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Foto Avolasca: 2012, 2009, 2008 |
Avolasca è situato nel Piemonte nella Provincia di Alessandria. Il 6 dicembre si festeggia il Patrono, San Nicola di Bari.
Confina con i comuni di: Garbagna, Montegioco, Montemarzino, Costa Vescovato, Cerreto Grue, Casasco e Castellania.
Storia
La valle di Grue faceva probabilmente parte dei territori dati dai re carolingi d'Italia Ugo e dal di lui figlio Lotario II, con il diploma del 29 marzo 945, al conte Elisiardo, a sua moglie Rothlinda, figlia di Ugo e a Rothruda, una delle tre concubine preferire di re Ugo. Lo stesso Elisiardo era un conte borgognone o provenzale fedele del re Ugo.
In seguito, l’imperatore Ottone II confermava alla Chiesa di Tortona ed ai suoi vescovi questi fondi. Con l'acuirsi dello scontro fra "intrinseci" (Guelfi) ed "estrinseci" (Ghibellini), dopo la discesa del Barbarossa, Tortona ed il suo comitato cade nelle mani dei Visconti di Milano.
La valle è sconvolta dall'anarchia e passa convulsamente fra varie signorie e vari capitani di ventura fin quando non giunge nelle mani dei Fieschi, probabilmente grazie a Giovanni di Baumgarten o Giovanni di Bongardo, capitano di ventura, che vende la valle a Nicolò Fieschi, nel 1375 circa.
I Fieschi, sono imparentati con le più importanti famiglie della zona, come i Visconti e i Malaspina, e contemporaneamente detengono importanti cariche nella Repubblica di Genova. Per questi motivi oscillano fra l'influenza del Ducato di Milano e delle Repubblica genovese, anche se preferiscono amministrare la loro potenza patrimoniale dagli Appennini, lontano dal clangore delle città.
Nel 1448 il nobile Giovanni Filippo Fieschi riconosceva la sua dipendenza feudale da Francesco Sforza, signore di Milano, per il possesso di alcuni castelli nella valle ma, nel 1495, Gian Luigi Fieschi riusciva ad ottenere direttamente dall’imperatore Massimiliano I l'investitura, sganciandosi dall'influenza milanese ed entrando a far parte dello stato dei Fieschi, l'insieme di signorie e feudi imperiali tenuti dalla famiglia genovese che facevano parte del genovesato.
Nel 1547, Gian Luigi Fieschi ordisce una congiura contro i Doria che erano a capo della Repubblica di Genova. La congiura fallisce e la fortuna della famiglia termina: l’imperatore Carlo V infeuda parte della valle di Grue direttamente ad Andrea Doria.
Nel 1575, l’imperatore Massimiliano II riconferma il titolo a Gian Andrea Doria e gli concede di non riconoscere nei suoi feudi altro superiore che l’Imperatore stesso.
Nel 1635, Avolasca, fino a quel momento piccola frazione di Palenzona, diventa parrocchia autonoma. In seguito lo sviluppo demografico procede all'inverso e farà si che Palenzona sia accorpata ad Avolasca in qualità di frazione di quest'ultima.
Nel 1797, le truppe napoleoniche invadono la valle e pongono fine ai Feudi Imperiali e alla signoria dei Doria. Nasce la Repubblica Ligure che viene annessa, dopo il congresso di Vienna, al Regno di Sardegna.
Nel 1818, la valle viene separata dalla Liguria e viene organizzata in un mandamento, del quale facevano parte Avolasca, Casasco, Dernice, Sorli, Vargo e Garbagna. Il mandamento verrà, infine, inserito nella provincia di Alessandria.
Dove Mangiare
- Ristorante Belvedere, Via S. Croce, 10
- Osteria La Vecchia Posta, Via Montebello, 2