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Foto Pescia: 2012, 2009, 2008 |
Pescia è situato in Toscana in Provincia di Pistoia. Il Mercoledì delle Ceneri si festeggia il Patrono, Santa Dorotea.
Confina con i comuni di: Capannori, Bagni di Lucca, Villa Basilica, Montecarlo, Piteglio, Chiesina Uzzanese, Uzzano, Buggiano, Massa e Cozzile e Marliana.
Indice |
Località
- In quella che era una volta l'ultima castella della Valleriana raggiungibile in macchina, si svolge ogni 15 Agosto la sagra del Beccutino (unica in tutt'Italia).
- Si prepara un impasto di farina, patate lesse e lievito, dal quale si prelevano delle quantità tali da plasmare delle frittelle a forma di piccola zucchina. Una volta fritte in abbondante olio, si fanno rotolare nello zucchero semolato oppure si spolverano con un po' di sale.
Da Vedere
- Villa Guardatoia
- Palazzo dei Forti (a Ruga degli Orlandi)
- Palazzo Galeotti (in Piazza Pelagio)
- Cappella dei Caduti (Palazzo Comunale, già Palazzo del Vicario)
Edifici Religiosi
- Duomo (dove è conservato un trittico di Luca della Robbia)
- Chiesa di Santa Maria Assunta in Castellare
- Chiesa dei Santi Andrea e Lucia (a Pontito)
- Chiesa dei Santi Pietro e Paolo (a Sorana)
Biblioteche
- Biblioteca capitolare, Via della Cattedrale, 1
- Biblioteca collodiana, Via B. Pasquinelli, 6 (Collodi)
- Biblioteca Comunale Carlo Magnani, Villa Sismondi - Via Unità d'Italia
- Biblioteca Comunale Carlo Magnani. Sala di lettura Franca Ruffatti del Museo civico di scienze naturali ed archeologia della Valdinievole, Piazza Leonardo da Vinci, 1
- Biblioteca dell'Archivio di Stato di Pistoia - Sezione staccata di Pescia, Viale Europa, 7
- Biblioteca francescana, Via di Colleviti, 23 (Castellare di Pescia)
Teatri
- Teatro G. Pacini
Lapidi Commemorative
- Lapide al Tram (in piazza Mazzini)
- Lapide sulla torre
- Lapide a Francesco Marchi
- Lapide a Giuseppe Giusti
- Lapide a Giuseppe Mazzini
- Lapide ad Alfredo Sforzini (Cappella dei Caduti)
- Lapide per la Medaglia di bronzo al valor militare (Cappella dei Caduti)
- Lapide ai combattenti della libertà (Cappella dei Caduti)
- Lapide ai martiri della ferocia nazista (Cappella dei Caduti)
- Lapide ai caduti nella infausta guerra fascista (Cappella dei Caduti)
- Lapide ai caduti nella guerra di redenzione (Palazzo Comunale)
- Lapide a ricordo del plebiscito del popolo toscano (Palazzo Comunale)
- Lapide a Umberto I re (Palazzo Comunale)
- Lapide a Landucci-Marchi-Scoti (Palazzo Comunale)
- Lapide a Giuseppe Garibaldi (Palazzo Comunale)
- Lapide a Vittorio Emanuele Re (Palazzo Comunale)
- Lapide a Pietro Biagini (Palazzo Comunale)
- Lapide per la ricorrenza bicentenaria dell’incoronazione, Chiesa S. Maria Assunta
- Lapide alla Vergine, Chiesa S. Maria Assunta
- Lapide a Giovanni Fantozzi, Chiesa S. Maria Assunta
- Lapide a Ioannes Benini, Chiesa S. Maria Assunta
- Lapide per il centenario della chiesa, Chiesa S. Maria Assunta
- Lapide in memoria di Don Probo Sarti, Chiesa S. Maria Assunta
- Lapide a ricordo delle Feste Giubilari, Chiesa S. Maria Assunta
Informazioni Utili
Bibliografia
- Pescia. Città tra confini in terra di Toscana, curatori: A. Spicciani, A. Amendola, F. Amendola; Editore Silvana (2006)
- Pescia. La storia, l'arte e il costume, A. Spicciani, Ed. ETS (2001)
- Pescia. Dentro e fuori piazza, Paolo Vitali, Ed. ETS (2001)
Video
I Borghi del Pistoiese
Memorie Storiche
Attilio Zuccagni-Orlandini nel suo Indicatore topografico della Toscana granducale (1856) così scrive su Pescia:
PESCIA. Capoluogo. Città vescovile con Deleg. e Pret. civ. e crim. di 2a Classe. Ministro Esatt. del Registro, Conservaz. d'Ipoteche, Amministraz. Postale, Ingegn. distrettuale di 3a Classe, Uficio telegraf. di 2a Cl. e Stazione della Via Ferrata Lucchese.
