GUIDA  Caravino

Da Wiki.
Riga 6: Riga 6:
 
==Storia==
 
==Storia==
 
Arroccata tra le colline del torinese sorge la piccola cittadina di Caravino. Le sue origini sono romane e sono attestate dal ritrovamento in loco di oggetti risalenti al II e al III secolo dopo Cristo. Per l'origine del toponimo vi sono tre ipotesi. La prima vede le radici dal nome "covra", ovvero capra, in riferimento all'allevamento di capre; la seconda è orientata al termine "''Quadrata''" per la posiziona centrale tra i due importanti nuclei di potere del tempo, [[Vercelli]] e [[Ivrea]]; l'ultima è incentrata nell'espressione "carra a vino", antica misura per il vino. A inizio XI secolo Caravino era attestata come feudo dei conti Masino- Valperga, i quali diedero ordine di far costruire l'omonimo castello, oggi punto di forza della città. Nel 1300 Caravino viene messa più volta e ferro e fuoco per le dure lotte tra Vercelli e Ivrea istigate in gran parte dal marchese di Monferrato. Nel 1248 la valle del Canavese venne donata dall'Imperatore '''Federico II''' al '''conte Tommaso di Savoia''' e i Masino cedettero parte del Castello alla potente dinastia piemontese. I signore di Caravino con questo gesto dimostrarono fedeltà alla famiglia sabauda e nel 1387 vi prestarono solenne giuramento. La città, da quel momento divenne fortemente instabile, perennemente contesa tra i Savoia e Monferrato. Da qui i tanti scontri sul territorio. Nei primi decenni del '500 prima gli spagnoli, poi i francesi compirono atti di vandalismo nella città, la calma fu ripristinata soltanto con la firma del trattato di Cateau Cambresis. Appena un secolo dopo un'altra terribile catastrofe si abbattè su Caravino, la terribile epidemia della peste che numerosi morti aveva provocato in Europa si abbatteva anche qui, mietendo numerose vittime. Dopo essere divenuta territorio di conquiesta napoleonica la città fu inglobata successivamente alle proprietà dei Savoia. Nel 1949 il centro riprende la sua autonomia e il nome Masino è assegnato a una frazione del nascente comune.  
 
Arroccata tra le colline del torinese sorge la piccola cittadina di Caravino. Le sue origini sono romane e sono attestate dal ritrovamento in loco di oggetti risalenti al II e al III secolo dopo Cristo. Per l'origine del toponimo vi sono tre ipotesi. La prima vede le radici dal nome "covra", ovvero capra, in riferimento all'allevamento di capre; la seconda è orientata al termine "''Quadrata''" per la posiziona centrale tra i due importanti nuclei di potere del tempo, [[Vercelli]] e [[Ivrea]]; l'ultima è incentrata nell'espressione "carra a vino", antica misura per il vino. A inizio XI secolo Caravino era attestata come feudo dei conti Masino- Valperga, i quali diedero ordine di far costruire l'omonimo castello, oggi punto di forza della città. Nel 1300 Caravino viene messa più volta e ferro e fuoco per le dure lotte tra Vercelli e Ivrea istigate in gran parte dal marchese di Monferrato. Nel 1248 la valle del Canavese venne donata dall'Imperatore '''Federico II''' al '''conte Tommaso di Savoia''' e i Masino cedettero parte del Castello alla potente dinastia piemontese. I signore di Caravino con questo gesto dimostrarono fedeltà alla famiglia sabauda e nel 1387 vi prestarono solenne giuramento. La città, da quel momento divenne fortemente instabile, perennemente contesa tra i Savoia e Monferrato. Da qui i tanti scontri sul territorio. Nei primi decenni del '500 prima gli spagnoli, poi i francesi compirono atti di vandalismo nella città, la calma fu ripristinata soltanto con la firma del trattato di Cateau Cambresis. Appena un secolo dopo un'altra terribile catastrofe si abbattè su Caravino, la terribile epidemia della peste che numerosi morti aveva provocato in Europa si abbatteva anche qui, mietendo numerose vittime. Dopo essere divenuta territorio di conquiesta napoleonica la città fu inglobata successivamente alle proprietà dei Savoia. Nel 1949 il centro riprende la sua autonomia e il nome Masino è assegnato a una frazione del nascente comune.  
 +
 +
==Da Vedere==
 +
===Castello di Masino===
 +
Il castello di Masino, posto al confine di una collina Morenica, venne edificato nel XI secolo allo scopo di sorvegliare l'imbocco della valle d'Aosta verso Milano. Il Castello apparteneva ai signori locali i conti Valperga Masino, diretti discendenti di '''Arduino''' re d'Italia dal 1002 al 1014. Le sorti del castello furono strettamente legate alle scelte politiche dei Valperga, che pur avendo giurato fedeltà alla dinastia Savoia, si schierarono più volte al fianco dei loro più acerrimi nemici, i marchesi di Monferrato. Instabilità che termino nel XVI secolo, quando i Masino ricoprirono posizioni ufficiali nella corte sabauda. Da un punto di vista architettonico la struttura rivela diverse incongruenza stilistiche frutto dei vari rimaneggiamenti eseguiti nelo corso del tempo. L'impianto è composto da quattro torri angolari. Le stanze del piano terra furono decorate con stemmi alle pareti che richiamavano la discendenza da Re Arduino. Nel settecento i piani superiori furono dedicati alla celebrazione della dinastia Savoia, successivamente in queste aree furono allestiti ritratti di tutte le nobili casate del territorio e infine furono posti cimeli e dipinti dedicati alla prima Signoria di Caravino, i Valperga Masino. Durante il settecento vennero avviati imponenti lavori di restauro che diedero vita ad balconata da cui è possibile ammirare la meravigliosa pianura sottostante. Fu, inoltre, curato il giardino in stile italo-francese. Il conte Carlo Francesco II e suo fratello Tommaso di Valperga continuarono con i lavoro trasformando il castello in una meravigliosa residenza estiva per la corte sabauda. Per l'importanza storica e architettonica, per gli importanti dipinti e araldi custoditi al suo interno e il grazioso giardini, oggi il castello di Masino è attestato quale patrimonio della Fai (Fondo Ambientale Italiano).
  
