GUIDA  Bosio

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Foto Bosio:
2012, 2009, 2008

Bosio è situato nel Piemonte, ai confini con la Liguria, nella Provincia di Alessandria. Il 20 agosto si festeggia il Patrono, San Bernardo.

Confina con i comuni di: Genova, Mornese, Gavi, Lerma, Parodi Ligure, Casaleggio Boiro, Voltaggio, Tagliolo Monferrato, Rossiglione, Ceranesi, Campomorone, Campo Ligure, Masone e Mele.

Indice

Storia

Il territorio comunale comprende varie località che erano parte della Marca degli Obertenghi; intorno all'XI secolo c'erano solo monasteri, come quello della Benedicta, che erano legati al più antico borgo di Parodi Ligure, di cui la prima traccia toponomastica risale al 973 d.C.

Con buona probabilità, a quell'epoca, vi erano degli sparuti conglomerati abitativi attorno le proprietà dei monaci che si erano localizzati in questa zona, fra i quali alcuni eremiti, alcuni benedettini - come attestato dalla presenza dell'oramai distrutto convento di La Benedicta in località Capanne di Marcarolo - e i monaci di San Remigio di Parodi (sec. XI), che si erano preoccupati di bonificare questa intersezione naturale fra le valli dello Scrivia, del Lemme e del Piota.

Fra XIII e XIV secolo, conquista sempre più importanza la famiglia dei Guarco di Parodi che governa sui fondi di Bosio. Nei secoli XIV e XV, Nicolò, Antonio e Isnardo della famiglia Guarco, diventano dogi della Repubblica di Genova. Anche se la val di Lemme, come tutto l'Oltregiogo, è nella sfera di influenza della repubblica di San Giorgio, nel XIV secolo Bosio è al centro delle dispute fra Milano e il marchese del Monferrato.

Facino Cane, nel 1409, prende possesso della fortificazione del sobborgo Spessa: dopo aver abbandonato gli Aleramici, nel 1467 sappiamo che le località "de Spissa, de Boxio, de la Serra, de la Costa" giurano fedeltà a Galeazzo Maria Sforza duca di Milano.

Con la Repubblica Ambrosiana, queste zone tornano nella sfera di Genova. Nel 1432 vengono concessi gli Statuti. Nel 1635, Bosio è messa a ferro e fuoco durante la guerra tra la Repubblica genovese e le truppe franco - savoiarde. I piemontesi saccheggiano le "ville" di Spessa, Costa, Serra e Bosio.

In seguito sono feudatari i De Ferrari Galliera, importanti patrizi di Genova e proprietari di molti fondi nel genovesato.

Nel 1805, Bosio è conquistata dalle truppe napoleoniche. Il Congresso di Vienna, nel 1815, sancisce l'aggregazione al Piemonte, già avvenuta de facto nel 1812, con l'accorpamento nella provincia di Novi Ligure.

Bosio, ancora frazione di Parodi, entra nella Provincia di Alessandria, nel 1859.

Durante la Guerra di Liberazione, Bosio diventa un importante centro di Resistenza partigiana: durante la Settimana Santa a Capanne di Marcarolo è una brutale rappresaglia nazifascista compiuta dai tedeschi e dai repubblichini che vede la morte di centoquarantasette partigiani e la distruzione dell'antico convento della Benedicta. Presso il monastero, infatti, avevano trovato rifugio i partigiani della III Brigata Garibaldi della Liguria e della Brigata Autonoma Garibaldi di Alessandria. Oggi, presso le rovine del convento, è il Sacrario dei Martiri della Benedicta, presso il quale è attivo il Centro di documentazione del Parco della Pace della Benedicta, parte di un bel parco che insiste sul territorio comunale: il Parco Regionale delle Capanne di Marcarolo, istituito nel 1979 ed esteso per oltre 8200 ettari.

Per i tragici eventi dell'eccidio della Benedicta, Bosio è tra le Città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione, insignita della Croce di Guerra al Valor Militare.

Nel 1948, Bosio conquista l'autonomia amministrativa.

Dove Mangiare

  • Ristorante 98, Via Gavi, 1

Biblioteche

  • Biblioteca Civica, Via Umberto I 50

Volontariato, Onlus e Associazioni

  • Delegazione Loc. Com. 15 Alta Val Lemme e Ovadese, Vico Palestro 7
  • P.A. Croce Verde Bosio, Via Serra 16

Informazioni Utili

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