendide ville romane di Torre Annunziata. Itinerario archeologico ragionato, L. Fergola - M. Pagano (1998)
  • Torre Annunziata, G. Cucurullo (1894)

Memorie Storiche

Il Notiziario delle particolari produzioni delle province del regno di Napoli (1816) così descrive il comune:

Della Torre dell'Annunziata. In quest'altra Torre trovasi stabilita la Real fabbrica de' fucili, e di tanti altri ferri di armamento, la esattezza e la bellezza de' quali è superiore a quelle delle altre fabbriche. Son lavori di maestre mani impenetrabili per la durezza, e splendenti per la bontà; e sopratutto di pregio e di valore crescono per li commessi in essi fior d'acciajo, di argento, e d'oro, e con maggistero si fino, che ciascuna, delle si belle armature, sembra superiore all'ingegno, ed all'arte.

E' pur stabilita in questa Torre la Real fabbrica della polvere da fuoco; vi sono pur cartiere di fina carta da scrivere, e pur di stampa. V'è ramiera, ferriera, ed anche l'arte di macinare lo smalto per la patina de' piatti, Vi sono, più fabbriche di maccheroni, e di tante diverse fine paste, il commercio degli uni, e delle altre è estesissimo nell'interno, e nell'esterno del regno.

Nel suo territorio, fra le cose di necessità, sono ottime le uve nere, da quali si ha gustoso, e poteroso vino. E nel suo mare è copiosa la pesca di ogni pesce.