 
==Dove Mangiare==
 
==Dove Mangiare==

Versione delle 13:36, 9 mar 2009

Pagine Utili sul Comune
Scheda su Caravino
Mappa Interattiva
Siti caravinesi
Amministrazione Comunale
Statistiche su Caravino
Inserisci Bollino Wiki
Concorso Fotografico
Concorsofoto.jpg
Foto Caravino:
2012, 2009, 2008

Caravino è situato nel Piemonte nella Provincia di Torino. Il 25 luglio si festeggia il Patrono, San Giacomo. Tra gli edifici religiosi: Cappella della Madonna delle Grazie; Cappella di San Rocco; Cappella di San Salvatore.

Confina con i comuni di: Strambino, Cossano Canavese, Ivrea, Settimo Rottaro, Vestignè, Borgomasino, Albiano d'Ivrea e Azeglio.

Indice

Storia

Arroccata tra le colline del torinese sorge la piccola cittadina di Caravino. Le sue origini sono romane e sono attestate dal ritrovamento in loco di oggetti risalenti al II e al III secolo dopo Cristo. Per l'origine del toponimo vi sono tre ipotesi. La prima vede le radici dal nome "covra", ovvero capra, in riferimento all'allevamento di capre; la seconda è orientata al termine "Quadrata" per la posiziona centrale tra i due importanti nuclei di potere del tempo, Vercelli e Ivrea; l'ultima è incentrata nell'espressione "carra a vino", antica misura per il vino. A inizio XI secolo Caravino era attestata come feudo dei conti Masino- Valperga, i quali diedero ordine di far costruire l'omonimo castello, oggi punto di forza della città. Nel 1300 Caravino viene messa più volta e ferro e fuoco per le dure lotte tra Vercelli e Ivrea istigate in gran parte dal marchese di Monferrato. Nel 1248 la valle del Canavese venne donata dall'Imperatore Federico II al conte Tommaso di Savoia e i Masino cedettero parte del Castello alla potente dinastia piemontese. I signore di Caravino con questo gesto dimostrarono fedeltà alla famiglia sabauda e nel 1387 vi prestarono solenne giuramento. La città, da quel momento divenne fortemente instabile, perennemente contesa tra i Savoia e Monferrato. Da qui i tanti scontri sul territorio. Nei primi decenni del '500 prima gli spagnoli, poi i francesi compirono atti di vandalismo nella città, la calma fu ripristinata soltanto con la firma del trattato di Cateau Cambresis. Appena un secolo dopo un'altra terribile catastrofe si abbattè su Caravino, la terribile epidemia della peste che numerosi morti aveva provocato in Europa si abbatteva anche qui, mietendo numerose vittime. Dopo essere divenuta territorio di conquiesta napoleonica la città fu inglobata successivamente alle proprietà dei Savoia. Nel 1949 il centro riprende la sua autonomia e il nome Masino è assegnato a una frazione del nascente comune.

Da Vedere

Castello di Masino

Il castello di Masino, posto al confine di una collina Morenica, venne edificato nel XI secolo allo scopo di sorvegliare l'imbocco della valle d'Aosta verso Milano. Il Castello apparteneva ai signori locali i conti Valperga Masino, diretti discendenti di Arduino re d'Italia dal 1002 al 1014. Le sorti del castello furono strettamente legate alle scelte politiche dei Valperga, che pur avendo giurato fedeltà alla dinastia Savoia, si schierarono più volte al fianco dei loro più acerrimi nemici, i marchesi di Monferrato. Instabilità che termino nel XVI secolo, quando i Masino ricoprirono posizioni ufficiali nella corte sabauda. Da un punto di vista architettonico la struttura rivela diverse incongruenza stilistiche frutto dei vari rimaneggiamenti eseguiti nelo corso del tempo. L'impianto è composto da quattro torri angolari. Le stanze del piano terra furono decorate con stemmi alle pareti che richiamavano la discendenza da Re Arduino. Nel settecento i piani superiori furono dedicati alla celebrazione della dinastia Savoia, successivamente in queste aree furono allestiti ritratti di tutte le nobili casate del territorio e infine furono posti cimeli e dipinti dedicati alla prima Signoria di Caravino, i Valperga Masino. Durante il settecento vennero avviati imponenti lavori di restauro che diedero vita ad balconata da cui è possibile ammirare la meravigliosa pianura sottostante. Fu, inoltre, curato il giardino in stile italo-francese. Il conte Carlo Francesco II e suo fratello Tommaso di Valperga continuarono con i lavoro trasformando il castello in una meravigliosa residenza estiva per la corte sabauda. Per l'importanza storica e architettonica, per gli importanti dipinti e araldi custoditi al suo interno e il grazioso giardini, oggi il castello di Masino è attestato quale patrimonio della Fai (Fondo Ambientale Italiano).

Dove Mangiare

  • Ristorante Masino, Via Valentino, 12

Biblioteche

  • Biblioteca Valperga di Masino e di Caluso, Castello di Masino - Masino

Volontariato, Onlus e Associazioni

  • Volontari Assistenza Soccorso Caravino, Via San Solutore 1