GUIDA  Acri

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'''Acri''' è situato nella [[Calabria]] nella [[Provincia di Cosenza]]. Il 30 ottobre si festeggia il Patrono, Beato Angelo. Tra gli edifici religiosi:Basilica del Beato Angelo d'Acri; Chiesetta del Rinfresco; Chiesa di Santa Chiara; Chiesa di San Francesco;Chiesetta di San Nicola di Myra;Chiesa di San Domenico;Chiesa di Santa Lucia;Chiesa di Santa Chiara;Chiesa madre di Santa Maria Magggiore; Da Vedere: Palazzo Sanseverino; Palazzo Padula, in via San Francesco; Palazzo Gencarelli (sede del Municipio);Palazzo Feraudo (sede del Museo della Civiltà Contadina).
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'''Acri''' è situato nella [[Calabria]] nella [[Provincia di Cosenza]]. Il 30 ottobre si festeggia il Patrono, Beato Angelo. Tra gli edifici religiosi:Basilica del Beato Angelo d'Acri XIX secolo; Chiesetta del Rinfresco XV secolo; Chiesa di Santa Chiara; Chiesa di San Francesco XV secolo;Chiesetta di San Nicola di Myra VIII secolo;Chiesa di San Domenico XV secolo;Chiesa di Santa Lucia XV secolo;Chiesa di Santa Chiara XVII secolo;Chiesa madre di Santa Maria Magggiore probabile origine paleocristiana; Da Vedere: Palazzo Sanseverino; Palazzo Padula, in via San Francesco; Palazzo Gencarelli (sede del Municipio);Palazzo Feraudo (sede del Museo della Civiltà Contadina).
  
 
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*''Memorie storiche di Acri'', Raffaele Capalbo, Ed. Brenner (1989)
 
*''Memorie storiche di Acri'', Raffaele Capalbo, Ed. Brenner (1989)
 
*''Perché duri la memoria. Immagini di Acri dalla fine dell'Ottocento alla fine del Novecento'', Angelo Gaccione, Ed. New Magazine (1987)  
 
*''Perché duri la memoria. Immagini di Acri dalla fine dell'Ottocento alla fine del Novecento'', Angelo Gaccione, Ed. New Magazine (1987)  
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''Acri'', con 11 mila abitanti, capoluogo di circondario, posta in luogo elevato, in vicinanza de' boschi della Sila, con territorio fertilissimo, produttivo di vini ed olj eccellenti, e con ottimi pascoli. L'industria maggiore è quella delle carni salate, ed il commercio principale è di salami e prosciutti eccellenti.
 
''Acri'', con 11 mila abitanti, capoluogo di circondario, posta in luogo elevato, in vicinanza de' boschi della Sila, con territorio fertilissimo, produttivo di vini ed olj eccellenti, e con ottimi pascoli. L'industria maggiore è quella delle carni salate, ed il commercio principale è di salami e prosciutti eccellenti.
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In [[Libri/Corografia dell'Italia]] ('''1832''') così viene descritta la frazione del comune:
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IL Libro '''Storie dei Cosentini''' di Davide Andreotti Loria del 1869 (Napoli) scrive:
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Acri è situato nella Calabria nella Provincia di Cosenza. Il 30 ottobre si festeggia il Patrono, Beato Angelo. Tra gli edifici religiosi:Basilica del Beato Angelo d'Acri XIX secolo; Chiesetta del Rinfresco XV secolo; Chiesa di Santa Chiara; Chiesa di San Francesco XV secolo;Chiesetta di San Nicola di Myra VIII secolo;Chiesa di San Domenico XV secolo;Chiesa di Santa Lucia XV secolo;Chiesa di Santa Chiara XVII secolo;Chiesa madre di Santa Maria Magggiore probabile origine paleocristiana; Da Vedere: Palazzo Sanseverino; Palazzo Padula, in via San Francesco; Palazzo Gencarelli (sede del Municipio);Palazzo Feraudo (sede del Museo della Civiltà Contadina).