Questa città è situata in angusta ma ridentissima pianura. Non se ne trova memoria anteriore al secolo VIII. Distrutta dai Lucchesi nel 1284, risorse più bella dalle sue rovine. Cosimo III la dichiarò città nel 1699; Gio. Gastone le ottenne la sede vescovile nel 1729. Le antiche mura sono quasi affatto dirute, ma il suo recinto può valutarsi di miglia 2; il fiume che le dà il nome la divide in due parti quasi eguali.
Pochi sono gli edifizi contenuti nella sinistra parte, ma belli e grandiosi. La Porta fiorentina inalzata nel 1732 sembra un arco trionfale. La Cattedrale riedificata nel 1693 ha gli altari ricchi di marmi e fregiati di buone tavole; rimarchevole è la gran cappella del Sacramento disegnata da Giuliano di Baccio d'Agnolo. Contiguo alla Cattedrale è l'Episcopio, la Biblioteca Capitolare e il Seminario. Ha un sontuoso Spedale, e un Teatro detto degli Affiliati, rimordernato nel 1795 con cinque ordini di palchi.
Due ponti danno comunicazione all'altra parte; il nuovo o inferiore, grandiosamente ricostruito nel 1784, conduce alla piazza maggiore di figura quadrangolare su cui vedesi il Pretorio e l'Oratorio della Madonna di piè di Piazza. In questa stessa parte di città trovasi la bella chiesa dell'Annunziata, quella delle soppresse Domenicane, e sul colle ov'era l'antica rocca la chiesa di Castello dei soppressi PP. Minimi. (V. Atl. Tosc.).
mentre sull'attuale frazione di Vellano, un tempo comune a sé, scrive:
VELLANO. Capoluogo. Vecchio castello posto sul vertice di un poggio, per cui si rendono assai incomode le vie che gli danno accesso. Si credè abitato in origine da una colonia di Avellanesi emigrati da Terra di Lavoro. Delle sue antiche porte tre stanno in piedi, una è diruta. Nell'alto del castello è una piazzetta con fonti di buone acque, ed un'antica torre da un lato, ove è posto l'orologio, e la campane del Comune; più in basso è una piccola chiesa comparrocchiale e l'oratorio di s. Michele. Fuori del castello trovasi l'Arcipretura condotta a tre navate ed ornata di stucchi nei restauri del 1787; nel contiguo cimitero si osservano due vecchie sepolture in pietra arenaria; elevasi da un lato la solidissima ed antica torre che le serve di campanile. Fuori di Porta Calda è la casa del Comune; di là partesi una via quasi pianeggiante che conduce ad un soppresso convento, ed al piccolo oratorio della Madonna della Margine. (V. Atl. Tosc.).
La Guida Storico-Statistica Monumentale dell'Italia e delle Isole (1857) riporta:
Pescia (Staz.) (Albergo della Posta). Situata a circa un miglio dalla stazione è città di 5000 abitanti, fabbricata sulle rive del fiume da cui prende il nome e che la divide in due parti.
La Cattedrale, ricostruita nel 1693, con disegno di Ferri, ad una sol navata, è grandiosa. La cappella del SS. Sacramento è opera di Giulio di Baccio d'Agnolo, e gli altari incrostati di fini marmi sono ornati di buoni dipinti.
Vi è in Pescia un vasto Ospitale, un Seminario, un Conservatorio, un bel Teatro, un castello, varie cartiere che somministrano carta di bellissima qualità, manifatture di seta, ec.