Confina con i comuni di: Rose, Santa Sofia D'Epiro, San Cosmo Albanese, San Demetrio Corone, San Giorgio Albanese, Bisignano, Vaccarizzo Albanese, Longobucco, Luzzi, Celico e Corigliano Calabro,Camigliatello Silano.

Indice

Vie e Piazze

In Via Roma ha sede il palazzo del Municipio (Palazzo Gencarelli), in Via San Francesco è situato il Palazzo Padula.

Tra le piazze più importanti ricordiamo Piazza Matteotti e Piazza Sprovieri,facente parte dell'isola pedonale,tra le strade ricordiamo Via Amendola ,Via Merolini,e Via Vincenzo Padula,via Roma.

Biblioteche

  • Biblioteca Beato Angelo dei Padri Cappuccini XV sec., Piazza Beato Angelo
  • Biblioteca Comunale Vincenzo Padula, Via S. Francesco

Volontariato, Onlus e Associazioni

  • Associazione di Volontariato A.S.P.A., Via Della Repubblica, Snc
  • Associazione Raggio di Sole Onlus, Via Vincenzo Baffi, 64
  • Associazione Susy Sorriso di Dio, Via V Baffi,20
  • Don Milani Società Cooperativa Sociale, Via Padula, 12
  • G.R.A. Servizio Radio Emergenza, Via Ronzo
  • Gruppo di Protezione Civile Acri, Via Padula, 131
  • Istituto Tecnico Commerciale Statale Acri, Via Padre Giacinto Da Belmonte, 35
  • Moto Club Clinica della Moto Associazione Sportiva Dilettantistica, Via Casalinella, 151

Bibliografia

  • Memorie storiche di Acri, Raffaele Capalbo, Ed. Brenner (1989)
  • Perché duri la memoria. Immagini di Acri dalla fine dell'Ottocento alla fine del Novecento, Angelo Gaccione, Ed. New Magazine (1987)
  • Una sosta nelle chiese di Acri, G. Gallo (1930)

Memorie Storiche

Il libro L'Italia meridionale o L'antico reame delle Due Sicilie (1860) così descrive il comune:

Acri, con 11 mila abitanti, capoluogo di circondario, posta in luogo elevato, in vicinanza de' boschi della Sila, con territorio fertilissimo, produttivo di vini ed olj eccellenti, e con ottimi pascoli. L'industria maggiore è quella delle carni salate, ed il commercio principale è di salami e prosciutti eccellenti.

In Corografia dell'Italia (1832) così viene descritta la frazione del comune:

ACRI, borgo murato del regno delle Due Sicilie, nella Citeriore Calabria, capo luogo di distretto e di cantone, posto in amena e salubre situazione, 18 miglia a greco da Cosenza, ed 8 a libeccio da Rossano, sopra un alto colle, ai di cui piedi verso ostro scorre il Moccone. Vi sono sei chiese parrocchiali ed uno spedale. Con varii casali del suo territorio vi si annoverano quasi settemila abitanti; quindi da taluni gli viene dato il nome di città. I suoi dintorni abbondano di vigne, di ulivi e di quasi ogni sorta di piante fruttifere. Nelle ubertose valli che lo circondano vi si coltiva con vantaggio la bambagia. Long. 14° 18'; lat. 39° 34'.

IL Libro Storie dei Cosentini di Davide Andreotti Loria del 1869 (Napoli) scrive:

(Acra,Albistra,Blanda, Cerre, Besidie, Nucria, Napezia,..) come elenco di località già esistenti avanti l'anno 1240 av.C.,) questa tesi ora è avvalorata da importanti ritrovamenti archeologici rinvenuti all'interno ed ai margini della città vecchia, e nelle circostanti frazioni di Policaretto, classificate dall'equipe del professore Alessandro Peroni, direttore della cattedra di Protostoria, presso l'università della Sapienza di Roma, come riconducibili al periodo del bronzo antico dal XXXVIII secolo av. C. se non addirittura più antico, dimostra senza ombra di dubbi che delle popolazioni Enotri-Bruzii, abitavano stabilmente gran parte del territorio di alta collina in prossimità del fiume Mucone.